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Editoriali 22/12/2014

SCHIZOFRENIA LEGISLATIVA
L’OMISSIONE DI SOCCORSO FRA I REATI DA DEPENALIZZARE? E COME SI POTRA’ CONTEMPORANEAMENTE APPROVARE L’OMICIDIO STRADALE??

Foto di repertorio dalla rete

Il nostro paese sembra a volte in preda a una schizofrenia legislativa e ci spieghiamo: proprio mentre parliamo e ci siamo impegnati tanto di introdurre una forma di reato che contempli l'omicidio stradale  (per coloro che uccidono alla guida di veicoli sotto l'effetto di sostanze alcoliche o di stupefacenti o per coloro che dopo aver provocato un incidente mortale si danno alla fuga)  e a distanza di pochi anni dall'introduzione dell'illecito amministrativo dell'omissione di soccorso di animali, arriviamo ora a pensare che debba essere di fatto depenalizzata l'omissione di soccorso nei confronti di persone.

Ricordiamo che in Italia esiste ed è sancita dal codice penale, l'obbligatorietà dell'esercizio dell'azione penale. Questo pone la domanda: si risparmia davvero qualcosa a chiudere questi processi?

Perché in presenza di un reato, la Polizia Giudiziaria deve necessariamente raccogliere le fonti di prova e presentarle al pubblico ministero. Le indagini, cioè, vengono iniziate e spesso concluse: e questo ha un costo.

Il Pubblico Ministero, se abbiamo capito bene, potrà subito operare una valutazione circa la tenuità del fatto o la non recidiva di chi lo ha commesso.
Poi, nei gradi successivi, toccherà al GIP.

Ma se ogni volta che un reato come questo viene archiviato, chi potrà mai comprovare l'abitudinalità del reo?

I pregiudizi di polizia, per consolidata giurisprudenza, non contano per il giudice, è risaputo.

Pensiamo al truffatore o al ladruncolo seriale: ci sono truffatori che in capo a un anno collezionano centinaia di deferimenti, ma sono tutti procedimenti singoli  che difficilmente vengono ricondotti a un unico e quindi più consistente disegno criminoso.

Il rischio è che lo Stato non dia più segnali: io ti minaccio, ti danneggio l'auto, ti perseguito, ti investo con la macchina sulle strisce e scappo e lo Stato, che TU chiami in causa per difenderti, sostanzialmente ti risponde che non gliene frega niente.

Se avessimo una giustizia amministrativa efficiente, dedicata magari a certi reati che potrebbero anche teoricamente essere depenalizzati, potremmo anche accettare in alcune forme questa legge, ma così come ci è stata presentata, soprattutto dai media, sembra un modo di dire arrangiatevi.

E tutti sanno cosa succede quando qualcuno si sente abbandonato: non parliamo della frustrazione di chi, in divisa ci mette la faccia, ma di chi, non avvertendo la presenza dello Stato in sua difesa, deciderà di farsi giustizia da solo.

No non siamo convinti per niente, una depenalizzazione deve essere innanzi tutto razionale. Non si può un giorno dire arriverà l’Omicidio stradale e pochi giorni dopo dire che l’ omissione di soccorso e magari la guida in stato di elevata ebbrezza da alcol o sotto l’effetto di droga che sono i parametri di riferimento dell’Omicidio stradale, saranno depenalizzati! Urgono spiegazioni. (ASAPS)
 


 

Sono urgenti dei chiarimenti. Certe possibili depenalizzazioni sono anche condivisibili, ma si usi raziocinio. (ASAPS)

Lunedì, 22 Dicembre 2014
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