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Notizie brevi 25/10/2012

Polizia Stradale Sottosezione Verona Sud
ARRESTATI  DUE  TOPI  D’AUTO
Usavano due speciali telecomandi per “forzare” le portiere

Metti assieme un algerino ed un macedone dotati di "spirito d'iniziativa", si procuri loro un paio di telecomandi a distanza con una Polo a noleggio, magari sotto falsa identità, ed il gioco è fatto, o meglio, la scorribanda è assicurata. Questo finché per l'insolito duetto sono scattate le manette della Polizia Stradale che, sfortuna loro, non si aprono con il "clic a distanza".

IL FATTO: il 22 ottobre u.s., verso mezzogiorno, un’auto civetta della Sottosezione di Verona Sud pattuglia l'area di servizio San Giacomo in direzione Venezia, situata lungo l'autostrada A4, nel bresciano. La presenza degli agenti non è casuale, a quell'ora, infatti, molti professionisti in viaggio si fermano nei grill per la pausa pranzo ed è proprio di questa ghiotta occasione che i topi d'auto approfittano per far man bassa di tutto ciò che gli avventori lasciano d'incustodito all'interno dei veicoli. Notebook, campionari di merce pregevole, navigatori satellitari, e quant'altro d’appetibile sul mercato nero degli oggetti ricettati.
I poliziotti non devono attendere molto per incrociare una Polo che, dopo aver compiuto un paio giri viziosi nel grill, si ferma. Scendono due tizi che si aggirano tra i veicoli in sosta. La "caccia" non dà loro l'esito sperato ed allora gli individui ripiegano in autostrada verso Verona.
Gli agenti li pedinano fino all'area di servizio Monte Alto di Desenzano dove si ripete l'infruttuosa scorribanda nel piazzale. A questo punto il viaggio riprende sino all'area di servizio Monte Baldo di Sommacampagna dove la scarsità di avventori convince gli individui a ripiegare verso la successiva area di servizio Scaligera di Soave, ed è proprio qui che gli stranieri adocchiano un'Audi appena parcheggiata. Mentre gli occupanti raggiungono il bar seguiti dall’algerino, il compare macedone armeggia con una mano sulla portiera dell'auto mentre l'altra la tiene all'interno del borsello indossato a tracolla. La serratura dell'auto regge al tentativo di scasso e così i due si allontanano a mani vuote verso il casello di Montebello. Dopo esserne usciti, invertono la marcia e tornano verso Milano con gli agenti che li seguono a debita distanza.
La coppietta, raggiunta l'area di servizio Monte Alto di Desenzano, si dirige a piedi verso una Fiat Stilo da cui erano appena scese delle persone. Questa volta l'algerino si occupa dell'auto mentre il macedone gli copre le spalle accertandosi dell'effettiva lontananza dei viaggiatori. Per il resto il copione si ripete con l'algerino che tiene una mano dentro il borsello a tracolla. Nel volgere di qualche istante l'uomo apre tranquillamente la portiera posteriore della Stilo e, mentre arraffa il navigatore satellitare ed altro materiale elettronico, viene raggiunto dai poliziotti i quali, dopo averne impedito la fuga, bloccano anche il macedone intento a "pedinare" le vittime ancora ignare del tentativo di furto.
Dal borsello dell'algerino spuntano così due telecomandi a distanza, del tipo apri cancello, che dopo essere stati opportunamente modificati fungevano da inibitori delle chiusure centralizzate dei veicoli. Insomma una sorta di anti chiusura delle portiere che permetteva alla strana coppietta di rubare fraudolentemente la merce dai veicoli.

LE CONSEGUENZE: l'algerino, dopo l'arresto, è stato identificato in BENSENOUCI Messaoud, di anni 45, mentre il macedone, anch'egli in arresto, è risultato essere MAHMUT Nailj, di anni 62. Entrambi sono comparsi nella giornata di ieri davanti al Tribunale di Brescia con l’accusa di furto aggravato e sono stati giudicati con rito abbreviato e così condannati: BENSENOUCI Messaoud un anno e quattro mesi di reclusione e MAHMUT Nailj otto mesi di reclusione. Le pene non sono state sospese ed ora i due scontano le pene nel carcere di Brescia.
Anche questo caso pone in evidenza che gli investigatori della Polizia Stradale si trovano a fronteggiare delle strategie criminali sempre più sofisticate che necessitano di immediate ed efficaci misure di contrasto.

 

Polizia di Stato
Sezione Polizia Stradale Verona

 


 

Giovedì, 25 Ottobre 2012
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