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Notizie brevi 07/02/2014

Pra-Motorizzazione un solo ente? Cammino che sembra lungo e difficile

Tra i tanti problemi che frenano l'unificazione anche quello del personale su cui in passato si sono incagliate tutte le ipotesi di abolizione del Pra dove lavorano 2.500 persone, gran parte di esse potrebbe trovare una collocazione negli uffici provinciali della Motorizzazione civile, che ha una gravissima carenza di organico, e lì continuare a fare il proprio lavoro.

Il cammino dell'unificazione tra l'archivio del Pubblico registro automobilistico, gestito dall'Aci, e quello dellaMotorizzazione civile, che fa capo al ministero delle Infrastrutture de dei trasporti, sembra essere ancora lungo e difficile, nonostante quanto previsto dalla recente legge di stabilità che ha sancito la necessità, per gli automobilisti, di avere a che fare con un solo ente. Al proposito, abbiamo sentito il parere di Erasmo D'Angelis, sottosegretario alle Infrastrutture con delega alla Motorizzazione civile e alla sicurezza stradale.

 

La legge di stabilità dice che entro il 1° marzo "su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti sono adottate misure volte all'unificazione in un unico archivio telematico nazionale dei dati (…) attualmente inseriti nel pubblico registro automobilistico e nell'archivio nazionale dei veicoli". Si riuscirà ad adottare queste misure entro quella data?
Inizia ora una fase di valutazione che faremo insieme all'Aci che, lo ricordo, è un ente pubblico. Dobbiamo capire se con questa riforma, come credo, possiamo realizzare un archivio unico e un documento unico, coerentemente con il mandato che la legge ci ha affidato e che prevede un risparmio di spesa pubblica e una riduzione dei costi.

 

Angelo Sticchi Damiani ha già candidato l'Automobile Club alla gestione del nuovo archivio. Che cosa ne pensa?
Dobbiamo partire dal concetto di risparmio e lo stato deve evitare duplicazioni. Insieme all'Aci ci confronteremo su un modello di archivio e su una sua gestione coerente con questo mandato. Io immagino non un accorpamento, ma una fusione, che generi un'entità più importante, un nuovo archivio con tutti i dati, della motorizzazione e del Pra, dei veicoli e dei conducenti, un archivio completo, più rilevante dal punto di vista quantitativo e qualitativo.

 

Ma questa nuovo archivio dove starà? Sotto quale "cappello" starà?
Il cappello sarà quello della Motorizzazione. Dobbiamo valorizzare l'Archivio nazionale dei veicoli. Noi siamo depositari di dati che derivano da pubbliche funzioni: si tratta di una massa di informazioni più rilevante rispetto a quella di cui dispone il Pra. Ma vorrei sottolineare che non vi è alcun intento punitivo nei confronti dell'Aci, non c'è alcuna volontà di penalizzarlo. Anzi, all'interno della riforma dovremo valorizzare al massimo il personale e il brand Aci, che non è un ente di sprechi e ha una grande storia. Però, ripeto, la discussione inizia solo adesso.

 

La riforma "Motorizzazione-Aci" era già nell'agenda del commissario alla revisione della spesa, Carlo Cottarelli, che in febbraio dovrebbe presentare i primi risultati della sua ricognizione su questa e su altre materie. Vi consulterete?
Anticiperemo e faciliteremo il lavoro di Cottarelli.

 

Quanto tempo ci vorrà per far arrivare in porto la riforma?
Entro marzo dobbiamo immaginare una soluzione coerente con il mandato della legge, che prevede un risparmio di spesa pubblica e un'ottimizzazione dei costi.

 

Una riduzione di spesa e di costi per la pubblica amministrazione si tradurrà anche in un risparmio per gli automobilisti?
Penso che, sul fronte dei costi per gli utenti, potremmo passare a una tariffa complessivamente più bassa della somma dei 27 euro di emolumenti Pra e dei 9 euro di diritti della Motorizzazione. Quindi una tariffa che potrebbe essere compresa tra i 25 e i 28 euro. Insomma, 8-10 euro di risparmio per gli utenti.

 

C'è poi la questione del personale, su cui in passato si sono incagliate tutte le ipotesi di abolizione del Pra…
Al Pra lavorano 2.500 persone. In base a una prima valutazione, gran parte di esse potrebbe trovare una collocazione negli uffici provinciali della Motorizzazione civile, che ha una gravissima carenza di organico, e lì continuare a fare bene il proprio lavoro.

 

Mario Rossi
da cnafita.it

 


 

Una storia che dura da tantissimi anni. Quante resistenze. E l’interesse del cittadino quando? Speriamo sia la volta buona! (ASAPS)

 

 

 

 


 

Venerdì, 07 Febbraio 2014
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