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Notizie brevi 23/01/2015

L'urlo al telefono di Paolo prima dello schianto mortale

Quel che resta dell'auto su cui viaggiava il 20enne Paolo Bonaldo

Sentire morire il proprio amico in diretta telefonica è un'esperienza tremenda che ci fa sentire involontari testimoni di un appuntamento con il destino di una persona che ci è vicina. E' quanto è capitato ad una ragazza che, su facebook, ha raccontato gli ultimi istanti di vita di Paolo Bonaldo, il ragazzo di 20 anni che nella notte fra venerdì e sabato è deceduto in un terribile schianto in auto nei pressi di San Paolo Solbrito.

«Sai, un po' mi invidiano perchè sono stata l'ultima persona che ti ha sentito - scrive la ragazza sul profilo di facebook di Bonaldo, meglio conosciuto dagli amici con il soprannome di "Bonny", rivolgendosi idealmente all'amico del quale si sono tenuti i funerali lunedì - Ci eravamo lasciati da poco e tu stavi tornando da Villafranca quando mi hai chiamata e mi raccontavi come si era conclusa meravigliosamente la serata e come ci siamo divertiti insieme quella sera». Il racconto della ragazza poi si fa drammatico: «Ma ad un certo punto ti ho sentito gridare "NOOOO", la linea era caduta, ho dedotto fosse successo qualcosa e sono subito venuta a cercarti. Ho visto da lontano i lampeggianti, mi sono precipitata da te, ma tu non c'eri più. Da quella sera il tuo grido continua a martellarmi in testa».

E' così, davanti a quei lampeggianti di carabinieri e ambulanza che la ragazza ha capito di aver udito per ultima il suono della voce di Paolo nell'istante in cui lo schianto ne ha provocato la morte. Sulla dinamica stanno ancora indagando i carabinieri della Compagnia di Villanova e saranno loro ad accertare se il ragazzo stesse parlando al telefono con l'auricolare, il viva voce oppure più pericolosamente con l'apparecchio all'orecchio, nonostante il divieto di legge proprio per il rischio che ne deriva in termini di distrazione dall'attenzione della guida e di mancanza di entrambe le mani sul volante per eventuali imprevisti.

 

di Daniela Peira
da lanuovaprovincia.it


Non sappiamo se il ragazzo avesse l’auricolare o il vivavoce, rimane comunque il rischio dell’uso del cellulare alla guida a prescindere  e questo tragico incidente è la conferma. (ASAPS)

 

 



Venerdì, 23 Gennaio 2015
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