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Notizie brevi 25/09/2014

Napoli
San Giovanni, volante colpita da sassi lanciati dal cavalcavia: due agenti feriti, uno ha un trauma cranico

Napoli. Poliziotti presi a sassate mentre pattugliano il territorio. Mancava solo questo capitolo nel libro nero della città senza regole e senza rispetto per chi ogni giorno mette in gioco la propria vita in nome della sicurezza di tutti. Un episodio assurdo quello che si è verificato alle 23 di lunedì in una via poco lontana da via Galileo Ferraris, mentre sulla strada si trovava a passare un’auto della Questura in servizio di controllo in una delle molte zone calde della città. Risultato: due agenti feriti, uno in maniera anche seria, dopo il lancio di alcune pietre tirate da un cavalcavia. Venti giorni di prognosi per l’assistente capo colpito alla testa e refertato in ospedale al Loreto Mare per trauma cranico-cervicale commotivo: quel lancio avrebbe potuto ucciderlo. E adesso è caccia aperta all’autore (o agli autori) di questo gesto folle e gratuito. In un momento così particolare come quello che si sta vivendo a Napoli non si può escludere anticipatamente alcuna pista. Ma appare ormai abbastanza chiaro che dietro un’assurdità del genere non può che esserci una banda di piccoli delinquenti comuni, forse anche una baby gang composta da minorenni che l’altra sera, colpendo la Fiat Brava con i colori d’istituto della Polizia di Stato, ha rischiato di uccidere il capopattuglia della Volante.

 

Il fatto si è verificato lungo un tratto di strada che sfocia su via Galileo Ferraris. I due agenti dell’Ufficio prevenzione generale, di turno in quell’area, sono stati fatti oggetto di un primo lancio: un grosso sasso ha centrato il vetro posteriore dell’auto, completamente andato in frantumi; a quel punto il capopattuglia è sceso per verificare che cosa fosse successo: nemmeno il tempo di avvicinarsi al lunotto distrutto ed ecco piovere almeno altre due pietre. Una ha centrato l’agente alla testa, ferendolo. Con ogni probabilità a lanciarle è stato qualcuno che era nascosto su un vicino cavalcavia. Il collega del poliziotto ferito, pur trovandosi in stato di comprensibile choc, è riuscito a soccorrere il collega e a trasportarlo al Loreto Mare. Subito sono scattate le indagini, ma del misterioso cecchino nessuna traccia.

 

Se non è stato un agguato premeditato – circostanza difficile da configurare – allora si può supporre che si tratti di un assurdo atto di teppismo messo a segno da una banda di giovani o giovanissimi. I quali probabilmente nemmeno immaginano che quel «gioco» potrebbe costare loro un’accusa di tentato omicidio. Cartoline dalla Malanapoli. La città nella quale nemmeno più la divisa sembra avere un effetto deterrente e dove può capitare che si getti acqua saponata sul manto stradale per favorire la fuga di scippatori e rapinatori braccati dai Falchi in motocicletta; o addirittura – ed è successo di recente a Forcella – un bullo appena maggiorenne non esiti ad estrarre la pistola per far fuoco contro alcuni poliziotti in borghese. Adesso ci mancavano solo le imboscate dai cavalcavia. E chiunque si nasconda dietro quest’ultimo incredibile episodio, poco importa se premeditato o casuale, c’è da tenere alta la guardia contro una violenza ingiustificabile e gratuita.

 

 

Giuseppe Crimaldi - Il Mattino

da positanonews.it

 


 

La stagione dell’odio contro le forze di polizia, ovviamente porta i suoi “frutti”. (ASAPS)

 

 

 

Giovedì, 25 Settembre 2014
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