Venerdì 29 Marzo 2024
area riservata
ASAPS.it su

In Germania pedaggio per gli automobilisti stranieri dal 2016

Foto di repertorio dalla rete

FRANCOFORTE - Gli automobilisti stranieri pagheranno il pedaggio per usare le strade della Germania, a partire dal 2016. La misura era stata il cavallo di battaglia dei cristiani-sociali bavaresi, il partito gemello della Cdu del cancelliere Angela Merkel, in campagna elettorale, e ora è pronta per il varo, messa a punto dal ministro dei Trasporti, Alexander Dobrindt, uno dei "giovani turchi" della Csu. È un altro provvedimento, come il salario minimo, fortemente voluto dall'altro partner di coalizione, i socialdemocratici, che il Governo fa suo dopo che la signora Merkel lo aveva apertamente contestato prima del voto del settembre scorso.

 

Ma si tratta di una misura che suona bene, soprattutto in tempi di euroscetticismo montante. Infatti, saranno solo gli stranieri a pagare, visto che agli automobilisti tedeschi la tassa, che dovranno comunque versare, verrà poi rimborsata con uno sconto sul bollo. In un Paese con il mito dell'auto e in cui l'industria automobilistica ha un peso enorme, era politicamente impossibile far pagare la tassa ai tedeschi. Con l'escamotage del rimborso, verrebbe aggirata anche l'obiezione secondo cui viene intrdotta una discriminazione a scapito dei cittadini degli altri Paesi dell'Unione europea contraria alla normativa comunitaria. La parola spetterà alla nuova Commissione europea, che si insedierà nei prossimi mesi.

 

Le auto con targa straniera che vogliano usare le strade tedesche dovranno dotarsi di un adesivo da incollare sul parabrezza, come avviene in Svizzera. L'importo dopenderà dalla durata dell'uso (10 euro per dieci giorni, 20 per due mesi, 100 per un anno) e da cilindrata ed età del veicolo. E' probabile che la tassa venga estesa anche alle moto. Il piano del Governo ha già ricevuto contestazioni dall'interno, dalle lobby degli automobilisti, e dall'estero, soprattutto da Paesi come l'Austria, che ha un traffico transnazionale con la Germania molto intenso. Il Governo giustifica l'imposizione della tassa con il fatto che in molti Paesi europei, Italia compresa, i suoi auotmobilisti devono comunque pagare un pedaggio per l'uso delle autostrade.

 

Gli introiti dovrebbero essere utilizati per investimenti sulla rete stradale e autostradale. L'unico problema del piano adottato dal Governo è che i conti non tornano. La rete autostradale tedesca si snoda su 13mila chilometri, quella stradale su 40mila. Il Governo federale stima di dover investire 7 miliardi di euro entro il 2017 per una manutenzione che negli ultimi vent'anni è stata deplorevolmente trascurata, essendo sacrificata, come molti altri investimenti pubblici, al totem del pareggio di bilancio. Ma gli automobilisti stranieri, secondo l'Adac (l'automobile club di Germania), non rappresentano che il 5% del traffico sulle strade tedesche e la tassa raccoglierebbe al massimo 262 milioni di euro l'anno (la stima del Governo è di 600 milioni di euro). Solo tassando anche i 40 milioni di auto registrate in Germania si potrebbe arrivare a 4 miliardi di euro l'anno. Di fatto, gli automobilisti tedeschi pagano già alle casse federali 53 miliardi di euro l'anno, fra tasse di circolazione, accise sulla benzina e Iva, ma solo un terzo è destinato alle infrastrutture dei trasporti.

 

 

da ilsole24ore.com


 

TE LA DO IO L’UNIONE EUROPEA!
 
Se questa è l’espressione dell’Unione Europea siamo a posto! Differenze  fra cittadini dell’UE? Non si può. Ecco come verrà aggirato l’ostacolo. Agli automobilisti tedeschi la tassa, che dovranno comunque versare, verrà poi rimborsata con uno sconto sul bollo. Con l'escamotage del rimborso, quindi, come spiega il Sole 24 Ore  verrebbe aggirata anche l'obiezione secondo cui viene introdotta una discriminazione a scapito dei cittadini degli altri Paesi dell'Unione europea contraria alla normativa comunitaria. La parola spetterà alla nuova Commissione europea, che si insedierà nei prossimi mesi.
(ASAPS)

 

 

 

 

Giovedì, 10 Luglio 2014
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK