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Notizie brevi 26/11/2005

Bari - SI È CHIUSO IL CERCHIO ATTORNO AI FUGGITIVI CHE HANNO CAUSATO LA MORTE DEL POLIZIOTTO DURANTE IL TRAGICO INSEGUIMENTO

Bari
SI È CHIUSO IL CERCHIO ATTORNO AI FUGGITIVI CHE HANNO CAUSATO LA MORTE DEL POLIZIOTTO DURANTE IL TRAGICO INSEGUIMENTO

(ASAPS) BARI – Si erano da poco conclusi i solenni funerali dell’Agente Scelto della Polizia di Stato Antonio Dinielli, 26 anni in forza al Reparto Volanti della Questura di Bari: il poliziotto, come si ricorderà. È morto al volante della propria auto di servizio, una Marea blindata, nel corso di un tragico inseguimento scattato all’alba del 23 novembre scorso alla periferia di Bari, sulla strada tra Roseto e Carbonara. Antonio aveva lanciato in velocità la pattuglia quando aveva intercettato, insieme al collega rimasto seriamente ferito, una Fiat Coupé risultata rubata il 6 agosto scorso a Gioia del Colle. Poi, quando il trombettiere aveva finito di suonare il “Silenzio”, gli investigatori della Squadra Mobile hanno fermato il presunto autista della macchina rubata, abbandonata subito dopo il devastante impatto che aveva tagliato in due la volante, insieme ad alcuni due complici, dei quali la questura aveva già diramato le ricerche. Si tratta di Francesco Fucci, 39 anni di Andria. La notizia di quel fermo ha poi indotto a miti consigli anche i suoi due complici, Antonio Bernocco, 29 anni ed Agostino Di Nanni, di 35, anch’essi di Andria. I due, dopo essersi consultati con il proprio difensore di fiducia, hanno deciso di consegnarsi alla compagnia Carabinieri di Barletta, che hanno immediatamente raccolto le loro confessioni ed avvertito il sostituto procuratore della Repubblica, Giuseppe Scelsi, incaricato delle indagini, e i colleghi della Questura. Per tutti e tre, accusati di far parte della criminalità organizzata locale con compiti di approvvigionamento di veicoli da destinare al mercato del riciclaggio, è immediatamente scattato un fermo di indiziato di delitto per concorso in omissione di soccorso, resistenza aggravata, ricettazione, possesso di arnesi da scasso e falso. Restano gravi le condizioni del collega di Antonio Dinielli, Salvatore Mazzotta, nuovamente sottoposto ad un intervento chirurgico e ricoverato in rianimazione al Policlinico di Bari. La camera ardente era stata allestita nel Centro polifunzionale della Polizia di Stato, dove alla salma dell’agente hanno reso omaggio parenti, amici e colleghi. Acquaviva delle Fonti (Bari), città natale di Antonio Dinielli. Alla cerimonia erano stati presenti il ministro dell’Interno Giuseppe Pisanu e il capo della Polizia Giovanni De Gennaro, informati in tempo reale della svolta impressa alle indagini. Ai familiari del collega tragicamente scomparso, tumulato ad Acquaviva delle Fonti (Bari), dove era nato, giungano le condoglianze dell’Asaps, mentre ai Poliziotti e Carabinieri che nel giro di così poche ore hanno assicurato alla giustizia chi ha causato questo nuovo lutto nelle nostre fila, il nostro ringraziamento. (ASAPS)

 

 

Sabato, 26 Novembre 2005
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