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Troppa umidità nell'aria, l'alcoltest non vale: automobilista assolto

Trovato alla guida in stato di ebbrezza con la soglia oltre tre volte il limite, ma l'apparecchio è alterato perchè il tasso d'umidità era oltre il 95%

ROVIGO - Era una guida in stato di ebbrezza non lieve, quella contestata dalla Procura. In prima battuta era stato emesso un decreto penale di condanna a 24mila euro. Non solo: all'esito della misurazione era anche partita la trafila per la confisca a titolo definitivo dell'auto.
Il conducente infatti secondo l'accusa aveva fatto registrare un tasso alcolemico pari circa a 1,70 grammi di alcol per litro di sangue. Oltre tre volte la soglia superata la quale parte poi la denuncia, con sospensione della patente e decurtazione di 10 punti.
In questo caso, poi, il tasso era alto a sufficienza per avviare anche la confisca dell'auto, se intestata al conducente fermato, come era il caso. Ieri tuttavia, il difensore dell'imputato, l'avvocato Valerio Migliorini, ha ottenuto l'assoluzione per il proprio assistito con fatti verificati a Porto Viro.
La questione portata all'attenzione del giudice non è nuova: gli apparecchi impiegati dalle forze dell'ordine per la misurazione del tasso alcolemico hanno una affidabilità garantita sino a un tasso di umidità relativa pari al 95%. In questo caso la misurazione si sarebbe verificata quando il tasso era di poco superiore.
Tanto è bastato, come in altri casi recenti, per sostenere come non vi fosse la garanzia dell'affidabilità necessaria per arrivare a una sentenza penale di condanna. Un’impostazione accolta dal giudice.

di Lorenzo Zoli
da ilgazzettino.it


Di  queste sentenze originali del giudice di Rovigo ne avevamo già parlato. In questo giorni c’è molta umidità nell’aria, i pericolosissimi e imprecisissimi  Etilometri possono rimanere nei loro hangar. In allerta invece le ambulanze del 118...  (ASAPS)

Lunedì, 15 Giugno 2015
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