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Editoriali 09/09/2014

Le trenta vittime innocenti uccise per errore dalla Camorra, nel più rumoroso dei silenzi!
Dipende da chi spara

Foto da restoalsud.it

Sono una trentina le persone uccise per “errore” dalla camorra negli ultimi 25 anni (qui l’elenco http://www.restoalsud.it/2014/07/29/le-trenta-vittime-innocenti-uccise-per-errore-dalla-camorra/), fra loro anche bambini di 2 anni come Valentina Terracciano nel 2000 o come Fabio De Pandi, 11 anni  nel 1991, o ancora  Silvia Ruotolo 39 anni nel 1997, Pasquale Romano 30 anni nel 2012, Mariano Bottari 75 anni nel 2014.

 

Perché in questi casi di omicidio “accidentale” non abbiamo visto reazioni, manifestazioni, sfilate di motorini? Perché non è venuto fuori nessun filmato e le decine di testimoni come per l’uccisione  di Davide? Ecco l’anello debole di uno Stato che sul territorio ha rinunciato ad essere presente, che ha rinunciato ad imporre le regole, anche le più elementari che però applica severamente e giustamente altrove (casco, cinture, pluritrasportarti in motorino), ecco il vuoto delle agenzie educative, ecco l’assenza della famiglia, ecco l’assenza di centri sociali di aggregazione dei giovani,  insieme ovviamente all’assenza di lavoro.

 

Davide è stato vittima di un colpo di pistola, di un errore gravissimo di un carabiniere, ma è stato ancor prima vittima di un sistema che ogni giorno fa di tutto per preparare il terreno per tragedie come questa e rimane in attesa della prossima vittima, magari senza testimoni, senza filmati e senza manifestazioni, in totale silenzio. Dipende... sì dipende da chi spara.
 

 

Giordano Biserni 
Presidente ASAPS

 

 

 

 

 

 

 

 

Martedì, 09 Settembre 2014
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