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Verona, manager 50enne morto nello schianto, indagato per omicidio colposo il 37enne veronese

È stato aperto un fascicolo sull'incidente in cui ha perso la vita il vicentino Angelo Mapelli, sulla Regionale 11 a Montebello. Nel 2009 all'uomo di Zimella era stata sospesa la patente. Si trova ancora ricoverato all'ospedale

È stato aperto un fascicolo sull’incidente in cui ha perso la vita il 50enne manager vicentino, Angelo Mapelli, sulla Regionale 11 a Montebello domenica sera. Alla guida dell’Alfa Romeo 156 che si è scontrata con la Citroen C3 c’era un 37enne di Santo Stefano di Zimella, poi risultato positivo all’alcoltest con valori che superavano di cinque volte il limite di legge. La pm Barbara De Munari lo ha indagato per omicidio colposo mentre si trova ancora ricoverato all’ospedale “San Bortolo” di Vicenza. Si tratta, come spesso accade in questi casi, di "atto dovuto" per accertare esattamente cosa sia successo. Gravi le ferite riportate a seguito del violento impatto tra le auto. Secondo gli accertamenti, il 37enne avrebbe invaso la corsia su cui viaggiava la C3 dell’amministratore delegato della “Regas Srl” di Sarego (Vicenza).

L’Alfa Romeo avrebbe urtato il guardrail e poi avrebbe trovato sulla traiettoria l’auto del 50enne che a seguito dell’urto è morto sul colpo. Il 37enne è stato invece soccorso dal 118 e portato d’urgenza all’ospedale vicentino. Dopo alcune ore passate in Rianimazione è stato trasferito nelle sale della Chirurgia. Verrà ascoltato dagli inquirenti una volta che si sarà ristabilito. Come spiegano i quotidiani locali, nel 2009 al giovane era stata sospesa la patente per guida sotto l’effetto di stupefacenti. Non è escluso che il pm possa chiedere l’arresto dell’uomo.

da veronasera.it


 

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L’OMICIDA AVEVA UN VALORE ALCOLEMICO PARI A 5 VOLTE IL LIMITE DI LEGGE. GLI SAREBBE GIA’ STATA RITIRATA LA PATENTE NEL 2009 PER DROGA.
Al conducente omicida nel 2009, secondo i giornali locali, era già stata sospesa la patente per guida perché sotto l’effetto di stupefacenti.  Il conducente in questo incidente è risultato avere un valore alcolemico superiore 5 volte al massimo previsto. L’omicidio di oggi (che ricadrebbe nella legge sull’Omicidio stradale se fosse stata approvata) è la risposta alle anime belle che sostengono che la  normativa sul contrasto all’alcol e alla droga alla guida è troppo severa e rischia di rovinare la gente. Sì è vero, rischia di rovinare la vita dei disgraziati che incrociano questi soggetti.
(Giordano Biserni ASAPS)

Giovedì, 26 Febbraio 2015
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