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Notizie brevi 28/06/2005

Giappone - Robocop è pronto a prendere servizio: pattuglierà zone pericolose

Giappone, Robocop è pronto a prendere servizio: pattuglierà zone pericolose


ROBOCOP, dal film di Paul Veroheven

Un domestico artificiale, dalla rete

(ASAPS) TOKYO – Alcune settimane fa, era giunta in redazione la notizia che un’azienda giapponese aveva sperimentato un avveniristico modello di agente robot, in grado di dare indicazioni ai passanti, di raccogliere denunce come un terminale internet e di presidiare un obiettivo come una sorta di telecamera semovente. Il gruppo industriale giapponese Sohgo Security Services, specializzato in servizi di sicurezza, è alla fine riuscito a portare a termine la fase sperimentale. Ora, Guardrobo D1, è pronto a indossare una propria divisa ed a scendere in strada, per servire e proteggere. I progettisti giurano che una volta provato, le varie autorità non potranno farne a meno. Dello stesso avviso anche i progettisti cinesi, quelli dell’Harbin Institute of Technology di Pechino, impegnati nella ricerca robotica. Qui, gli ingegneri hanno messo a punto una serie di prototipi in grado di rimpiazzare i domestici. Lo dice il professor Hong Bingrong, che alla testa di un team di ricercatori ha praticamente terminato l’assemblaggio di un maggiordomo robot, che potrebbe entrare in produzione seriale entro la fine di quest’anno. Presto realtà i sogni di Asimov e di Spielberg? Può essere, anche se gli studi dell’intelligenza artificiale non sono ancora al punto di consentire ad un robot un ragionamento del tipo “cogito, ergo sum”: il suo quoziente è paragonabile a quello di un bambino di otto anni, sarà alto poco meno di mezzo metro e sarà dotato di un sistema di orientamento simile a quello dei pipistrelli, che gli impedirà di urtare mobili e persone. Potrà essere usato anche come guardiano, e grazie ad un programma di apprendimento potrà anche conversare. E stavolta, come dicono gli esperti della rivista telematica Punto Informatico, nemmeno non ci sono apparenti risvolti della medaglia: costerà infatti da mille a 3mila euro, e proprio per questa sua economicità, probabilmente, distruggerà alla consueta maniera cinese la concorrenza nippo-americana. (ASAPS).


Martedì, 28 Giugno 2005
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