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Salvataggi , Notizie brevi 12/05/2015

Polizia Stradale Pavia
Sventato un tentativo di suicidio con un salvataggio in extremis

Per i due operatori della Polizia di Stato di Pavia, la mattina del 10 Maggio 2015, era iniziata come qualsiasi altra.
La pattuglia della Polizia Stradale era uscita dal proprio Reparto alle ore 07:00 per dare inizio allo specifico servizio di controllo veicoli, in quanto quotidianamente impegnata nell’attività di monitoraggio e vigilanza stradale; a tale ordinaria attività, cui vanno aggiunti ulteriori impegni istituzionali, gli operatori hanno dato dimostrazione di professionalità anche nell’attività di soccorso. Infatti, mentre transitavano sulla SS35 in direzione di Milano (al Km94,700), alle ore 07:20 circa, in località Cassinino (PV), un uomo richiamava la loro attenzione su una donna incontrata poco prima la quale, pur non dichiarandolo, manifestava col proprio atteggiamento – rattristato ed ostile - e con i suoi discorsi un intento suicidiario.

I due operatori trovavano la donna cinquantenne sul ciglio del fiume cd.“Naviglio Pavese”, alla fine di una scalinata in muratura, senza corrimano e senza ulteriori strutture di sicurezza, che dava direttamente nel vuoto. L’abbigliamento della donna,tra l’altro, non era adatto alle temperature rigide del primo mattino.
Il capo pattuglia faceva quindi allertare immediatamente i soccorsi e provvedeva a notiziare la propria Sala Operativa di quanto stesse accadendo.

Nel frattempo i due operatori, con cautela, iniziavano ad avvicinarsi alla signora instaurando un dialogo con la stessa e cercando di farla desistere da un gesto inconsulto. La donna manifestava immediatamente ostilità nei confronti degli “stradalini” e per la presenza di altre persone, mostrando apertamente la propria intenzione di “farla finita” perché affetta – a suo dire - da un male incurabile.
Con pazienza, e controllando che la signora non si lasciasse andare nel naviglio, i pattuglianti hanno instaurato un dialogo dal tono amichevole e rassicurante con la stessa, la quale si è lasciata convincere, a poco a poco, a tornare indietro ed a farsi visitare dall’ambulanza del 118 giunta sul posto.

Mentre la donna veniva visitata, gli operatori hanno trovato vicino al luogo in cui la donna era ferma un quaderno alla stessa appartenente, in cui ricorrevano frasi che facevano continuo riferimento alla sua morte.
Mentre la pattuglia seguiva l’ambulanza all’ospedale San Matteo di Pavia, riusciva altresì a rintracciare il marito della donna, il quale riferiva che la stessa  si era allontanata da casa due giorni prima e che non era la prima volta che lo faceva.
In seguito alla visita medica e psichiatrica, la signora veniva sottoposta ad un Trattamento Sanitario Obbligatorio (TSO) per le cure del caso.

 

Compartimento Polizia Stradale
“Lombardia”
Sezione di Pavia



La donna stava per lanciarsi nel Naviglio Pavese. (ASAPS)

Martedì, 12 Maggio 2015
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