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Articoli 05/11/2004

da "Il Centauro" n.90 - "Marco Emilio Lepido"

Un progetto di educazione stradale per la Scuola Primaria: terze - quarte e quinte Scuola Elementare Duilio Peroni IV Circolo di Forlì

"Marco Emilio Lepido"
Un progetto di educazione stradale per la Scuola Primaria: terze - quarte e quinte Scuola Elementare Duilio Peroni IV Circolo di Forlì 

 

La prima delle nove pagine del libro tridimensionale realizzato negli scorsi due anni scolastici da ragazzi di 4a e 5a classe sul tema della Strada. Illustra alcune norme del pedone.

NEL PIANO ATTUATIVO DEL P.O.F.
Il progetto, di durata biennale nella nostra realtà, potrebbe avere un più ampio respiro, ed essere attuato nell’arco di tre anni, considerata la vastità del lavoro ed il coinvolgimento di numerose discipline. Ha come punto di riferimento il P.O.F. di Circolo, il cui nucleo tematico sostanziale è “Il benessere del bambino a scuola ed il superamento del disagio”.
E’ inserito a pieno titolo nel piano attuativo del P.O.F. di Plesso, il quale quest’anno fa un particolare riferimento alla cultura e alle tradizioni della nostra regione, con l’argomento “Strade per conoscere e incontrarsi nella Romagna di ieri e di oggi”.
Tra contenuti che riguardano gli antichi giocattoli ormai dimenticati, la scuola al tempo dei bisnonni, temi come l’alimentazione e l’educazione al gusto, noi scegliamo di analizzare, con uno sguardo attento, insieme ai ragazzi, i percorsi che hanno inciso nella storia, animato la vita della nostra città e che sono stati, talvolta, un triste scenario dei gravi incidenti, nel sabato sera.
Il taglio dell’approfondimento della ricerca di tipo storico si intuisce anche dalla denominazione attribuita al progetto: Marco Emilio Lepido, il famoso console della Roma repubblicana, costruttore della via Emilia che attraversa l’Emilia Romagna da Rimini a Piacenza, prolungandosi fino a Milano.
DESTINATARI
Sono gli alunni delle classi quarta e quinta, che risiedono in contesti urbanizzati in grande espansione, dove sorgono, uno dopo l’altro, diversi agglomerati; il traffico aumenta di giorno in giorno e nelle ore di punta diventa sempre più caotico, in particolar modo lungo la strada prospiciente l’edificio scolastico, costringendo i ragazzi a fronteggiare un problema nuovo, mai prima d’ora così attuale.
Alcuni giungono a scuola, inforcando con orgoglio la loro bicicletta; altri percorrono il tragitto da casa all’edificio scolastico, a piedi, da soli, quindi devono sapersi districare con abilità per le vie del quartiere, muoversi in modo sicuro fra code di veicoli e diversi segnali.
Forse anche per questo motivo, adesso i nostri alunni vivono l’esperienza dell’educazione stradale con maggiore consapevolezza e attenzione, dimostrando curiosità, entusiasmo e una forte motivazione unita ad un più spigliato senso di orientamento fra i diversi aspetti della materia, rispetto al periodo in cui si attuavano le prime fasi del progetto, lo scorso anno.

MOTIVAZIONI
Nel decidere di stilare un progetto di educazione stradale, oltre alle ragioni legate alla conoscenza dei contenuti delle discipline, ci hanno animato il desiderio e la convinzione di fornire ai ragazzi una pietra in più per costruire il futuro, un salvagente nel mare del traffico. Lo abbiamo redatto con la certezza di aiutarli a maturare un comportamento più corretto, più cosciente, non solo sulla strada, ma anche all’interno del gruppo. Inoltre, ci proponiamo di modificare, in taluni, quel senso di sfida e quella mancata interiorizzazione del rispetto delle regole, manifestati in qualche occasione.
Ci ha attirato l’idea di produrre un percorso di lavoro, mai sperimentato dal team finora, un sentiero trasversale che gli attribuisse valore di unitarietà e in cui le discipline convergessero, avendo uno sfondo comune e analoghi obiettivi generali. Intendiamo anche creare, con il cammino delineato, un ponte fra le nostre classi e quelle del Plesso Raffaele Rivalta di Bussecchio (o altre) - IV Circolo - che condivideranno con noi alcuni temi di approfondimento.
E, infine, dal momento che, entro il 2010, si deve cercare di incidere del 50% in meno, come richiesto dalla Ue, quindi più sensibilmente di quel che sta avvenendo ora, su quell’indice di INCIDENTALITA’ che, purtroppo, è la prima causa di morte per i giovani, noi docenti non vogliamo restare con le mani in mano a guardare.

La copertina del testo. Un giovane stringe in una mano “un mazzo” di segnali: un dono prezioso per fare strada.

FINALITA’
Ci proponiamo di stimolare, nei ragazzi, il senso di autocontrollo e di responsabilità. Vogliamo creare l’opportunità di vivere in sintonia con l’ambiente, in modo che ciascuno possa muoversi con naturalezza nel traffico, fra segnali, luci e segni convenzionali che occorre imparare a decodificare precocemente.
Desideriamo renderli sicuri, autonomi. .
Miriamo a favorire momenti di confronto sui temi dell’educazione stradale, in merito agli argomenti affrontati, alle scoperte a cui si è giunti, alle attività svolte, con le classi quarte di Bussecchio. Tendiamo a incoraggiare il rispetto della legalità e intendiamo, poi, contrastare quel fenomeno di bullismo che, in qualche occasione, può emergere nel gruppo.
Avendo la coscienza dei numerosi pericoli nei quali spesso ci si imbatte sulla strada e dei rischi che si possono correre, quando non si è prudenti o si risponde con un consenso alle sfide dei più esuberanti, forse i ragazzi saranno meglio preparati a fronteggiarli.

Qui il pedone moderno è confrontato con il viandante romano che, indossando il suo tipico abbigliamento, attraversa una famosa via di Pompei con le zebre di pietra sopraelevate.

CONTENUTI
Ribadiremo, innanzi tutto, gli argomenti già affrontati nel corso del precedente anno scolastico, in merito ai segnali verticali di obbligo, di divieto, di pericolo e di indicazione.
Esamineremo nuovamente i simboli orizzontali e i gesti del vigile urbano, il significato dei colori del semaforo, le norme di comportamento del pedone sulle strade di città, l’uso del marciapiede. Faremo il punto sul luogo nel quale deve muoversi il pedone, lungo le strade di periferia sprovviste di marciapiede, sugli attraversamenti sicuri e sull’abbigliamento che deve indossare chi percorre a piedi, di notte, le vie poco illuminate.
L’intervento degli esperti di Codice stradale, signor Antonio Vernia, che è un Sost. Commissario appartenente alla Polizia di Stato, in pensione, e del presidente dell’Associazione Asaps, Giordano Biserni, sarà mirato a far apprendere ai ragazzi tutte quelle conoscenze che riteniamo di fondamentale importanza interiorizzare per la guida della bicicletta.
Ecco i punti essenziali del percorso:
- la storia della bicicletta
- le parti della bici
- le loro funzioni
- guida in città
- immissione nelle rotonde
- segnalazione e tecnica del sorpasso
- la svolta a destra e quella a sinistra
- guida di notte, nelle strade scarsamente illuminate
- l’abbigliamento del ciclista, nel buio
- le principali piste ciclabili della città
- in particolare quelle della frazione di residenza e delle zone adiacenti
- uso del casco
- come mantenere in buone condizioni di sicurezza la propria bici - cosa controllare prima di iniziare un percorso
- dove e come parcheggiarla
- con la bicicletta non si può…
- i segnali che il ciclista deve conoscere
- il semaforo per l’attraversamento del ciclista in città
- i punti della città dove si può noleggiare gratuitamente una bici per
- circolare liberamente nell’isola pedonale
- la bici: un mezzo di trasporto che non inquina e mantiene in forma
- numeri e statistiche degli incidenti dei velocipedi.
APPROFONDIMENTI
Opereremo per approfondire e consolidare queste conoscenze, proponendo attività il più possibile motivanti, privilegiando quelle di tipo ludico o coinvolgenti e di gruppo.
Condivideremo una parte del percorso tracciato lo scorso anno, sulle vie consolari dell’antica Roma, con tre insegnanti della scuola Raffaele Rivalta.
I documenti scritti rinvenuti durante una laboriosa ricerca, elaborati da Vitruvio nel De Architettura e dal poeta Marziale sono statI e saranno fonti comuni di lavoro, di analisi e riguardano le strade di quell’epoca. Il primo ne descrive la tecnica di costruzione, mentre il secondo crea con poche parole uno spaccato del tempo, un quadro delle attività che si svolgevano lungo le vie, si lamenta del traffico e del frastuono che le animavano e non gli consentivano di riposare. Proseguiremo il percorso intrapreso, per esplorare le strade nella storia, alla scoperta di nuovi documenti relativi al Medioevo e al Rinascimento, nei testi scritti oppure avvalendoci dei motori di ricerca Google e Virgilio, in Internet.
Proporremo ai ragazzi di conoscere le traiettorie delle vie seguite dai pellegrini che scendevano dal Nord Europa, per giungere a Roma, nell’anno del giubileo.
Si farà un particolare riferimento a quel tratto della Francigena che s’insinua fra Emilia Romagna e Toscana e alla via dei Romei che si snoda, con un percorso più lungo, nelle nostre zone, a poca distanza dalla costa adriatica.
Proporremo anche di individuare insieme a loro le più famose abbazie dislocate lungo il cammino, dove i viandanti sostavano in preghiera, specialmente quelle che sorgono nella nostra regione.
Gli alunni avranno l’opportunità di scoprire l’esistenza degli hospitales, nei quali i pellegrini potevano ricevere cure e ospitalità in caso di bisogno. Impareranno a riconoscere gli elementi del loro abbigliamento tipico, come è già avvenuto per quello del viandante che percorreva le strade dell’antica Roma.
Ci avventureremo insieme a loro nel campo delle scienze. Nell’affrontare lo studio del corpo umano, faremo riferimento alle più frequenti lesioni che si possono riportare, a livello osseo o neurologico, negli incidenti stradali e alle temibili conseguenze che talvolta si verificano.
Esamineremo le strade della natura: le siepi o foreste lineari, che segnano confini, offrono riparo, fungono da frangivento, delimitano sentieri molto battuti, un tempo, dai contadini e dai carri agricoli.
Ci inoltreremo nel settore della geografia, lungo le vie della migrazione delle greggi che favorirono le comunicazioni, lo sviluppo, l’economia di alcune regioni; luoghi di sosta, percorsi accidentati dove sono sorti paesi, castelli e tholos (le pajare, nel linguaggio comune, che sono costruzioni simili ai trulli), strade lungo le quali i pastori e le pecore, nel ripercorrere le tracce degli antenati, erano accompagnati dai cani e dai muli con la soma sul dorso.
Cercheremo di individuare i tratturi più battuti che si snodavano accanto alle vie consolari, le loro diramazioni… per condurre i ragazzi a scoprire che alcuni erano più lunghi e più larghi di un’autostrada. Ammireremo le strade dell’arte di Botticelli, di Monet e di Van Gogh e le commenteremo, sollecitando le osservazioni degli alunni invitati a leggere immagini, a comprendere sensazioni o ad individuare tecniche, a cogliere differenze fra le strade moderne e quelle delle opere pittoriche.
Percorreremo i sentieri della musica moderna, esaminando i testi di cantautori che esprimono sensazioni legate alla strada. Faremo notare come Bob Dylan nella sua “Blowing in the wind” si domandi quante strade si debbano percorrere, per diventare veri uomini e in che modo Francesco Guccini racconti, con una bellissima melodia, il tragico incidente stradale di cui una giovane amica è stata vittima.
Ripercorreremo il cammino della scrittura musicale, linguaggio dei suoni, strada per esprimersi e comunicare, dall’antichità ai giorni nostri nel mondo occidentale:
- scrittura musicale basata sulle lettere dell’alfabeto greco - traduzione, ad opera dei Romani, dei caratteri greci in lettere latine
- i tre tipi di notazione medievale (alfabetica, neumatica e censurale)
- il primo utilizzo delle righe
- il pentagramma e poi le partiture via via più precise
- infine le partiture moderne, tipiche della musica aleatoria del ‘900 (esempio: John Cage).
Esamineremo i simboli del rigo musicale che è la strada del suono, quella strada che permette di esprimere e comunicare, suscitando emozioni, che ci fa incontrare uomini e culture anche nel tempo e nello spazio.
Studieremo la poesia di Giuseppe Ungaretti, giovane soldato in licenza che, nel periodo di Natale non vuole “tuffarsi” in un “gomitolo di strade” affollate e rumorose, quella di Gabriele D’Annunzio che descrive con nostalgia il “rito” della transumanza lungo i tratturi e quella di Maestro Eckhart, autore del 1300, il quale si stupisce degli incontri che possono verificarsi lungo la strada della vita.
ATTIVITA’
L’attività che si protrarrà più a lungo e che richiederà maggiore impegno, sia da parte degli alunni che da parte delle insegnanti, sarà la realizzazione di nuove pagine del libro tridimensionale, POP-UP. Ogni ragazzo si cimenterà nella rappresentazione grafica di scene di vita sulla strada, in ambienti antichi, moderni e contemporanei, che dovranno essere colorate, rifinite, ritagliate, incollate e commentate per iscritto.
Abbiamo pensato di far svolgere anche quest’ultima attività a mano; avremmo potuto abbreviare i tempi, utilizzando il computer, ma preferiamo che il lavoro di ciascun alunno abbia l’impronta di uno stile del tutto personale . Compariranno, in alcune pagine, stralci di documenti storici e rare immagini di strade antiche. Le tecniche di POP-UP per lo più utilizzate saranno quella del GRADINO, la V-FOLD, il FLAP e quella del SEMICONO che consente il movimento di una parte del corpo di un animale o di una persona.
Ciascuna scena richiederà una laboriosa preparazione da parte di noi insegnanti, in questa creativa attività della “ ingegneria della carta”, per progettare le scene più salienti, per misurare accuratamente, tagliare, piegare, ripiegare per trentacinque volte: una pagina per ogni alunno e due, di maggiori dimensioni, che documenteranno il lavoro svolto.
A conclusione, occorrerà creare anche una copertina illustrata con la quale rilegheremo, a mano, il testo.
Occuperanno un notevole spazio, nello sviluppo del progetto, anche le conversazioni, perché ciascuno possa portare il contributo della propria esperienza.
Si proporrà la ricerca, si stimolerà la riflessione su fatti attinenti il tema dell’incidentalità, oltre all’individuazione delle relative cause, delle conseguenze e alla formulazione di ipotesi per risolvere il problema. Si analizzerà il materiale relativo alle strade della musica: prenderemo in esame le “partiture” delle varie epoche affrontate e ascolteremo brani che riproducono musiche di tali periodi storici. Visioneremo anche copie di preziosi documenti musicali: partiture scritte a mano da famosi musicisti (Back, Mozart, Beethoven, Rossini, Verdi, Cage…)
Con lettere comuni o e-mail inviate all’indirizzo di posta elettronica della scuola, stabiliremo contatti periodici con le classi quarte del plesso di Bussecchio.
Infine offriremo l’opportunità di leggere facili articoli di quotidiani, per commentare la cronaca stradale o immagini non troppo cruente di incidenti e si solleciterà la formulazione di domande da porre agli esperti che interverranno nell’ambito della classe… Alle stesse persone chiederemo di guidarci, durante la visita alla sede della Polizia stradale, per esplorare la centrale operativa e conoscere gli strumenti degli agenti che operano quotidianamente sulla strada.
MOMENTI DI VERIFICA
Le strategie e i momenti per fare il punto sul livello di interiorizzazione e di comprensione dei contenuti approfonditi saranno molteplici e diversificati:
- prove con possibilità di scelta tra VERO o FALSO
- schede contenenti domande a SCELTA MULTIPLA
- verifiche con domande APERTE
- SIMULAZIONE DI PERCORSI sul TAPPETO STRADALE, con possibilità di servirsi di sagome di pedoni, di ciclisti, di automobiline e di altri veicoli
- RAGGRUPPAMENTO e CLASSIFICAZIONE di segnali, in base al colore e alla forma
- loro esatta denominazione, significato e possibile ubicazione
- realizzazione grafica di alcuni segnali, in base alle richieste delle insegnanti
- prove in cui gli alunni dovranno cimentarsi con l’USO CORRETTO
DELLA NOMENCLATURA delle parti della bicicletta e delle loro funzioni, per fare in modo che ciascuna di esse sia poi azionata al momento opportuno, con consapevolezza
- produzione di disegni, con tecniche diverse, per fissare alcuni momenti del percorso.
Momenti di verifica piacevoli saranno quelli in cui, i ragazzi in coro, canteranno le melodie attinenti il tema della strada o quelli ludico - ricreativi nei quali, divisi per gruppi, parteciperanno alla tombola dei segnali. Si cimenteranno nel gioco “INDOVINA: QUAL E’?” in cui occorre individuare un segnale con la sua funzione, in base a determinati indizi forniti di volta in volta dall’insegnante, sulla forma, sul colore. Oppure dovranno disegnarlo o, infine, collocarlo, nel posto giusto, sul tappeto stradale, dove si possono simulare i percorsi.
OBIETTIVI DA CONSEGUIRE
Poiché il progetto è di durata biennale, è stato apportata solo qualche modifica o integrazione agli obiettivi didattici generali e specifici; per la maggior parte di essi si fa riferimento a quelli già delineati lo scorso anno:
- Conoscere il linguaggio convenzionale dei principali segnali di divieto/ di obbligo/ di pericolo e di indicazione
- Conoscere le norme che il pedone ed il ciclista sono tenuti ad osservare sulla strada
- Comprendere che per una guida sicura della bicicletta, occorre conoscerne le parti e le diverse funzioni
- Conoscere l’importanza dell’uso di questo mezzo, per mantenere l’ambiente più pulito e mantenersi in forma
- Apprendere quali sono i più importanti compiti degli operatori addetti alla regolazione e alla vigilanza del traffico
- Comprendere che la loro attività consiste SOPRATTUTTO NEL PREVENIRE INCIDENTI, non solo nel REPRIMERE comportamenti scorretti e pericolosi
- Conoscere i mezzi, gli strumenti del loro lavoro e l’ambiente in cui operano
- Sapere dove sono ubicate le principali piste ciclabili della città - Saperle individuare nella pianta del quartiere e della città
- Comprendere il valore del rispetto delle regole
- Capire che dalla conoscenza e dall’osservanza delle norme del Codice dipende non solo la nostra sicurezza, ma anche l’incolumità degli altri
- Riflettere sul valore della vita
- Conoscere la strada e le sue caratteristiche
- Saper analizzare alcuni documenti storici che la descrivono - Apprendere alcuni tratti salienti della sua storia
- Comprendere l’importanza di alcune strade della nostra regione, nei tempi passati: la Francigena e la Romea
- Conoscere le strade della musica, delle note
- Saper individuare e analizzare alcune vie dell’arte e della poesia
DISCIPLINE COINVOLTE E METODOLOGIA
Anche per quanto attiene all’aspetto metodologico del nostro progetto multidisciplinare che coinvolge oltre all’’ambito della lingua italiana, quello dell’educazione all’immagine, delle scienze, della storia, della geografia e quello dell’arte, della religione, della musica e della convivenza civile, non vi sono sostanziali variazioni. L’alunno, come durante lo scorso anno, sarà protagonista, attore della ricerca , medierà con la sua creatività le proposte per realizzare le scene del libro, agirà durante le simulazioni sui tappeti stradali, accompagnato dall’occhio delle maestre. Si cimenterà nella elaborazione di lettere da inviare per posta ai coetanei della scuola Raffaele Rivalta, nella scrittura di e- mail, al computer sotto la guida delle insegnanti.
Sarà invitato a prestare attenzione durante la guida degli adulti, ad essere responsabile quando condurrà la sua bici o si muoverà a piedi. Opereremo per educare gli alunni ad essere attivi e partecipi, a conoscere e a dominare, per quanto possibile, la strada, perché tutti siano coscienti dei pericoli che vi possono incontrare.
PIANO FINANZIARIO
Per quanto riguarda gli esperti che hanno operato lo scorso anno nelle nostre classi (il vigile urbano, i funzionari del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti collegati con l’iniziativa “Comunicare la Sicurezza Stradale”) e quelli che interverranno nel corso dei prossimi mesi, appartenenti della Polizia di Stato, in pensione, membri dell’Associazione A.S.A.P.S. che opera per salvaguardare l’incolumità delle persone sulla strada, non vi sono spese da sostenere. Alla progettazione e alla preparazione del POP-UP provvederemo noi docenti delle classi.
Riproponiamo l’acquisto, con un eventuale fondo proveniente dal finanziamento stanziato dalla Regione, di materiale didattico utile per le attività dei ragazzi:
- alcuni C D
- numerosi segnali di piccola dimensione
- un semaforo
- un percorso basic con accessori: camion e automobiline di plastica, pedoni
- un tappeto stradale
Si prevede, inoltre, un ulteriore dispendio di cartoncino bristol, per la realizzazione del libro tridimensionale e per disegnare le scene interne, poiché si è deciso di costruire alcune pagine in più, rispetto a quelle previste precedentemente.
Si pensa anche di produrre una copertina per predisporre la rilegatura.
Occorrono scatole di pennarelli a punta grossa e varie confezioni di colla Pritt in stick, oltre ad una decina di unità di Tratto pen, destinate alla realizzazione delle rifiniture
E infine è necessaria una cartuccia per poter scansionare e riprodurre al computer alcune immagini significative da inserire nel pop-up. Alleghiamo i preventivi di quest’ultima parte di materiale.
In conclusione, noi insegnanti confermiamo la disponibilità a sensibilizzare i genitori alla tematica dell’educazione stradale e a coinvolgerli per partecipare ad un incontro serale.
Nell’ambito delle assemblee di classe, abbiamo presentato le nuove linee del progetto Marco Emilio Lepido, commentato il percorso finora seguito, mostrato le pagine del libro già realizzate, prospettato ai partecipanti la possibilità che essi siano coinvolti e invitati a prendere parte ad una riunione.
Ci è parso che fra i presenti l’idea sia stata accettata di buon grado. E per finire, ci piace accomiatarci con un messaggio che suona come una speranza.
Pochi versi sugli incontri che possono avere luogo sulla strada, qui intesa in senso metaforico, che è il percorso della vita. Forse l’autore, in quell’epoca lontana del Basso Medioevo, non poteva certo immaginare quali sarebbero stati gli effetti di certi incontri e soprattutto quelli degli scontri fra gli uomini, sulla strada, ben sette secoli dopo.

Incontri

C’E’ QUALCOSA DI MERAVIGLIOSO
NELL’INCONTRO DEGLI UOMINI NELLA VITA.
L’ INCONTRO IN CUI GLI UOMINI NON PASSANO
SEMPLICEMENTE GLI UNI ACCANTO AGLI ALTRI,
O FANNO SOLTANTO UN BREVE TRATTO DI STRADA INSIEME
NON E’ MAI UN PURO CASO.
POSSONO VENIRE IN MENTE BUONI PENSIERI
AI QUALI NON SI SAREBBE MAI PENSATO;
SI POSSONO COMPIERE AZIONI
CHE NON SI COMPIREBBERO MAI
SE NON SI FOSSE INCONTRATA UNA DATA PERSONA.

Le insegnanti
Gabriella Sbraccia, Giusi Milanesi e Roberta Ravaldini


Venerdì, 05 Novembre 2004
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