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Notizie brevi 20/11/2012

Esami con il trucco, blitz della Stradale
Denunciati due candidati sorpresi con telecamere e auricolari per avere le risposte esatte dei quiz per la patente

FERRARA - Tremila euro sull’unghia in cambio delle risposte ai quiz per la patente, con tanto di stratagemmi degni di 007. Un blitz della polizia stradale giovedì mattina durante l’esame di teoria ha permesso di sventare un raggiro ai danni della Motorizzazione Civile. Nell’aula di via Canapa gli inquirenti hanno sorpreso in flagrante due candidati mentre si facevano suggerire le risposte da complici appostati all’esterno. Pizzicati come studenti intenti a copiare, i due sono stati denunciati per truffa e falso. A finire nei guai, un cittadino macedone e un indiano, coinvolti in due distinti raggiri. Il primo infatti per consegnare una prova perfetta era attrezzato con mini telecamera e auricolare. Bastava puntare l’obiettivo sulla schermata del computer con i quiz per trasmetterla ai complici, che a loro volta potevano tranquillamente cercare le soluzioni e comunicarle con la ricetrasmittente al candidato. Il tutto facilitato dal fatto che le domande sono a risposta chiusa del tipo “vero” e “falso”.

 

Il giochetto avrebbe assicurato al candidato, in difficoltà per la scarsa conoscenza della lingua italiana e probabilmente anche della materia stessa, l’agognata promozione all’esame di teoria. Bastava pagare: 3000 euro in contanti. Gli stessi che gli inquirenti hanno trovato nelle tasche dei complici, tre italiani, sorpresi all’esterno e denunciati. Non meno ingegnoso il metodo escogitato dalla seconda coppia finita nei guai: indiano il candidato, pakistano il complice. I due hanno pensato bene di sfruttare la possibilità, concessa a chiunque abbia problemi nella lettura di un testo, di usufruire del cosiddetto supporto audio, ovvero una voce preregistrata che legge i quesiti della prova. A quel punto era sufficiente collegare alla cuffia “legittima” l’auricolare del telefonino per far ascoltare comodamente al complice tutte le domande. Nessun rischio, sulla carta: nessun pericolo di essere notati “mormorare” le domande, bastava lasciar parlare l’innocua voce del supporto audio e ricevere, sempre via auricolare, la risposta esatta. Fin troppo, però. Perché a far nascere i sospetti è stata proprio l’incredibile abilità di questi candidati che, pur masticando a malapena un po’ di italiano, le azzeccavano tutte giuste. Da qui la decisione da parte degli inquirenti, con la collaborazione della Motorizzazione Civile e delle Scuole guida, di compiere qualche verifica per vederci più chiaro.

 

Un’attività che è sfociata, giovedì mattina, in un vero e proprio blitz nella sede della Motorizzazione in via Canapa dove si stava svolgendo la prova scritta di teoria. Sotto gli sguardi allibiti degli altri ignari candidati, gli ispettori della Polstrada hanno denunciato i due aspiranti conducenti e sequestrato tutto l’armamentario tecnologico. Entrambi hanno detto di aver pagato 3000 euro per il “servizio”, e la conferma è arrivata poco dopo quando, all’esterno, sono stati individuati e denunciati i complici italiani del candidato macedone. Nessuna traccia, invece, del complice pakistano. Le verifiche procedono per individuare altri raggiri-fotocopia. E’ quasi certo che la pratica degli esami fasulli non sia limitata ai soli due casi sventati giovedì, e del resto proprio la disparità tra prove senza macchia e candidati con grosse carenze linguistiche ha indotto i poliziotti della Stradale a irrompere nell’aula della Motorizzazione.

 

di Alessandra Mura
da lanuovaferrara.gelocal.it

 

 

Martedì, 20 Novembre 2012
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