ENNESIMA UMILIAZIONE!
Due anni!! Appena due anni vale la vita di Massimo Impieri un giovane poliziotto della Stradale ammazzato da un pirata della strada ubriaco a Crotone il 7 luglio 2013 mentre faceva il suo dovere
Silenziosa e umiliante è arrivata la sentenza "patteggiata" a carico dell'omicida che il 7 luglio 2013 ha travolto e ucciso, dandosi poi alla fuga, l'Assistente della Polizia Stradale Massimo Impieri.
Massimo di notte stava eseguendo i rilievi di un precedente incidente su un tratto di strada regolarmente segnalato quando è arrivata a folle velocità una Peugeot 307 condotta da una persona di cui non ci va neppure di pronunciare il nome. Il conducente e l’altro passeggero dopo aver travolto il poliziotto si dettero alla fuga a piedi.
Oggi è stata emessa una condanna assurda, umiliante che rende solo ingiustizia a Massimo e alla sua famiglia, alla quale va tutta la nostra solidarietà. Due anni la condanna (condanna??) che nessuno sconterà, frutto di un patteggiamento concesso dal GUP. Ricordiamo qui che per il solo omicidio colposo la pena prevista va da 2 a 7 anni, c'è poi da aggiungere l'omissione di soccorso con una pena che va da 1 a 3 anni di reclusione e si deve aggiungere ancora la pena prevista per la guida in stato di ebbrezza fino a 18 mesi, avendo causato un incidente. Totale patteggiato 2 anni, ancor meno dei soliti 2 anni e otto mesi che spesso vengono dati in casi analoghi.
Qui non si chiede giustizia per il poliziotto decorato per essere caduto nell'adempimento del dovere, qui si chiede giustizia per il cittadino italiano Massimo Impieri, caduto sul lavoro all'età di anni 34 per colpa di un pirata ebbro alla guida.
Di fronte a questa assurda sentenza diciamo qui ai politici e ai governanti che la giustizia non esiste. Per il cittadino Impieri (essere poliziotto, ormai è chiaro, è un aggravante!) non è stata fatta!!
La colpa, carissimo Massimo, è stata solo tua che ti sei trovato a fare il tuo dovere lungo il percorso, anzi la traiettoria, di questo signore!
Per questo come ASAPS con le associazioni Lorenzo Guarnieri e Gabriele Borgogni insistiamo sulla nostra richiesta, sulla nostra battaglia per l'Omicidio stradale. Queste sentenze devono mettere una pietra tombale ai dubbi dei politici e consideriamo la loro lentezza imperdonabile.
Giordano Biserni
Presidente ASAPS
Un altro schiaffo, un'altra umiliazione. Continua, deve continuare, la nostra battaglia per l'Omicidio stradale. Sosteneteci, da soli è dura. Fate mettere altre firme alla proposta sul portale www.omicidiostradale.it (ASAPS)
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