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Notizie brevi 12/12/2005

da Ansa.it - CALENDARIO DELL’ARMA 2006, DALLA BALILLA ALL’ECO-AUTO

da Ansa.it
CALENDARIO DELL’ARMA 2006, DALLA BALILLA ALL’ECO-AUTO

TAVOLE 1-7

TAVOLE 8-14


Dalla Fiat 16/24HP, l’auto che sanci’ il passaggio dal pedale alla propulsione a scoppio, alla avveniristica vetturetta elettrica anti-inquinamento che sara’ destinata ai carabinieri di quartiere: nel Calendario 2006 dei Carabinieri c’e’ oltre un secolo di storia della motorizzazione e della mobilita’ nell’Arma.
Il calendario - ormai un ’must’ del settore, nato nel 1928 e che l’anno scorso ha tirato qualcosa come 1 milione 200.000 copie - ’’e’ in linea con il messaggio che l’Istituzione ha fatto proprio negli ultimi decenni: il rinnovamento nella tradizione, il guardare al futuro senza mai perdere di vista il proprio passato’’, ha detto il comandante generale dell’Arma, Luciano Gottardo. Un messaggio sintetizzato gia’ nella copertina, dove passato e presente - una ’Giulia’ e una moderna Alfa 156 - ’’procedono uniti verso i traguardi futuri’’.
Nelle tavole che illustrano il calendario, tutte opera del pittore austriaco Klaus Wagger, e nelle foto d’epoca che le accompagnano, si ripercorre il tema dell’evoluzione nel settore della motorizzazione dell’Arma. Un settore caratterizzato da una vasta tipologia di mezzi, come gli autocarri 18 BL e 15 TER, utilizzati nella prima guerra mondiale, lenti, pesanti e duri da guidare, ma indistruttibili. Poi ecco la motocicletta (nel 1915 vennero introdotte la Indian bicilindrica con sidecar e la Guzzi Sport 14/15) ’’indispensabile gia’ all’epoca per una piu’ rapida capacita’ d’intervento’’.
Alla fine degli anni ’20, invece, alcuni comandi vennero dotati della Fiat 514 Spider e dei piu’ moderni autocarri Lancia e Ceirano, ma anche delle motociclette Frera con sidecar, mentre ai reparti coloniali fu assegnata la Fiat 508 Torpedo. La motorizzazione dell’Arma su scala nazionale avvenne invece nel 1933, con la Fiat 508 Balilla Spider che fu assegnata fino al livello di tenenza.
’’Da allora - ha ricordato il generale Gottardo - ogni innovazione e’ stata subito adottata ed ogni settore dell’ attivita’ d’istituto ha potuto disporre di automezzi specifici per le diverse esigenze’’.
Largo, cosi’, a meta’ anni ’50, alle ’rassicuranti’ Fiat 600, simbolo ’’dell’Italia che rinasce’’, e poi, dopo la costituzione dei nuclei radiomobili, spazio a tutta la gamma delle veloci Alfa Romeo (dalla Giulia, all’Alfetta, alla 156), affiancate per gli altri compiti d’istituto da vari tipi di fuoristrada, di moto e di mezzi speciali, fino ai versatili fuoristrada Defender o ai veicoli multiruolo VM90, impiegati oggi nei vari teatri operativi, dall’Afghanistan all’Iraq. ’’Una vasta tipologia di mezzi con cui l’Arma - assicura Andrea De Adamich, uno che di motori se ne intende - si e’ dimostrata sempre all’avanguardia’’.
Secondo il generale Gottardo, ’’il Calendario 2006 sara’ certo motivo di nostalgia per i veterani in congedo, ma anche un’ opportunita’ di approfondimento per i tanti appassionati di automobilismo storico. Per noi carabinieri di oggi, poi, e’ un’ occasione per rendere merito a quanti ci hanno preceduto, prodigandosi perche’ l’Arma fosse sempre all’altezza dei tempi e per rinnovare l’impegno a seguirne l’esempio’’.
Anche perche’, ha aggiunto Gottardo, parlando con i giornalisti, ’’se anche quest’anno il bilancio dell’attivita’ dell’Arma e’ sicuramente positivo, lo si deve si’ alla tecnologia, ma soprattutto alla professionalita’ dei nostri uomini. Senza quella dose di spirito di servizio, di sacrificio e di dedizione che contraddistingue l’uomo-carabiniere questi risultati non si potrebbero raggiungere’’.
Nel corso della cerimonia alla scuola ufficiali presentato anche, dallo storico Lucio Villari, il libro ’’Storia documentale dell’Arma dei carabinieri. Verso l’Italia unita. Dalla carica di Pastrengo alla vigilia della Terza guerra d’ Indipendenza’’, un’opera del generale Arnaldo Ferrara.


 

Lunedì, 12 Dicembre 2005
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