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Notizie brevi 03/04/2013

A Brescia la denuncia dell'ASAPS fa proseliti.
«Buche-killer, serve un'inchiesta nazionale»
LA DENUNCIA. L'Associazione sostenitori e amici della Polizia stradale: «Gli utenti pagano 60 miliardi di tasse per infrastrutture da Terzo mondo»
«Inaccettabile il dissesto delle vie di comunicazione»
E dal web parte la proposta di un'azione legale collettiva

Auto e pullman costretti a fare gimcane per evitare i «crateri»

«Ogni anno automobilisti, autotrasportatori e motociclisti versano circa 60 miliardi di euro fra tasse, imposte e accise. È dunque assurdo che si ritrovino con una situazione delle strade che non si può più neppure definire, come un tempo, balcanizzata, perché sarebbe offensivo per i Paesi balcanici che hanno strade sicuramente migliori delle nostre». Le parole di Giordano Biserni racchiudono un altro paradosso italiano. Su cui, secondo il presidente dell'Associazione sostenitori e amici della Polizia stradale, sarebbe necessario aprire un'inchiesta su scala nazionale.

 

Per Giordano Biserni puntare il dito contro l'eccezionale ondata di maltempo rischia di diventare un alibi nei confronti di inadempienze delle istituzioni. «L'inverno che sembra ancora in servizio permanente effettivo - sostiene il presidente dell'Asasp -, ha solo dato il colpo di grazia alle condizioni già compromesse delle strade italiane sia urbane che extraurbane provinciali e statali. Se ci fosse chi inventa una sorta di navigatore per evitare le buche, farebbe successo». Fra patti di stabilità che bloccano il portafoglio degli enti locali e tagli nelle assegnazioni agli enti proprietari delle strade, la situazione secondo Biserni sta diventando insostenibile. «Per gli automobilisti sottoposti al tiro incessante della tassazione - afferma ancora il leader dell'associazione -, si aggiungono i costi dovuti a strade che anche nel Bresciano diventano veri eldorado per i gommisti, come certe statali e superstrade, con danni rilevanti anche alle parti meccaniche dei mezzi.

 

Ora la situazione è diventata così pervasiva e diffusa che i rischi sono sempre più elevati per la sicurezza e l'incolumità fisica degli automobilisti, motociclisti e ciclisti». L'Asaps lancia un allarme e un appello su questo problema fin troppo trascurato e chiede alle istituzioni di promuovere da subito una inchiesta nazionale sullo stato delle strade, sulle modalità delle loro riparazioni e sui rischi corsi o che corrono i conducenti e trasportati, su quale incidenza hanno i dissesti delle strutture stradali sulle lesioni o addirittura sugli incidenti gravi e mortali. «Il dissesto stradale ha conseguenze enormi sulla già affaticata economia - conclude Biserni -, ne avrà poi notevoli sui flussi turistici della prossima estate e ora rischia di comportare rilevanti costi economici per gli automobilisti e addirittura costi umani soprattutto per i conducenti e trasportati dei veicoli a due ruote. Mentre la politica non si fa strada, i cittadini vedono aumentare rischi e costi dell'asfalto». Sulla stessa lunghezza d'onda dell'Asasp, gli utenti bresciani delle pagine Facebook dedicate al problema delle strade groviera. Da Orzinuovi a Salò, passando per Bagnolo Mella e Darfo, si moltiplicano i post di automobilisti vittime dell'asfalto «bombardato» che propongono una sorta di class action contro gli enti gestori delle strade martoriate.

 

da bresciaoggi.it

 

 

> ASAPS chiede un’inchiesta nazionale sullo stato pietoso delle strade e sui costi e rischi per gli automobilisti e motociclisti
Buche grandi come crateri  ed inevitabili per quanto sono fitte
Lo stato sempre più pericoloso  delle strade dopo un inverno che non vuol finire

 

Mercoledì, 03 Aprile 2013
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