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Notizie brevi 31/05/2013

Polizia, Alessandro Pansa è il nuovo capo.
La decisione del Consiglio dei ministri

Foto Ansa

ROMA - Il prefetto Alessandro Pansa è stato nominato capo della Polizia. Lo ha deciso il Consiglio dei ministri. La decisione arriva a oltre due mesi dalla morte di Antonio Manganelli, dopo settimane di impasse dovuta ai veti incrociati tra Pd e Pdl, il governo ha trovato l'intesa e il Consiglio dei ministri ha dato il via libera ad Alessandro Pansa, fino a oggi capo del Dipartimento affari territoriali del Viminale

Nato a Eboli in provincia di Salerno, il 9 giugno 1951, Alessandro si è laureato in giurisprudenza nell'Università degli studi di Napoli. L'ingresso nella Polizia di Stato nel 1975, poi il lavoro in Calabria, sia nel settore del contrasto alla criminalità organizzata che al terrorismo.

A Roma dal 1982, continua a svolgere attività investigative contro il traffico degli stupefacenti e la criminalità organizzata, sia a livello nazionale che internazionale. Specializzatosi anche nel contrasto della criminalità economica, contribuisce alla costituzione del servizio centrale operativo, la struttura investigativa di vertice della Polizia di Stato, divenendone poi il direttore nel 1996. In tale ufficio realizza indagini d'importanza notevole a livello internazionale contro il crimine transnazionale. Conduce anche attività investigative contro le organizzazioni mafiose ottenendo risultati operativi importanti, nonché la cattura di latitanti pericolosi.

È stato membro di alcuni organismi internazionali per la lotta alla criminalità organizzata; nel 2003 ha presieduto il comitato strategico su immigrazione, frontiere e asilo del consiglio dell'unione europea a Bruxelles; ha insegnato, per molti anni, tecnica dell'indagine di polizia giudiziaria presso la scuola superiore di polizia e poi ha insegnato presso la scuola superiore dell'amministrazione dell'interno; ha tenuto numerosi seminari presso università statali e private.  stato consulente della commissione parlamentare sull'applicazione dell'accordo di Schengen, oltre che delle commissioni parlamentari sul ciclo dei rifiuti e antimafia.





da repubblica.it

Venerdì, 31 Maggio 2013
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