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Notizie brevi 08/08/2005

Aosta - INCIDENTI STRADALI, QUANDO IL CUORE VINCE ANCHE LA MORTE: AI FUNERALI DEI 3 GIOVANI VALDOSTANI, PRECIPITATI DAL VIADOTTO DELL’A26, RACCOLTI SOLDI PER LA VEDOVA DEL CAMIONISTA SENEGALESE CHE, PUR INCOLPEVOLE, AVEVA CAUSATO L’INCIDENTE

Aosta
INCIDENTI STRADALI, QUANDO IL CUORE VINCE ANCHE LA MORTE: AI FUNERALI DEI 3 GIOVANI VALDOSTANI, PRECIPITATI DAL VIADOTTO DELL’A26, RACCOLTI SOLDI PER LA VEDOVA DEL CAMIONISTA SENEGALESE CHE, PUR INCOLPEVOLE, AVEVA CAUSATO L’INCIDENTE

(ASAPS) AOSTA – Abbiamo assistito spesso, in virtù del nostro lavoro, alla tragica fine di giovani vite, sulla strada. Amici che improvvisamente muoiono insieme. Uno guida, altri no. Quante volte, ai processi per quelle morti, abbiamo poi assistito a rincorse di odio da parte dei genitori gli uni contro i genitori degli altri? Tante, ma siamo sempre rimasti zitti… L’esempio che ci arriva dalla Valle d’Aosta, però, ci riempie il cuore di commozione. Solo alcuni giorni fa abbiamo parlato, sul nostro sito, del tragico incidente di Voltri, dove un autotreno condotto da Kebe Mamadou Bamba, un camionista senegalese, ha subito (sembra)n la rottura dei freni e si è ribaltato. Nell’impatto ha letteralmente staccato la barriera protettiva: in quel momento arrivava l’Audi con tre giovani amici, che dopo una frenata è finita nel vuoto. Nessuno è sopravvissuto, ed oltre all’autotrasportatore senegalese, morto poco dopo il ricovero, se ne sono andati insieme anche Luca Miozzi, 19 anni, Davide

Donzel, 20 anni, e Michel Val, 19 anni. Sarebbe stato facile, in questi frangente, scagliarsi contro i tir, contro i camionisti o contro qualcos’altro. Eppure i genitori dei tre amici, che erano partiti da poche ore per la loro vacanza dopo aver superato la maturità, hanno raccolto una considerevole somma durante i funerali di sabato. Le 1.500 persone intervenute hanno fatto la propria parte, e il denaro andrà alla vedova di quel povero camionista senegalese, venuto in Italia per far fortuna, direbbe qualcuno, intendendo con questo per garantire la sopravvivenza della sua famiglia – moglie e 6 figli – trovando invece la morte. Un gesto incredibile, eccezionale, davanti al quale ci inchiniamo. Una lezione di vita, dalla morte. Quei ragazzi dovevano essere davvero eccezionali. (ASAPS)


 

 

Lunedì, 08 Agosto 2005
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