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In auto sotto effetto droga ma il mezzo era parcheggiato, assolto

Quattro anni, ma alla fine ha avuto ragione. E’ un giovane di 23 anni al quale è stata sospesa la patente perché trovato alla guida mentre era sotto gli effetti di stupefacenti...

Quattro anni, ma alla fine ha avuto ragione. E’ un giovane di 23 anni al quale è stata sospesa la patente perché trovato alla guida mentre era sotto gli effetti di stupefacenti. Ma lui non ci stava, perché aveva sempre sostenuto che al momento in cui è stato controllato era sì seduto al posto di guida, ma la sua vettura aveva il motore spento ed era regolarmente parcheggiata

 

Crema -  Quattro anni, ma alla fine ha avuto ragione. E’ un giovane di 23 anni al quale è stata sospesa la patente perché trovato alla guida mentre era sotto gli effetti di stupefacenti. Ma lui non ci stava, perché aveva sempre sostenuto che al momento in cui è stato controllato era sì seduto al posto di guida, ma la sua vettura aveva il motore spento ed era regolarmente parcheggiata. Ci sono voluti quattro anni, ma questa mattina il giudice gli ha dato ragione, assolvendolo perché il fatto non sussiste.

Nell’estate del 2009 questo ragazzo, in compagnia di un amico, era fermo davanti a un bar, all’interno della sua vettura. Stava cercando i soldi per acquistare da una macchina distributrice un pacchetto di sigarette. A quel punto è arrivata una pattuglia della Polstrada che, visti i due, ha controllato chi fossero, accorgendosi che all’interno della vettura c’erano un paio di spinelli. Così il proprietario della vettura era stato sottoposto ad accertamenti che avevano rivelato una leggera traccia di stupefacente: il ragazzo aveva fumato uno spinello una settimana prima. Quindi, la patente gli era stata sospesa.

Il giovane però non ci stava e aveva raccontato la sua vicenda all’avvocato Massimo Martelli, che aveva rifiutato il patteggiamento ed era andato al dibattimento con il rito abbreviato condizionato dall’ascolto di un testimone. E stamattina il ragazzo che era in auto con l’imputato ha confermato che il motore dell’auto era spento e che i due stavano comprando sigarette per poi andare a casa a piedi, visto che abitavano nei pressi. Sia il pm Laura Lamberti, sia l’avvocato Marco Simone, sostituto di Martelli, avevano dunque chiesto l’assoluzione, che il giudice ha concesso.

 

di P.G.R.
da ilgiorno.it

Mercoledì, 27 Novembre 2013
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