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Incidenti fine settimana 2012. Risultati ancora positivi
Gli incidenti calano del 12,7%, le vittime del 4,7% e i feriti del 14,4%
Sensibile calo anche dei morti  nelle ore notturne, 289 vittime -16,2%
Buono il risultato anche  fra gli under 30 con 46 vite risparmiate e un bel -12,2%

Foto Blaco - Archivio Asaps

 

L’Osservatorio il Centauro-Asaps segnala un andamento ancora positivo per la sinistrosità del fine settimana del 2012 con diminuzioni a doppia cifra alla voce incidenti e feriti rispetto al 2011, e una calo che sfiora il 5% delle vittime secondo i risultati dei rilievi della sola Polizia Stradale e dei Carabinieri, ai quali bisognerà aggiungere poi quelli delle Polizie Locali (che - lo ricordiamo - rilevano il 65% degli incidenti in particolare nelle aree urbane).
Gli incidenti complessivi sono passati da 41.042 nel 2011 a 35.829  nel 2012, -5.213  sinistri pari a un buon  calo del 12,7%, le vittime sono passate da 1.100 a 1.048 come dire 52 lenzuoli bianchi in meno stesi sulle strade (–4,7%) e i feriti da 32.762 sono scesi a 28.052, con 4.710 ingressi in meno nei pronti soccorso, con una diminuzione del 14,4%. I ragazzi con meno di 30 anni che hanno perso la vita nel 2012 sono stati  331, contro i 377 del 2011 cioè 46 decessi in meno e un calo secco del  –12,2%. Ricordiamo qui che solo nel 2010 i giovani morti nei fine settimana erano stati complessivamente 453. In due anni il calo è stato di 122 vittime, -27%.
Molto buoni anche i dati dell’incidentalità notturna, quella relativa alla fascia oraria cha va dalle 22 alle 06 del venerdì sul sabato e del sabato sulla domenica, dove 289 persone hanno perso la vita nei 263 incidenti avvenuti nelle ore dei fari accesi. Rispetto al 2011, si registra una diminuzione del 16,2%, ovvero 56 decessi in meno rispetto alle 345 vittime delle notti dei week-end dello scorso anno. Un risultato veramente molto significativo.
Torna finalmente il segno meno anche per gli incidenti mortali su due ruote dove si contano 348 incidenti mortali, ben 50  in meno e  un calo del 12,6%  rispetto al 2011 quando furono 398.
I dati complessivamente positivi di questo particolare segmento della sinistrosità del fine settimana che miete molte vittime fra gli under 30 conforta e conferma che le misure adottate si sono rivelate efficaci. Ovviamente a questa situazione favorevole hanno contribuito sia l’aumento dei controlli antialcol che nel 2012 hanno ancora avvicinato quota 2 milioni, sia l’ampliamento dei tratti autostradali sottoposti a controllo col sistema Tutor.
Abbiamo già fatto osservare, con una nostra specifica nota, che il fenomeno degli incidenti notturni del fine settimana sta oggi assumendo una rilevanza preoccupante nelle regioni del sud rispetto ad alcuni anni fa quando i territori di elezione erano quasi esclusivamente  quelli tipici della riviera romagnola, veneta, toscana e della zona dei laghi, nei quali iniziative efficaci come Brindo con prudenza attivate dalla Polizia Stradale con la Fondazione ANIA, hanno contribuito a migliorare nettamente la tragica casistica.
Alcol e velocità eccessiva rimangono gli indiziati numero uno della sinistrosità grave. Forte anche l’incidenza del “banale” fattore stanchezza ma – lo ripetiamo – non esistono etilometri e autovelox in grado di misurarla. Ora non si abbassi la guardia. E’ iniziata la nuova gara, l’UE richiede un’altra diminuzione del 50% degli incidenti e delle vittime della strada entro il 2020. Nello scorso decennio abbiamo fallito l’obiettivo fermandoci a  meno 42,4% e del 45,6% nel periodo 2001-2011. Questa volta non possiamo sbagliare!




Forlì, 11 febbraio 2013
 

 

 

Giordano Biserni
Presidente Asaps


 

Lunedì, 11 Febbraio 2013
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