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Notizie brevi 20/11/2012

Due agenti della Polfer vittime di minacce, resistenza e lesioni a P.U. rifiutano una somma imposta dal tribunale al colpevole  e la devolvono all’ASAPS
Un gesto generoso di una polizia da stimare

Foto Blaco - Archivio Asaps

(ASAPS) Quello che andiamo a raccontare è un episodio che potrebbe essere collocato in tempi diversi, forse antichi, quando la vita era diversa, le esigenze altre e il rispetto, la lealtà, la trasparenza e l’onesta erano doti proprie alla maggior parte dell’umanità e gli uomini stabilivano cose e contratti con una stretta di mano.
Due poliziotti in forza al Compartimento Polfer di Verona, gli Assistenti capo Paolo Boffa e Andrea Gambaro nel luglio di quest’anno hanno proceduto all’arresto di un cittadino extracomunitario colpevole del reato di minacce, resistenza e, come spesso accade, lesioni a Pubblico Ufficiale, per giunta recidivo perché lo stesso aveva già un paio di precedenti per altre risse.


La persona arrestata è stata poi processata per direttissima e il giudice ritenendola “persona affidabile” ha deciso la condanna ma con la sospensione della pena, ammenda amministrativa e ulteriori decisioni rimandate ad una udienza che si sarebbe tenuta più avanti.
Pochi giorni fa, e qui inizia la parte cruciale dell’episodio, l’avvocato difensore dell’extracomunitario arrestato e condannato ha chiesto un incontro con i due poliziotti della Polfer di Verona per comunicare loro che il magistrato, nella seconda udienza, ha stabilito che il condannato dovrà pagare una somma di € 300,00 ai due operatori come prova di buona fede del suo pentimento, pena lo sconto di un periodo di detenzione.
I due poliziotti sono rimasti sorpresi da quanto affermato anche alla luce del fatto che gli stessi, nonostante uno di loro, l’Ass.c. Paolo Boffa,  avesse riportato nell’intervento danni fisici guaribili in sette giorni, non avevano sporto querela.


La decisione successiva all’incontro è stata quella di non accettare la somma di denaro in quanto i due poliziotti riferiscono di aver semplicemente svolto il proprio lavoro e, nell’eventualità di dover in tutti i modi procedere in tal senso, di devolvere la somma all’ASAPS come riconoscimento per il grande lavoro svolto a favore degli operatori di Polizia che operano sulla strada. Ricordiamo che l’Ass. Paolo Boffa aveva già prestato servizio nella Stradale ed è socio ASAPS.
Un gesto generoso questo dei due poliziotti, in un periodo di crisi dove intere famiglie sono attanagliate da problemi economici e da percorsi irti di difficoltà per arrivare alla fine del mese.


Lo stipendio di un poliziotto non è milionario, diciamo che il lordo di un anno si avvicina al netto di un mese di alcuni parlamentari con qualche mandato sulle spalle e qualche pensione nel portafogli.
L’ASAPS ringrazia gli Assistenti Boffa e Gambaro e si complimenta con loro per il comportamento tenuto nella vicenda e la dignità dimostrata. Ovviamente la somma appena sarà versata all’ASAPS confluirà nell’apposito capitolo di spesa destinato alle famiglie  delle nostre Vittime del dovere. (ASAPS)

 

Martedì, 20 Novembre 2012
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