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Notizie brevi 04/06/2015

VIA BATTISTINI
Incidente di Boccea, rimesso in libertà il rom 19enne: non guidava

Il gip di Roma Pieratti non ha ritenuto valida l’accusa di concorso in omicidio per l’incidente che ha causato la morte di Corazon Abordo

È stato rimesso in libertà Samuel, il ragazzo rom 19enne accusato di concorso in omicidio volontario fermato in relazione all’incidente avvenuto a Boccea il 27 maggio scorso in cui ha perso la vita una donna ed altre otto persone sono rimaste ferite. L’avvocato del 19enne, Carola Gugliotta, ha spiegato che il gip «ha ritenuto che non sussistano a carico del solo Samuel gli elementi di colpevolezza». Decisiva è stata la circostanza che il giovane era seduto sul sedile del passeggero e non alla guida dell’auto. Il 19enne potrebbe quindi uscire a breve dal carcere di Regina Coeli.

>FOTO -  Auto pirata travolge e ferisce 8 persone, morta una donna

La morte di Corazon

Samuel il rom 19enne era stato arrestato, insieme al fratello e alla compagna di quest’ultimo (entrambi minorenni), dopo l’incidente di mercoledì 27 maggio in via Battistini a Roma in cui morì la 44enne filippina Corazon Abordo e altre otto persone rimasero ferite, falciate dalla Lancia Lybra con a bordo i tre giovani che fuggivano da un posto di blocco della polizia.

L’avvocato: «Piangeva tutto il tempo»

«È andata bene, il gip ha ritenuto di convalidare il fermo ma a carico del ragazzo, che era passeggero, ha ritenuto che non siano sussistenti gli elementi di colpevolezza e quindi lo ha rimesso in libertà», ha detto al termine dell’interrogatorio di garanzia l’avvocato Gugliotta, uscendo dal carcere di Regina Coeli. «Parlando col giudice ha ribadito quanto detto dalle altre persone interrogate e questa versione è stata ritenuta credibile perché hanno detto tutti quanti la stessa cosa», aggiunge l’avvocato. Quanto alle condizioni del ragazzo e al suo stato d’animo il legale conclude: «Lo abbiamo visto piangere tutto il tempo».

da roma.corriere.it


FUORI UNO !!
Sì certamente arriveranno poi le pene esemplari tanto “strillate”,  intanto si esce e poi... poi dopo se ci saranno condanne vedremo e voi agenti  li ricercherete. Sicuramente non esiste pericolo di fuga...
Certo non si può tenere in galera una persona fino a che si arriva in giudizio (da noi),  ma tremiamo al pensiero delle future “pene esemplari”. (ASAPS)

Giovedì, 04 Giugno 2015
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