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Articoli 16/03/2015

IN RICORDO DI ELIO IORI: AMICO, POLIZIOTTO, GIORNALISTA E SOSTENITORE ASAPS

Alzarsi da letto la domenica mattina presto perché a svegliarti è una telefonata non è mai una cosa gradita, se poi il motivo di questa è per avvisarti che è deceduto un amico e collega è quanto di più tragico possa accadere.  Questo mi è successo ieri, ma non avrei mai immaginato che la notizia fosse quella della tragica e violenta scomparsa di Elio, amico e collega della Sezione di Reggio Emilia.

Elio Iori, 44 anni fra pochi giorni, una compagna che conosco da una vita e due splendide figlie, ha sempre lavorato fin da giovanissimo su quella che era la sua passione: i motori e le due ruote in particolare. D’altro canto, un papà e un fratello che hanno sempre lavorato nel settore del commercio auto con sigle automobilistiche di primo piano, non poteva portarlo tanto lontano.

E di strada sulle due ruote ne ha fatta davvero tanta, conquistando titoli e disputando corse in diverse categorie motociclistiche, tanto da divenire un tester per testate giornalistiche e case produttrici di moto.

Forse sarà per questo che anche la scelta lavorativa lo ha portato ad entrane in Polizia e nella Stradale in particolare, colpevole probabilmente il fatto che il padre, in passato, aveva un rapporto commerciale convenzionato per riparare le auto della Specialità.
Cresciuto sui motori, a contatto con moto ed auto della Stradale, il passo è breve per arruolarsi e lui lo ha fatto.

Ma Elio è stato anche un grande amico, che nel turbine delle tensioni, ansie e malumori che talvolta affollano i corridoi degli ambienti di ogni lavoro, sapeva districarsi e garantire quell’equilibrio che permette a ciascuno di poter “pacificamente” convivere. Per questo motivo era stato messo a capo dell’ufficio servizi, un ruolo delicatissimo nell’economia gestionale di una Sezione.

Elio era anche un giornalista (pubblicista) che nonostante la sua settorialità sapeva metter mano a carta e penna e stilare un articolo corretto, logico e soprattutto comprensibile. Per questo fior di riviste, a cominciare da MotorSprint, lo hanno voluto come collaboratore.

Eppure Elio ha sempre continuato, a tempo pieno, ad essere un “poliziotto” della Stradale, la sua più grande passione che racchiudeva in se tutte queste doti.

Lo sconcerto, lo smarrimento, la prostrazione che serpeggiavano stamani in tutti gli ambienti della Polizia di Stato reggiana ne sono una piena conferma, ma devono anche diventare uno stimolo per tutti i colleghi a sostenere in questo difficile momento la compagna Mara e le figlie Alessia e Asia.

Personalmente, i miei quotidiani contatti con la Sezione che dovranno riprendere già da domani senza più confrontarmi con Elio, mi renderanno meno duttile a quella flessibilità che egli mi aveva più volte insegnato.
Ciao amico Elio, collega poliziotto, appassionato giornalista e da sempre sostenitore ASAPS.  Anche in questo si è dimostrato il tuo sviscerale attaccamento alla Specialità e non ci hai mai fatto mancare, spesso primo fra tutti, il tuo sostegno.

Roberto Rocchi

 


Elio Iori nel ricordo del collega Roberto Rocchi (ASAPS)

Lunedì, 16 Marzo 2015
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