Venerdì 19 Aprile 2024
area riservata
ASAPS.it su

Ubriaco e drogato, 23enne forza blocco e sperona i carabinieri: «Temevo i test»

Inseguimento a folle velocità a Chioggia: studente arrestato dopo essere finito fuori strada rischiando il frontale con un tir
Foto Blaco - archivio Asaps

VENEZIA - Lo sniffo, il "fumo", l’alcol. Poi il rientro a casa al volante della sua Ford Fiesta e in via Ridotto Madonna, a Chioggia, quel posto di controllo di polizia e carabinieri che, in uno stato di lucida alterazione, decide di forzare. «Se mi fermo finisco nei guai con quello che ho in corpo!» è il pensiero che gli avrebbe oscurato la mente.  Così accelera, si fa inseguire, tampona e sperona sia la volante che la radiomobile, va in testacoda, sfiora un frontale con un Tir e si schianta in un fossato: sono stati gli stessi agenti a estrarlo dall’abitacolo poco prima che la macchina si incendiasse. Una "follia" che solo per una serie di circostanze fortuite non si è trasformata in tragedia e che per il protagonista, Riccardo Trevisan, studente universitario chioggiotto di 23 anni, fino a ieri incensurato, si è conclusa con un bilancio piuttosto pesante: arresto per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, denuncia per danneggiamento aggravato, guida in stato di ebbrezza e per una sfilza di violazioni al Codice della Strada - a seguito dei rilievi eseguiti dalla polstrada di Mestre - segnalazione alla Prefettura quale assuntore di sostanze stupefacenti e ritiro della patente.

 

Per non parlare dei due poliziotti e dei due militari dell’Arma finiti al pronto soccorso e dimessi con una prognosi di giorni ciascuno per le ferite e le contusioni rimediate dopo le ripetute "cariche" dell’utilitaria impazzita. Tutto comincia poco dopo l’una dell’altra notte, quando appunto Trevisan, invece di fermarsi all’alt, finge di accostare per poi scappare a tutta velocità. Siamo alle porte di Sottomarina. Incurante di tutto imbocca come un siluro le vie cittadine, attraversa la zona portuale, perde il controllo, frena bruscamente e si ritrova di traverso in mezzo alla carreggiata. Ma non demorde. Inutile il tentativo degli uomini a bordo della Pantera di bloccarlo. Lui riparte. Punta dritto verso Borgo San Giovanni per sbucare sulla Romea in località Valli. È come in trance: quando la Gazzella lo affianca sul ponte translagunare sterza di brutto e ci sbatte contro per farla sbandare, stessa "strategia" anche contro l’auto della polizia.

 

La sua corsa termina all’incrocio con via della Storta dopo aver rischiato di schiantarsi contro un autoarticolato che proveniva in senso opposto: deve ringraziare, nonostante tutto, la sua buona stella e soprattutto la prontezza di riflessi del camionista che inchiodando il bisonte ha evitato l’impatto devastante. Sotto choc e con difficoltà nell’articolare frasi di senso compiuto, il ragazzo ha ammesso di aver assunto cocaina e marijuana e aver bevuto qualche bicchiere di troppo: «Ho avuto paura delle conseguenze se fossi stato sottoposto al test», avrebbe biascicato. Addosso gli è stato trovato un grammo e mezzo di "Maria" e una banconota arrotolata alla maniera che si usa per inalare la "neve". Ieri è stato processato per direttissima: obbligo di firma e giudizio rinviato al 7 dicembre in attesa del conteggio dei danni provocati.

 

di Monica Andolfatto
da ilgazzettino.it

 

 


 

Venerdì, 23 Novembre 2012
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK