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Sbirri Pikkiati 10/06/2013

Ancora un arresto della Polizia Stradale di Ovada, questa volta per violenza minaccia e resistenza da parte di un cittadino ecuadoregno con “alto grado di ebbrezza alcolica” - Quando è l’ubriaco che ti viene a cercare!!

Durante un servizio di Polizia Giudiziaria, in divisa a bordo di veicoli d’istituto, un soggetto notato in una panchina distante intento a bere birra, si è avvicinato ai poliziotti e ne cercato la reazione. Sguardi “cattivi”, domande senza motivo, qualche frasi offensiva in senso generico. Diversi minuti di “aggressione psicologica”, in pieno centro storico della città di Ovada, in orario diurno, sotto lo sguardo di passanti e commercianti (forse anche divertiti).
Il poliziotto è stato capace di sopportare e sorvolare sulla condotta dello straniero, non raccogliendo nessuna “sfida” e soprattutto evitando qualsiasi forma di dialogo, tanto che il soggetto forse stufo si è allontanato.
Dopotutto era solo ubriaco, non aveva commesso reati, non aveva dato fastidio ad altre persone e soprattutto nessuno se ne era lamentato.

Terminato il servizio di P.G., quella persona insieme ad altri connazionali, veniva notata mentre alla guida di una vettura Polo, circolava per le vie del centro, continuando a bere birra.
E’ stato fermato ed a questo punto ha iniziato lo show!! “Non ti do i documenti”, non faccio nessuna prova” “perché mi dai la caccia”, per poi iniziare con le parole offensive (che non vengono riportate).
Situazione ad alto rischio. Nel pomeriggio di una giornata calda, nel centro di una cittadina lungo una delle vie del “movimento commerciale”, è stato “un attimo” perché tutto “quel mondo in movimento” si fermasse per vedere cosa sarebbe accaduto.
E mentre il conducente della vettura sceso dal veicolo avvicinava il volto a quello dell’Agente di Polizia che lo stava controllando utilizzando toni sempre più alti per le offese, l’altro operatore ha avuto la “bella pensata” di avviare la funzione “ripresa”  del suo Iphone e cominciare a filmare quanto stava accadendo, senza pause, senza interruzioni, sicuro dell’operato deciso e rispettoso delle regole del collega.
Una energica azione contenitiva, una decisa operazione di accompagnamento verso il mezzo della Polizia e lo straniero veniva caricato sulla vettura della Polizia per essere accompagnato negli uffici della Sottosezione di Polizia Stradale, dove proseguiva nelle sue esternazioni oltraggiose ma dove alcune ore dopo, rimasto inascoltato, si addormentava. Non prima di farsi convincere a sottoporsi alla prova con etilometro, risultata positiva con valori superiori a 2 g/l.
Tutte quelle condotte immortalate nel video, l’aggressione con pugni e quelle frasi e minacce di morte, sono valse al cittadino ecuadoregno, presente in Italia da oltre 10 anni, con regolare posto di lavoro, l’arresto (facoltativo) per resistenza continuata a Pubblici Ufficiali.

Trattenuto in arresto in cella di sicurezza, il giorno successivo subiva il giudizio per direttissima per il solo reato di resistenza, “concordando” una pena a 10 mesi di reclusione con la condizionale.
Stralciata la posizione per il reato di guida in stato di ebbrezza “sperando” nella possibilità di non patire la confisca amministrativa del veicolo, usufruendo delle più agevoli condizioni previste accettando “lavori socialmente utili”.
Naturalmente scarcerato è tornato a casa! Ma senza patente di guida italiana e senza autovettura.

Non è stato necessario far visionare quel filmato all’Organo giudicante, ma il difensore ed il Pubblico Ministero lo hanno esaminato e piace pensare che sia stato talmente inattaccabile da convincere l’avvocato a sollecitare il proprio assistito per un “patteggiamento”.



 

Lunedì, 10 Giugno 2013
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