Giovedì 28 Marzo 2024
area riservata
ASAPS.it su
Articoli 10/10/2013

Il Motor Show,  con i suoi pur limitati spazi per la sicurezza, era anche un poco “ nostro”…

Un'immagine dello stand della Polizia di Stato

Si può parlare bene oppure male del Motor Show, del significato che incarnava in se stesso e negli “altri”, cioè nei fruitori di questo ampio ed atteso salone dell’auto, i giovani, da sempre i primi utenti di una manifestazione invidiataci anche all’estero.
La formula allora ideata nel 1976 da un gruppo di appassionati ai motori, fra i quali il celebre campione motociclistico Giacomo Agostini e il campione di rally Sandro Munari e successivamente rivalutata grazie al fiuto manageriale di Cazzola, ha di fatto consacrato l’Emilia Romagna come la capitale mondiale dei motori.

 

Ai marchi più prestigiosi quali Ferrari, Lamborghini, Maserati, De Tomaso, si affiancarono via via tutte le case automobilistiche fino ad essere consacrato, pochi anni fa, nel circuito dei saloni internazionali dell’auto (dopo la fuoriuscita del Lingotto di Torino).
Il Motor Show è stato anche teatro di contrasti: dalla passione sfrenata per i motori e dunque per la velocità, ai momenti di riflessione e di interesse sulla sicurezza stradale. Una presenza che forse strideva con il suono dei pistoni ed l’infinito movimento dei cilindri, ma che ha pur sempre chiesto ed ottenuto rispetto (basti ricordare gli stand della Polizia Stradale e gli eventi organizzati dall’Osservatorio regionale per l’educazione e la sicurezza stradale).
In questo contesto anche l’Asaps è stata presente ed in modi diversi: a fianco di importanti marchi come Unipol e Volkswagen, attraverso la partecipazione a convegni e dibattiti, ma anche attraverso la personale presenza - quale redattore  de “Il Centauro” – che grazie all’autorevolezza dei nostri interventi  ha sempre ottenuto un posto in prima fila accanto a importanti testate di settore.

 

Così il Motor Show era diventato anche per noi un appuntamento annuale ed insieme un momento di confronto con quanti si interfacciano nel mondo dell’automobilismo per passione, ma anche per interessi di categoria o per fini commerciali.
Infine, non posso dimenticare la figura della compianta responsabile dell’ufficio stampa Francesca Poli, un vero punto di riferimento per tutti gli operatori di settore e che più di una volta ha patito le mie intemperanze, pretese e richieste (tutte di carattere giornalistico) dandovi puntuale soddisfazione.
Ci mancherà e mi mancherà il Motor Show e non credo via sia nulla di male nell’affermare che lo abbiamo sentito anche un poco “nostro”, di Asaps, dei poliziotti e di tutti coloro che hanno a cuore la sicurezza stradale e insieme l’affascinante mondo dell’auto e dei motori.

 

Roberto Rocchi

 


 

Giovedì, 10 Ottobre 2013
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK