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Notizie brevi 28/11/2012

Acquasanta (AP)
Travolta e uccisa a 13 anni sulla strada sotto casa sua
La piccola Monica Fabiani frequentava la Luciani. Il padre Marco ospitò Ahmetovic al Seaside

(Nota ASAPS: Marco Ahmetovic, è il rom che, ubriaco alla guida di un furgone, aveva travolto e ucciso, il 23 aprile 2007, quattro ragazzini di Appignano. A volte il destino sa essere crudelmente assurdo)

La piccola Monica Fabiani (foto il Resto del Carlino)

Acquasanta Terme (Ascoli), 27 novembre 2012 - E’ MORTA a tredici anni, investita da un ragazzo di poco più grande che aveva imboccato contromano il bivio per Giustimana (guarda le foto). Erano circa le 20. Monica Fabiani stava tornando a casa, nella frazione di Ascoli alle porte di Acquasanta, dove si era trasferita da qualche anno a vivere assieme ai genitori e ai quattro fratelli più grandi. Era scesa dall’autobus e stava attraversando la strada, quando la Fiat Uno l’ha travolta, a pochi passi da casa, e la violenza dell’impatto ha scaraventato il piccolo corpo a diversi metri di distanza. La ragazzina è morta sul colpo.

Il conducente della Uno, D.A. un ragazzo di 20 anni di Mozzano, si è fermato per soccorrerla e ha chiamato i soccorsi, ma tutto è stato inutile. La piccola Monica era già morta quando il personale medico del 118 è arrivato a Giustimana, insieme a diverse pattuglie della Polstrada, per i rilievi del tragico incidente, e i carabinieri, che hanno regolato il traffico e gestito la folla di curiosi che si è creata nel giro di pochissimo. Anche per tutelare i genitori, stravolti, della bambina. Il padre, Marco Fabiani, anni fa era salito agli onori delle cronache perché aveva ospitato in casa sua, ai domiciliari, Marco Ahmetovic, il rom che, ubriaco alla guida di un furgone, aveva travolto e ucciso, il 23 aprile 2007, quattro ragazzini di Appignano. 


 

E ora un destino altrettanto tragico ha travolto la sua bambina, a pochi passi da casa. «Eravamo stati insieme fino alle 19 — racconta il padre che trattiene a stento le lacrime —. L’avevo accompagnata al colloquio con i professori, era felice, rideva. Così me la voglio ricordare. Per sempre così».
Monica frequentava la terza media alla «Luciani». Era l’ultima di quattro fratelli. La mamma, Mirella, è sconvolta dal dolore. «Penso che sia una maledizione mandata da qualcuno — dice ancora papà Marco — perché ho ospitato in casa Ahmetovic».
Il tratto dove è avvenuto l’incidente non è illuminato. Il ragazzo alla guida della Uno ora dovrà spiegare perché andasse a tanta velocità in una strada tanto piccola e contromano. Infatti, i segni di frenata sono ad oltre 400 metri, da dove è avvenuto l’impatto.

 

di Nicoletta Tempera
da ilrestodelcarlino.it

 

Mercoledì, 28 Novembre 2012
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