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Polizia Locale di Milano
Un agente in servizio lo sorprende alla guida con il telefonino e lui lo investe per poi fuggire: rintracciato dopo poche ore e arrestato. Non grave il vigile

Foto di repertorio dalla rete

(ASAPS) Poteva finire peggio per l’Agente della Polizia Locale di Milano che nella giornata del 24 aprile è stato volontariamente investito da un automobilista sorpreso alla guida con un telefonino all’orecchio.
Verso le 14.15, infatti, due agenti della Polizia Locale in servizio notavano un’auto transitare a bassa velocità evidentemente perché il guidatore era impegnato in una conversazione telefonica utilizzando il cellulare senza i dispositivi necessari per non incorrere nelle sanzioni previste dal Codice della Strada.
I due vigili si sono così affiancati all’automobilista intimandogli di terminare la telefonata e di fermarsi per i controlli del caso. Per tutta risposta il guidatore urla qualcosa agli agenti ed accelera travolgendo uno dei due che non riesce a scansarsi in tempo.
Attraverso il numero della targa dell’auto iniziano le indagini che portano all’individuazione del proprietario della macchina, un pregiudicato con precedenti per associazione a delinquere di stampo mafioso ma l’età, 67 anni, non coincide affatto con quella della persona vista alla guida.

 

Continuano quindi le ricerche e si scopre che ad investire l’agente della Polizia Locale di Milano era stata un’altra persona, pure quella pregiudicata per reati contro il patrimonio e spaccio di doga, ma dell’età di 31 anni.
Dopo una serie di approfonditi accertamenti finalmente è stato possibile rintracciare l’investitore presso l’abitazione della sorella dove è stato arrestato. Ora rischia l’accusa di tentato omicidio.
La macchina guidata dal pregiudicato, come spesso accade negli episodi di pirateria, era priva di copertura assicurativa.
L’agente della Polizia Locale di Milano ha riportato solo la lussazione della spalla ma l’episodio ha fatto immediatamente ritornare alla mente quello tragico capitato a Nicolò Savarino, il vigile di Milano che il 12 gennaio fu investito da un Suv che aveva fermato per un controllo. Il conducente, un serbo di 17 anni condannato a 15 anni di reclusione per omicidio volontario, risalì in auto e investì una prima volta l'agente, per poi fare retromarcia e travolgerlo una seconda volta agganciandolo e trascinandolo per centinaia di metri per poi fuggire fino alla sua cattura avvenuta tre giorni dopo l’incidente.

 

Episodi come quello di Milano possono essere ricollegati al fenomeno della Pirateria che, come evidenziano i dati dell’Osservatorio ASAPS, nel 2012 ha fatto 130 vittime e 1.111 feriti, molti dei quali pedoni e ciclisti.
Dal momento che l’incidente ha visto coinvolto un appartenente alle Forze di Polizia travolto non per imperizia ma per reazione violenta ad una imposizione, è interessante (e sconcertante) evidenziare che questi eventi si ripetono in maniera preoccupante. L’Osservatorio ASAPS “Sbirripikkiati” rileva che nel 2012 sono state ben 2.290 le aggressioni nei confronti di poliziotti, carabinieri, agenti di polizia municipale, di operatori delle altre forze di polizia e di pubblici ufficiali in genere: nel 2011 erano stati 2.230 (+2,7%).
Questo significa che ogni 4 ore un operatore di polizia finisce in ospedale semplicemente per il fatto di aver fatto il proprio lavoro e il proprio dovere, a dispetto di coloro che ritengono questo lavoro semplicemente uno “sportello esattoriale” per rimpinguare le casse dello Stato e dei Comuni. Auguri all’agente della Polizia Locale di Milano per una pronta guarigione.  (ASAPS)
 

Venerdì, 26 Aprile 2013
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