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Rimozione totale dell'obbligo del casco: uno spettro si aggira per gli Usa
Nel 1970 gli stati americani che obbligavano all'uso del casco erano 47, ora ne sono rimasti solo 19. La denuncia dell'Asaps

In giro con lo scooter o, peggio ancora, con la moto, senza casco. Di scene così ormai da noi se ne vedono  -  e per fortuna  -  sempre meno, fatta eccezione per città come Napoli, dove il casco è sempre stato considerato un inutile orpello che rallenta la corsa sul bolide. Eppure, anche nella splendida città partenopea, giovani e meno giovani stanno imparando, consapevoli che l'incolumità fisica è più importante dell'acconciatura.

 

A sorpresa, il Paese per definizione più evoluto ed occidentalizzato del mondo, gli Stati Uniti, sta invece facendo un grosso passo indietro sull'argomento, con grave disappunto di organizzazioni da sempre impegnate sul fronte della sicuerzza stradale, come appunto l'Asaps (Associazione Sostenitori ed Amici della Polizia Stradale).
Nel 1970 gli stati americani che obbligavano all'uso del casco erano infatti 47, ora ne sono rimasti solo 19. La legge europea obbliga a portarlo, qualunque sia il mezzo a due ruote che conduciamo e qualsiasi sia la nostra età in Italia i motociclisti prestano grande attenzione alla sicurezza sulla strada, "molto più che in Usa  -  spiega il presidente di Asap, Giordano Biserni - dove lentamente e senza fare troppo rumore, sta scomparendo l'obbligo. È un'involuzione silenziosa della sicurezza che sta portando i suoi effetti negativi".

 

Ma vediamo, nel dettaglio, a che punto è la situazione sulle strade americane, simbolo di libertà e mitici viaggi on the road. In molti degli Stati a stelle e strisce i motociclisti sulle strade non superano il 5% del parco circolante, ma gli incidenti mortali coinvolgono dal 15% al 20% conducenti di veicoli a due ruote. E questo soprattutto perché la legge non punisce chi va in giro senza casco. Ogni anno qualche nuovo Stato elimina l'obbligo di utilizzo e ne sono rimasti solo 19. Gli altri prevedono un utilizzo di questo sistema di protezione solo per i minorenni e i neopatentati e alcuni non lo prendono proprio in considerazione.

 

"In Usa  -  conclude Biserni - c'è stata una sorta di ribellione dei motociclisti poco attenti alla sicurezza, che sono la maggioranza. Con petizioni e richieste ai vari governatori lo slogan era sempre lo stesso: "Vogliamo essere liberi di scegliere se portare o no il casco" e siccome l'America è il continente della libertà, la maggior parte dei motociclisti è libera di... morire sulle strade. L'aspetto più brutto di questa vicenda poco discussa nel resto del mondo è che si sta andando lentamente verso la rimozione totale dell'obbligo. Nel 2013 gli stati americani che impongono l'uso del caso hanno speso 3 miliardi di dollari in meno in spese sanitarie per i motociclisti vittime di incidenti... ma sembra che nessuno degli aspetti positivi venga preso in considerazione".

 

di Sara Ficocelli
da repubblica.it/motori

 


 

Avevamo espresso per primi la nostra sorpresa. (ASAPS)

 

 

 

Venerdì, 16 Maggio 2014
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