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Notizie brevi 10/02/2014

Fare il poliziotto sogno infranto
gli idonei ai concorsi denunciano lo Stato

Una raffica di ricorsi contro le nuove selezioni per le forze dell'ordine. A fare appello al Tar i giovani che rischiano di restare disoccupati ed esclusi nonostante abbiano già superato gli esami

ROMA - Tradito. Così si sente Simone. Ha fatto il concorso per entrare in Polizia nel 2010 ma è stato scartato per qualche centesimo di punto: i posti a disposizione non erano abbastanza. Ora, alla vigilia delle nuove selezioni bandite dalle Forze dell'ordine, la sua unica possibilità sarebbe ripetere la prova. Così Simone e centinaia di ragazzi come lui, hanno optato per le vie legali: denunciare lo Stato. Perché, accusano, esiste una legge che impone lo scorrimento degli idonei non vincitori nelle graduatorie dei concorsi pubblici. Insomma, devono entrare prima loro.

 

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Il decreto D'Alia, diventato legge nell'ottobre 2013, prolunga la validità delle graduatorie dei concorsi nella pubblica amministrazione fino al 31 dicembre 2016 e impone di assumere tutti i vincitori e gli idonei delle graduatorie ancora valide prima di bandire nuovi concorsi. "Ma le forze dell'ordine sembrano ignorarlo: nemmeno un mese dopo la promulgazione della legge, la Polizia penitenziaria ha bandito un nuovo concorso. Avevo appena ricominciato a sperare. Credevo finalmente di poter giocare la mia possibilità. E invece sono ancora fuori", dice Chiara 24 anni.




Una risorsa ignorata. Chiara studia per gli ultimi esami della laurea magistrale in Psicologia e la divisa da guardia carceraria non è stato il suo sogno da bambina. "Ma lo è diventato da grande, quando ho capito che, lavorando per la sicurezza del mio Paese, potevo coltivare anche la passione per la criminologia. Sono idonea non vincitrice con un punteggio di 9,6 su 10. Come me altri 50 ragazzi. E il nuovo concorso è per 260 posti. Perché noi no?". E Andrea, 28 anni e idoneo in due diversi concorsi da allievo carabiniere, sottolinea: "Siamo una risorsa pronta a essere utilizzata. Potremmo iniziare direttamente con la scuola di formazione appena si liberano dei posti, senza le spese di una nuova selezione. Per noi e per lo Stato".



I primi ricorsi. Così man mano che le forze dell'ordine hanno messo a concorso nuove assunzioni, e mentre il Movimento 5 Stelle cerca di far approvare in commissione Affari costituzionali alla Camera un emendamento per garantire lo scorrimento delle graduatorie, i ragazzi hanno fatto ricorso. Prima il gruppo della Polizia penitenziaria, che ha appena notificato il procedimento al ministero della Giustizia, poi sarà il turno dei ragazzi dei Carabinieri e della Guardia di finanza. Tra di loro anche i non vincitori dell'ultimo concorso per allievo maresciallo: una selezione su cui sta indagando la procura di Bari. Restano in attesa i poliziotti, pronti a rivolgersi al Tar non appena uscirà un nuovo bando.



Precariato di Stato. Nel comparto sicurezza e difesa il precariato ha assunto proporzioni drammatiche. "Il problema", spiega l'avvocato Giorgio Carta, esperto di diritto militare che segue i casi di ricorso  "nasce con l'abolizione della leva obbligatoria e l'introduzione della figura del Volontario in ferma prefissata (Vfp). Un vero precario di Stato, sottopagato, ma con mansioni da effettivo e obbligato a non dire mai di no". Un requisito fondamentale per accedere ai concorsi per le carriere iniziali nelle forze di polizia è infatti quello di aver fatto almeno un anno nell'Esercito da Vfp. "Poi esiste la possibilità che il contratto da Vfp venga rinnovato",  prosegue l'avvocato  "e in questo modo si continua ad alimentare un bacino di precari servitori dello Stato, magari utilizzati nelle missioni in Iraq o in Afghanistan, e che dopo sei o sette anni di lavoro difficilmente troveranno spazio da effettivi, né all'interno dell'Esercito stesso, né nelle forze di polizia. Comunque non tutti". E se si ha la bravura, e la fortuna, di vincere un concorso, se non si viene chiamati subito a far parte del corpo per cui si è affrontata la selezione, una delle ipotesi è di diventare un Vfp4. Si tratta delle cosiddette 'seconde aliquote': ragazzi che, per la loro posizione in graduatoria, verranno assunti solo dopo aver prestato servizio nell'esercito come Volontari in ferma quadriennale (Vfp4). E anche loro, oltre agli idonei, stanno facendo ricorso.



Spauracchio disoccupazione. Nonostante la speranza di un futuro nel corpo di polizia per cui sono vincitori, la situazione dei Vfp4 non è delle migliori: "Prendiamo stipendi più bassi, nessuna tredicesima, i contributi ci vengono pagati per poco più della metà degli anni di lavoro e, nei casi peggiori, la causa di servizio non viene riconosciuta. Vale a dire: se mi faccio un turno e, alla fine dei 4 anni, non supero le visite di mantenimento, quelle che permettono il passaggio dall'Esercito alla Polizia, resto disoccupato a meno di 30 anni", sospira Matteo cacciando via anche solo l'idea che qualcosa di simile accada. Lui ha 28 anni e ha ancora un anno da soldato davanti agli occhi. Si è sposato due anni fa, vorrebbe una famiglia, ma aspetta ad avere bambini: "Oltre al fatto che ho sempre il terrore di perdere il lavoro, non so ancora quale sarà la mia destinazione finale, la città dove potrò stabilirmi. Come posso mettere al mondo dei figli senza nessuna certezza?".



Il post di Alfano. Solo nella Polizia sono un migliaio i ragazzi come Matteo, in servizio interforze all'Esercito. Altri 500 hanno da poco finito i loro quattro anni: hanno vinto il concorso nel 2006 ma sono stati convocati solo nel 2008, dopo due anni di silenzio e disoccupazione. Di loro, sedici non sono stati confermati. Una percentuale esigua, certo, ma che incarna uno spauracchio per gli altri mille. La speranza per loro, e per la lunga lista di idonei nelle graduatorie dal 2008 a oggi, arriva da un post Facebook del ministro Angelino Alfano: "Sbloccato il turnover delle forze dell'ordine, che subirà una deroga del 55%. Abbiamo ottenuto un risultato importante sulle nuove assunzioni in vista di Expo 2015". Per essere pronti in tempo i nuovi agenti dovrebbero iniziare la formazione ad aprile: "Non dovrebbe esserci tempo per un nuovo bando, quindi lo scorrimento sembra obbligato. Prima quello delle seconde aliquote, che hanno la precedenza perché già vincitori, poi degli idonei. I ragazzi lo invocano a gran voce. Ma non ci facciamo illusioni", spiega Vittorio Costantini, segretario nazionale Siulp. "Bisogna tagliare le spese, ma il problema sicurezza, non solo in vista dell'Expo, va affrontato in maniera seria. Basta ai provvedimenti tampone, ci vuole dialogo con gli operatori del settore e riforme strutturali. Siamo in sottorganico: abbiamo 15 mila uomini in meno. E poi perché se servono poliziotti, lo Stato forma soldati? Questi ragazzi arrivano nei nostri reparti più vecchi e 'usuratì da un contesto lavorativo totalmente differente".


Uno solo ministero. "Si continua a dire che spendiamo troppo per la sicurezza, ma non è vero", afferma Vincenzo Chianese, segretario nazionale Uil Polizia: "Abbiamo circa 200mila agenti tra polizia e carabinieri per 60 milioni di abitanti. Cifre simili a quelle della Francia e della Spagna. I costi si possono e si devono ridurre, ma non a spese dell'arruolamento. Se solo si riconducessero polizia e carabinieri allo stesso ministero, centralizzando acquisti, presidi territoriali e sale operative, si potrebbero destinare 35, 40mila unità dagli uffici alle pattuglie: un risparmio di soldi per un servizio migliore".


Decreto, applicazione contrastata. L'applicazione del decreto D'Alia non sembra così immediata. Nonostante il ministro della Funzione pubblica, interpellato alla Camera dal deputato Pd Emanuele Fiano il 15 ottobre 2013, avesse assicurato che la norma era in vigore anche per il comparto Difesa e Sicurezza. Sentito da noi, D'Alia ha precisato che "Questa è una legge generale che non può derogare a quelle speciali, come la disciplina sul reclutamento delle forze di polizia, che prevede un sistema di programmazione quinquennale nel quale i posti disponibili sono messi annualmente a concorso". Ma l'avvocato Carta non ci sta: "Il decreto si deve applicare. Esiste una circolare del novembre 2013 che elenca le categorie che sono escluse dall'applicazione della norma, come la sanità o la scuola, e le forze dell'ordine non vengono mai menzionate. Anzi le amministrazioni centrali, come i ministeri da cui dipendono Polizia, Carabinieri e gli altri, sono sottoposte alla legge".


Decide il Tar. La decisione finale spetta quindi al Tribunale amministrativo regionale, ma anche nel caso in cui dovesse dare ragione ai ragazzi, lo scorrimento non sarebbe indolore: con quale ordine dovrebbe essere assunto il personale? Come spiega l'avvocato Carta esistono due possibilità: la prima è quella di assumere prima le seconde aliquote, sospendendo la ferma quadriennale, e poi gli idonei. La seconda è quella di incorporare prima gli idonei. "Entrambe le soluzioni però presentano delle problematiche: nel primo caso l'Esercito si troverebbe improvvisamente privato di personale. Nel secondo, più facile da applicare dal punto di vista pratico, si commetterebbe un'ingiustizia nei confronti dei ragazzi vincitori che vedrebbero assunti prima di loro ragazzi solo idonei". E resta sempre il nodo di chi merita una chance per realizzare il sogno di un lavoro nelle forze dell'ordine, che si vedrebbe chiudere le porte in faccia se non venissero più banditi concorsi. "A tutti deve essere data una possibilità, ma noi arriviamo rotti", si lamenta Giovanni, anche lui in prestito all'Esercito. "E io entrerò in polizia che sarò troppo vecchio per far parte dei Nocs, l'unità speciale anti terrorismo, il motivo per cui ho scelto questo lavoro". Eppure questi giovani non si abbattono e continuano a inseguire i propri sogni. Hanno studiato, la vita militare non è un ripiego. Non hanno dovuto scegliere tra la zappa e la beretta, come 40 anni fa. Avevano un ventaglio di opzioni e hanno scelto di servire lo Stato. E di fargli causa se non gli viene permesso.

 

da inchieste.repubblica.it

 


 

Una interessante inchiesta uno slalom fra diritti lesi e aspettative deluse. (ASAPS)


 

 


 

Lunedì, 10 Febbraio 2014
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