Giovedì 25 Aprile 2024
area riservata
ASAPS.it su

Francia, torna a crescere la mortalità sulle strade: 3.888 vittime, 120 in più rispetto al 2013 (+3,7%)
Ma il governo vara subito un piano strategico di 26 punti: infrazioni, utenze deboli e infrastrutture, 10 km/h in meno sulle extraurbane veloci, divieto uso cellulare anche con auricolare
Al via anche regole più severe per rendere maggiormente sicuri i veicoli

di Lorenzo Borselli
Foto di repertorio dalla rete

(ASAPS) PARIGI, 3 febbraio 2015 - “Mauvaise nouvelle”, cattiva notizia: il 2014 della strada francese fa segnare il +3,7% delle vittime e così il sito della Prévention Routière, la più grande associazione transalpina che si occupa di sicurezza, snocciola subito i dati, non ancora del tutto definitivi, pubblicati a inizio gennaio dal Dipartimento Interministeriale, e su cui è già pronta una strategia di rilancio dell'azione. A rendere noto il bollettino è toccato al ministro dell'interno, Bernard Cazeneuve: 3.388 persone uccise, 120 in più rispetto al 2013, anno che aveva fatto registrare una diminuzione così marcata da aver subito fatto credere che ripetersi sarebbe stato difficilissimo. Eppure il mese di dicembre aveva chiuso il 2014 con un risultato parziale molto incoraggiante: -8,9% di vittime rispetto allo stesso mese del 2013, -5,4% di feriti gravi, 0,9% di feriti lievi in meno e, soprattutto, un calo del 1,9% di incidenti con lesioni.

Il ministro dell'interno francese, Bernard Cazeneuve

L'ONISR (Observatoire national interministériel de la sécurité routière) nell'analizzare il bollettino ancora provvisorio del 2014, ha potuto stabilire che la recrudescenza di vittime è dovuta soprattutto all'aumento di morti registrato tra i pedoni (+8%), i ciclisti (ancora +8%) e ciclomotoristi (+6%).
Più moderato, ma comunque marcato, l'aumento rilevato tra gli automobilisti (+3%), ma in termini numerici si tratta comunque di almeno 50 vittime, numero che non può essere dunque sottovalutato.  Restano invece stabili i numeri provenienti dalle categorie dell'autotrasporto e dei motociclisti.
Il numero di incidenti con lesioni è cresciuto dell'1,7% e fanno preoccupare anche le impennate rilevate alla voce “feriti gravi”, con 741 casi in più (+2,9%) rispetto al 2013, ed a quella “feriti lievi” (+2,5%).

Così, Cazeneuve ha subito anticipato nel corso della conferenza stampa di inizio anno (in uno dei momenti più tragici per il paese, finito sotto un improvviso quanto folle attacco terroristico) che per invertire la rotta e tornare al segno meno, in vista soprattutto del traguardo del 2020, sarebbe stata perfezionato di lì a poco un piano strategico di 26 punti, riguardanti la formazione, la protezione degli utenti deboli, la lotta contro le infrazioni più gravi (alcol, droga, norme di comportamento e velocità) e, non ultimo, un piano di miglioramento delle infrastrutture e un impianto normativo per rendere più sicure anche le autovetture (per approfondire, clicca qui).

Il 27 gennaio, il piano è stato reso esecutivo e illustrato alla stampa nazionale ed estera.
Ad esempio, è stato deciso che in molte arterie extraurbane veloci, dove attualmente vige il limite massimo di 90 km/h, si dovrà viaggiare più piano di almeno 10 km/h. I rami sui quali i nuovi divieti stanno per essere attuati riguardano quelli su cui si è registrato un maggior numero di eventi infortunistici rispetto al resto delle altre strade. Una prima sperimentazione, già posta in essere nel corso del 2013 e del 2014, ha dimostrato che l'abbassamento della velocità di percorrenza ha inciso fortemente sulla diminuzione degli scontri.
Non è tutto: al Dipartimento Interministeriale i consulenti legali hanno lavorato alacremente per abbattere la ridda di obiezioni giuridiche sorte quando il governo aveva già anticipato, a partire da circa due anni fa, di essere intenzionato a rendere obbligatori gli etilometri “antiavviamento”, dispositivi che permettono l'accensione del motore solo quando il conducente abbia soffiato dentro una speciale chiave che attesti la piena sobrietà e che impedisca così, a coloro che volessero mettersi alla guida in stato di “ebbrezza delittuosa” - questo il termine usato nella legislazione francese – di porre in essere una condotta illecita e pericolosa.
Proprio su questo fronte, la soglia legale alcolemica sarà abbassata – per i neopatentati – a 0,2 g/l.

Si annuncia una stretta anche sul fronte del telefono, con il divieto – presto operativo – di telefonare  (al volante o anche in sella) facendo uso di auricolari o sistemi infracasco: chi vuole farlo, dovrà usare kit vivavoce e basta (cosa impossibile per i motociclisti, che dovranno così rinunciare alla pratica se vorranno evitare sanzioni).
Facciamo rispettosamente notare ancora una volta (l'ennesima) che in Italia, per conoscere i numeri della sinistrosità del 2014 dovremo aspettare novembre e così, se anche il nostro bollettino evidenzierà una criticità dell'azione, prima di invertirla passeranno almeno due anni.
Sic! (ASAPS)
 


 

La Francia conosce già i dati (negativi) dell’incidentalità 2014 e interviene subito con severe correzioni di rotta. Noi li conosceremo solo a novembre!  (ASAPS)

Martedì, 03 Febbraio 2015
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK