Osservatorio il Centauro – ASAPS sui contromano anno 2012
298 gli episodi che hanno causato 24 morti e 186 feriti
Il 62% su autostrade e superstrade
Consistente calo delle vittime, in leggera crescita i feriti rispetto al 2011
Protagonisti: 22,5% ubriachi, 26% stranieri, 16% anziani
(ASAPS) La drammatica casistica degli incidenti determinati da veicoli che viaggiavano contromano nel 2012 ha dato qualche segno positivo.
Lo scorso anno gli episodi, parliamo ovviamente di quelli più gravi, con conseguenze fisiche alle persone o quelli bloccati dalle forze di polizia e certificati, registrati nell’Osservatorio il Centauro – ASAPS sono stati complessivamente 298 (-2%) rispetto ai 304 del 2011, di cui 119 in autostrade e strade a carreggiate separate, pari al 40% del totale, ma in calo del -7% rispetto ai 128 del 2011. Un dato tendenziale, quello autostradale, migliore del resto della rete.
Gli episodi mortali sono stati complessivamente 21 nei quali 24 persone hanno perso la vita, nel 2011 registrammo invece 34 episodi con 47 decessi anche a causa di numerosi plurimortali. La diminuzione della mortalità è netta -38%. Il maggior numero di schianti mortali ovviamente è avvenuto nelle autostrade e superstrade con 15 vittime peri al 62% dei decessi totali.
I feriti per i contromano del 2012 sono stati 186, mentre l’anno prima furono 173. In questo caso si segnala un incremento del 7,5%.
Dei 298 episodi registrati 211 si sono verificati di giorno (70,8%) e 87 di notte (29,2%).
E’ stata accertata l’ebbrezza da alcol o l’uso di stupefacenti in 67 conducenti coinvolti pari al 22,5% del totale. 11 i conducenti sotto l’effetto di droga 4% del totale.
Le donne sono protagoniste solo nel 12% dei casi (ma in crescita rispetto al 10% del 2011), gli anziani coinvolti nel 16% degli episodi, mentre gli stranieri guidavano il veicolo in 77 casi, pari al 26% del totale.
Importante la percentuale dei contromano nei quali l’impatto è stato evitato grazie all’intervento delle forze di polizia che hanno bloccato in tempo il veicolo. Gli angeli in divisa sono riusciti ad evitare 125 scontri frontali pari al 42% del totale degli episodi e parliamo di quelli certificati come esistenti e non solo segnalati, perché in quel caso la cifra sarebbe molto più elevata. Insomma 4 volte su 10 l’intervento delle forze dell’ordine è stato determinante per evitare la tragedia.
Le regioni che si segnalano per il maggior numero di contromano registrati sono la Lombardia con 46 eventi, il Veneto con 44, la Toscana 32, l’Emilia Romagna 25, la Puglia 22, il Piemonte e la Campagna con 19, la Sicilia e la Liguria 17, il Lazio 15. Le regioni meno frequentate dal contromano sono state la Sardegna con 3 episodi, la Valle D’Aosta il Molise e la Calabria con 2 e infine la Basilicata con un solo episodio rilevante.
Forlì 4 giugno 2013
Giordano Biserni
Presidente ASAPS