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Etichette sugli alcolici come per le sigarette, la proposta del Regno Unito

Il consumatore deve essere informato su rischi per la salute e apporto calorico. Dieci misure studiate dal governo per fermare l’«epidemia» di abuso di alcol

Un gruppo parlamentare trasversale del Regno Unito ha proposto di etichettare bottiglie di vino, birra e superalcolici come i pacchetti di sigarette. Una delle misure per contrastare la «epidemia» di abuso d’alcol nel Paese.
Etichette, rischi e calorie

Le etichette con le avvertenze sui pericoli per la salute che l’abuso d’alcol comporta sono state proposte dal Gruppo parlamentare britannico sull’abuso d’alcol. Il consumatore deve essere consapevole dei rischi, come avviene per il tabacco. Si tratterebbe di scritte che riportano dati fattuali, non di fotografie delle conseguenze più drammatiche: non si tratta di choccare le persone, ha affermato la Presidente del Gruppo, la conservatrice Tracey Crouch, ma di sensibilizzarle sui rischi effettivi. Le etichette dovrebbero anche riportare il numero di unità alcoliche - di «drink» - contenuti in ogni bottiglia, e l’apporto calorico - un tema, quest’ultimo, a cui soprattutto le donne risulterebbero particolarmente sensibili.

Urgono misure più forti

Il governo aveva già stipulato un «patto di responsabilità» con l’industria dell’alcol lo scorso dicembre, con cui i produttori si sono impegnati a etichettare volontariamente le bottiglie. Secondo quanto dichiarato dal Ministero della Salute, grazie ad esso l’80 percento degli alcolici avrà un messaggio sulla rischi alla salute, in particolare per le donne incinte. Il governo ha inoltre bandito la vendita delle bevande alcoliche più a buon mercato e particolarmente dannose per la salute. Secondo il Gruppo parlamentare, le etichette volontarie sono inadeguate, a partire dalla taglia. Nel rapporto appena pubblicato, il Gruppo propone una decina di misure per la prevenzione. Oltre alle etichette, si suggerisce un prezzo minimo per unità alcolica; una regolamentazione più forte del mercato delle bevande alcoliche; un abbassamento della soglia di guida in stato d’ebbrezza; la nomina di un Ministro ad hoc responsabile per i «danni alcolici» e misure legislative che permettano alle autorità locali di gestire le licenze a seconda delle «esigenze di salute» dei loro cittadini. E ancora: campagne pubbliche di sensibilizzazione; restrizioni sulle pubblicità rivolte ai minori; formazione per gli operatori sanitari e sociali.

Abuso di drink

I dati elencati a supporto delle proposte parlano da soli, almeno per quanto riguarda la constatazione di come l’abuso d’alcol dia una questione seria tra la popolazione del Regno Unito: 1.2 milioni di ricoveri ospedalieri all’anno a causa dell’alcol; patologie al fegato più che raddoppiate negli under 30 nel corso degli ultimi 20 anni (+112%). Una situazione alcolica che costa all’economia della sterlina un totale di 21 miliardi. E che rende l’alcol la seconda causa di morte più prevedibile in Inghilterra dopo le sigarette - secondo quanto dichiarato dal Vicepresidente del Gruppo, il laburista Clive Brooke. Esistono circa 60 problemi di salute correlati all’alcol - si ricorda - non si tratta solo del fegato: si pensi per esempio alla pressione alta e agli infarti, o alla perdita di memoria legata al consumo d’alcol.

Danno e responsabilità sociale

Secondo il rapporto, si tratta di una vera e propria «epidemia nazionale». I danni sociali correlati vanno dall’aumento della criminalità e del disordine sociale a quello della violenza domestica, incluse incuria, abbandono e abuso nei confronti di minori: il 74 percento dei casi di minori maltrattati nel Paese sono collegati all’abuso d’alcol. Se il problema è più evidente nelle comunità svantaggiate, si sottolinea come i rischi siano forti anche per tutti quei professionisti che alzano tranquillamente il gomito alla fine di una dura giornata di lavoro. I parlamentari hanno anche messo in guardia i colleghi dal cedere alle pressioni della potentissima industria e lobby dell’alcol: il fegato è l’ora di usarlo per prendere le misure necessarie per il bene del Paese, questo è il messaggio.

 

da corriere.it

 


COSE DA  PAESE SERIO
Nota AICAT:  "In Italia esiste una legge che obbliga a mettere in etichetta avvertenze per la presenza di sostanze pericolose negli alimenti. Ventimila morti all’anno e l’esser la terza causa di mortalità non sono sufficienti a giustificare corrette informazioni sulle etichette degli alcolici."
Questo invece il contenuto del messsaggio dei parlamentari inglesi per non cedere alla pressione delle lobby: "iI fegato è l’ora di usarlo per prendere le misure necessarie per il bene del Paese, questo è il messaggio." Appunto!
(ASAPS)

 

 

 

 

Martedì, 12 Agosto 2014
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Tag: Alcool, Asaps.it.
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