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F. S. di Filandari indagato per omicidio colposo
Travolto e ucciso da una Maserati
Arrestato il conducente dell'auto

Nell'abitato di Vibo l’incidente costato la vita a Gianluca Scuglia
Il tragico incidente. La Y10 di Gianluca Scuglia completamente distrutta dopo l'impatto con la Maserati condotta da F.S. (nel riquadro)

Il provvedimento del gip del Tribunale di Vibo Valentia, Annalisa Gualtieri, arriva a poco più di un mese dal gravissimo incidente costato la vita a Gianluca Scuglia, di 34 anni, studente universitario travolto e ucciso da una Maserati mentre, alla guida della sua Y10, stava rientrando a casa.
Ieri un'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari è stata eseguita nei confronti del conducente
della Maserati, ovvero F. S., 35 anni, di Filandari, (difeso dall'avv. Francesco Sabatino) titolare di un esercizio pubblico, lo scorso 23 dicembre già raggiunto da un avviso di garanzia, per omicidio colposo, disposto dal sostituto procuratore Santi Cutroneo.

Indagini complesse hanno caratterizzato la vicenda anche perché legate ad accertamenti per chiarire la condotta del 35enne di Filandari la notte del gravissimo incidente, nonché la ricostruzione dello stesso. Attività condotta dai poliziotti della Sezione della Polstrada - guidata dal vice questore aggiunto Pasquale Ciocca - con l'ausilio di un consulente (ing. Sandro Panacea) nominato dalla Procura.

E da quanto emerso la sera dell'incidente S. era alla guida di una Maserati in stato d'ebbrezza.
Autovettura con la quale avrebbe percorso viale Accademie vibonesi a una velocità molto elevata, travolgendo la Y10 della vittima. Ma dalle indagini, sfociate poi nella richiesta della misura di custodia cautelare avanzata al gip, sarebbe anche emerso che il 35enne di Filandari non era nuovo a eccessi di velocità. Allo stesso, infatti, in passato e in altro territorio, sarebbe stata elevata una contravvenzione per eccesso di velocità considerato che viaggiava
a 210 chilometri orari. E proprio il fatto che fosse recidivo alla guida spericolata ha indotto il sostituto procuratore Cutroneo a richiedere la misura cautelare onde evitare il rischio di un'eventuale reiterazione della violazione delle norme imposte dal Codice della strada.
A eseguire l'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari a carico di F. S., al quale nell'immediatezza del tragico incidente era stata ritirata Ia patente, sono stati gli uomini della Polstrada.

(m.c.)
da  la Gazzetta del Sud
 


 

Molto bene. E’ il minimo. Era ubriaco. In precedenza già sanzionato per una velocità di 210 km/h!! Poi finisce in tragedia. (ASAPS)

 

 

 


Mercoledì, 28 Gennaio 2015
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