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POLIZIA LOCALE: LA QUALIFICA DI POLIZIA
GIUDIZIARIA NON E’ LIMITATA ALL’ORARIO
DI SERVIZIO, MA DALLE ATTRIBUZIONI FUNZIONALI

di Ugo Terracciano*
Foto Coraggio© - Archivio Asaps

Troppo dinamica la vigilessa? Finito il turno di servizio e diretta a casa di un’amica, aveva udito delle urla disperate provenire da un’abitazione. La porta d’ingresso era semiaperta e all’interno un iracheno completamente ubriaco stava aggredendo due povere donne che, spaventate a morte, tentavano di spingerlo fuori dall’abitazione.
E lei – la poliziotta municipale - che fa? Non essendo in servizio avrebbe potuto tirare dritto e godersi un pomeriggio di relax, piuttosto che rischiare. Invece il senso del dovere ha avuto la meglio: poco importava che avesse già timbrato il cartellino, in fondo era pur sempre un tutore dell’ordine (almeno così pensava lei)...

 

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da il Centauro n. 179


AGGIORNAMENTO - Abbiamo citato, nell'articolo cui si rimanda, il caso di un vigile censurato dalla Commissione disciplinare di secondo livello presso la Cassazione. Il vigile in questione era stato "prosciolto" dall'incolpazione disciplinare in prima istanza e poi sanzionato dopo il ricorso del Procuratore Generale. La novità è che il provvedimento della Commissione di secondo grado è stato successivamente annullato dal TAR Veneto il quale ha stabilito che fuori dall'orario di servizio gli appartenenti alla polizia locale non esercitano le funzioni di polizia giudiziaria. Quindi, nel caso di specie, essendo i fatti contestati all'operatore di polizia locale avvenuti fuori dall'orario di servizio, la sospensione dalle funzioni irrogatagli dalla Commissione era illegittima.

Martedì, 11 Novembre 2014
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