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Editoriali 04/05/2014

LUI TIENE IN PUGNO UNO STADIO PER 45 MINUTI CON LA SCRITTA SULLA MAGLIETTA "SPEZIALE LIBERO", L'OMICIDA DELL'ISPETTORE RACITI.
TUTTI ZITTI,  AUTORITA' COMPRESE. INTANTO A SENIGALLIA E MARCHE SI GIOCAVA UNA BEN ALTRA PARTITA DI PALLANUOTO!

Fermo immagine tratto da corriere.it

 

 

 

Questa è l'Italia dello sport, mentre fuori si sparava per strada, nello stadio di Roma e sulla Tv nazionale si offendeva la memoria di un bravo poliziotto assassinato, il suo nome è Filippo Raciti. Tutti indifferenti.  The Show Must Go On.
Chissà se qualcuno gli darà del cretino a quel tipo! Chissà se nasceranno comitati a difesa della memoria di un onesto ispettore di polizia morto per mano di un energumeno simile a questo. Il risultato della partita? Non ce ne frega proprio niente! Ci interessa il risultato dell'Italia non pallonara e molti di quelli che decidono, fra istituzioni e politica, erano là presenti nello stadio.
Avremmo preferito che qualcuno in più fosse andato a vedere la partita di pallanuoto che si giocava nelle stesse ore a  Senigallia e Marche tutte col pubblico pagante degli sfollati e inondati. Quanti poliziotti, carabinieri e vigili del fuoco sprecati e utili nell'altra partita!
Attendiamo ora una parolina.

 

Giordano Biserni ASAPS

 

Domenica, 04 Maggio 2014
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