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Rassegna stampa Alcol e guida del 23 ottobre 2012
 

A cura di Alessandro Sbarbada, Guido della Giacoma e Roberto Argenta

NUOVO QUOTIDIANO
"Alcol e droga, i giovani sono i più difficili da recuperare"
La testimonianza delle associazioni del settore. Anglad: "I tempi sono più lunghi"
RIMINI (mda) Alcol e droga: sono i giovani i più difficili da agganciare nel recupero, in una realtà come quella riminese con numeri record di pazienti in cura al Sert, come riferito ieri su queste pagine. Le famiglie in genere, consapevoli del problema, si rivolgono ad associazioni e servizi con la speranza di liberare i figli dalla dipendenza. Una battaglia che il giovane però, almeno inizialmente, sembra non voler combattere fino in fondo. Sono une ventina le famiglie ad essersi rivolte ad Anglad Rimini (Associazione Nazionale Genitori Lotta alla Droga) dall’inizio dell’anno. C’è chi ha il figlio adolescente, chi sulla trentina d’anni. Ma mentre l’adulto in genere si presenta in associazione, il ragazzino è difficile che segua la famiglia. “Oltre agli adulti, che rappresentano circa il 60 per cento di chi si è rivolto a noi da inizio anno, riceviamo anche famiglie di giovani, pure sui 17, 18 anni - spiegano dall'Associazione - Ma spesso in questi casi, il ragazzo non riesce ad essere portato qui in associazione per affrontare il problema. Con il ragazzino i tempi sono più lunghi. Si semina per poi sperare di raccogliere. Il primo campanello d’allarme notato dai genitori è di solito il comportamento, come dormire tutto il giorno e uscire il pomeriggio tardi senza tornare la notte”. "Anche quello dell’alcol sta diventando un problema importante. Rappresenta una buona percentuale di chi si rivolge ai nostri centri accoglienza. - spiega Giovanni Salina, coordinatore Servizio Dipendenze della Papa Giovanni XIII - Nel mondo giovanile è sempre più sostanza di approccio e d’abuso e con il tempo l’età si è abbassata perché il contatto con l’alcol avviene prima”. E non è facile ammettere di avere un problema. C’è chi ci ha provato all’Associazione Alcolisti Anonimi di Rimini, ma dopo qualche incontro si è ritirato. “Capitano ragazzi sui trent’anni. Partono convinti, ma quando sentono di stare meglio non vengono più – commenta un membro - Anche io ho iniziato intorno ai 20 anni nelle discoteche con amici. Poi ho toccato il fondo e ho detto basta. Siamo più di un tempo: il gruppo conta una decina di partecipanti ogni riunione (dai 35 ai 60 anni)”. Per contattare l’associazione, 3403355135.


ABRUZZOWEB
CHIETI: ISTITUZIONI INSIEME PER NOTTI DELLA MOVIDA PIU' SICURE 
CHIETI - Comune, Prefettura e forze dell'ordine scendono in campo a Chieti per tentare di rendere più sicura la notte della movida teatina.
Ci saranno incontri nelle scuole per sensibilizzare i ragazzi a non mettersi alla guida in stato psicofisico alterato a causa di alcol o droga. Maggiori controlli sulle strade, soprattutto nel fine settimana nelle ore notturne, serviranno a far capire ai più giovani che ogni gesto sconsiderato può avere conseguenze pesantissime.
È anche questo il messaggio di un video realizzato ad hoc da tre attori abruzzesi, Antonello Angiolillo, Federico Perrotta e il popolare cabarettista 'Nduccio.  già pubblicato su youtube (lo si può trovare ciccando "spot post-it") che verrà proiettato in appositi incontri nelle scuole cittadine.
Il progetto nasce da una iniziativa della Presidenza del Consiglio dei ministri ed a Chieti è diventato realtà grazie alla collaborazione di Prefettura, Comune, forze dell'ordine, Asl e Sert.
L'iniziativa è stata presentata questa mattina dal prefetto Fulvio Rocco de Marinis, insieme all'assessore alla Polizia municipale, Antonio Viola, e ai rappresentanti di vigili urbani, polizia stradale, carabinieri e guardia di finanza che, nell'arco di due anni, aumenteranno sensibilmente i controlli nel fine settimana.
“Il progetto si chiama Drugs Free – ha detto Viola – dove il termine 'free' non sta solo per la possibilità di vivere un sano divertimento 'liberi' da droga o altro, ma è anche un acronimo di tutte le azioni che il progetto porta avanti: formare, responsabilizzare, educare ed emergere. Per 'emergere', in particolare, si intende il voler far emergere gli stati di disagio che portano al consumo di sostanze alcoliche o stupefacenti”.
Secondo dati risalenti al 2009, lo stato psicofisico alterato da alcol e droghe ha provocato in Italia 8.967 incidenti stradali. Le cause principali sono l'ebbrezza da alcolici (5.920 casi, il 68,1 per cento degli incidenti), l'assunzione di droghe, e, infine, malori, sonno e stanchezza.
(ar.ia.)


VOVE DA FIRENZE
Piazze fiorentine e degrado. Da Brunelleschi a Santa Maria Novella
Piazze di Firenze ostaggio del degrado e della movida notturna: Santissima Annunziata, Santa Maria Novella, Sant'Ambrogio, Brunelleschi, protagonista quest'ultima lo scorso venerdì di un'assemblea studentesca regolarmente autorizzata e sfociata in una festa a base di alcol e musica che è andata avanti fino alle 5 del mattino.
Il degrado è stato forse l'argomento che più ha tenuto banco durante le assemblee dei cento luoghi, in particolare a quella presieduta dal sindaco Matteo Renzi in Palazzo Vecchio. In quell'occasione seduti in platea c'erano anche i consiglieri d'opposizione Alberto Locchi (Galli per Firenze) e Jacopo Cellai (Pdl); gli stessi che oggi in Consiglio Comunale hanno presentato un'interrogazione congiunta sulla situazione di Santa Maria Novella.
“L'assessore Mattei nel rispondere alla mia domanda di attualità riguardo al degrado notturno in piazza Santa Maria Novella, ha ammesso - dichiara Locchi - un incremento delle segnalazioni da parte dei cittadini negli ultimi mesi: 50 chiamate che, in parte, dice essere state soddisfatte dall'intervento delle pattuglie della Polizia Municipale. Ha anche riconosciuto l'esistenza del problema e la volontà di intervenire coordinando gli interventi di tutte le Forze dell'ordine”.
“Assieme al collega Cellai del Pdl che con me segue da sempre le vicende legate a Santa Maria Novella – continua il consigliere Locchi – che un Presidio della Polizia Municipale esiste già, ma che mai è stato attivato per assolvere ai compiti di controllo e antidegrado. Inoltre, riteniamo ridicolo quel che successe mesi fa quando, in occasione di una "passeggiata" notturna nella zona di Santa Maria Novella e Palazzuolo, sempre per evidenziare il problema caos e degrado, avendo per correttezza segnalato l'iniziativa all'Amministrazione e alle Forze dell'Ordine, trovai al mio arrivo nella piazza un ‘comitato d'accoglienza’ di prim'ordine composto da Polizia Municipale e Digos e, ovviamente, niente successe e tutto filò liscio...”.
“Purtroppo – dice ancora il consigliere Locchi – ormai sistematicamente e in particolare il venerdì dopo cena, gruppi di studenti ispanici, praticano la pratica del ‘botellon’ (nata in Spagna ma che in Spagna viene ora perseguita e rigorosamente dissuasa!) arrivando in piazza con bottiglie e lattine di alcolici e superalcolici, si ubriacano, sporcano, urinano e defecano sul sagrato della basilica e disturbano chiunque si trovi a passare nella zona. Le tante testimonianze dei cittadini riferiscono che le chiamate fatte alle Forze dell'Ordine vanno regolarmente inevase ed il problema, di fatto, venerdì dopo venerdì si ripete da settimane e mesi”.
“Noi chiediamo con forza – conclude il consigliere Locchi anche a nome del collega Cellai – che il presidio della Polizia Municipale presente in piazza Santa Maria Novella venga aperto, che le pattuglie vigilino costantemente la zona e, più che altro, che i ‘delinquenti civici’ (considerando che in questo caso particolare sappiamo fra l'altro il giorno e l'ora in cui arrivano...) vengano costantemente e sistematicamente sanzionati con lo stesso zelo con cui vengono perseguite le infrazioni al codice della strada”.


REPORTER.IT
Baby gang ai giardinetti, si ubriacano e pestano un ragazzo
Si sono scolati tre bottiglie di whisky, poi, ubriachi, hanno aggredito un ragazzo per futili motivi.
Martedì 23 Ottobre 2012 - LA BABY GANG. E' accaduto ieri ai giardini della Montagnola a Firenze. Autori del gesto tre ragazzi peruviani di 18, 21 e 16 anni e un 17enne albanese. La baby gang ha picchiato un 17enne che ha riportato qualche graffio e qualche contusione al volto.
IL PESTAGGIO. Per i quattro giovani è scattata la denuncia per lesioni provocate a seguito di una lite per futili motivi. Ad avvertire la polizia è stato un passante che ha assistito al pestaggio. Accorsi sul posto, gli agenti si sono imbattuti nella vittima dell'aggressione, anche lui sudamericano. Il giovane ha raccontato di aver ''marinato'' la scuola per passare la mattina a bere al giardinetto insieme a due sue amiche. La cosa avrebbe attirato l’attenzione degli altri ragazzi che dopo una serie di offese verbali - alimentate dall’eccessivo abuso di sostanze alcoliche - hanno cominciato a prenderlo a calci e pugni.
UBRIACHI. La polizia ha così bloccato gli aggressori. Durante i controlli, al più piccolo di loro, un sedicenne, è stato sequestrato un taglierino. Il minore è stato anche denunciato per possesso di oggetti atti a offendere. Inoltre, accanto al gruppo, sono state rinvenute tre bottiglie vuote di whisky.
LE DENUNCE. Per tutti e quattro, è scattata la sanzione per ubriachezza, causa principale della vicenda che sarebbe potuta degenerare senza l'intervento della volante. I  minorenni sono stati riaffidati ai rispettivi genitori.
Petra Rubini


LA NUOVA FERRARA
Una folle corsa in auto con l’alcol alle stelle
Aveva un tasso di 2,55 il giovane arrestato dalla Finanza a Borgo Punta Salvato dall’emorragia, dall’ospedale si scusa per le botte ai soccorritori
Di Alessandra Mura
Quando ieri ha riaperto gli occhi, nel suo letto d’ospedale, si è scusato con i Finanzieri che aveva colpito e li ha ringraziati per il soccorso che probabilmente ha contribuito a salvargli la vita. Domenica sera, al momento dell’arresto in via Borgo Punta, Veaceslav Cojuhari, 25 anni, a malapena poteva rendersi conto della gravità delle sue condizioni e dei guai in cui si era cacciato, perché aveva nelle vene una quantità di alcol tale da sfiorare il coma etilico: 2,55 grammi per litro di sangue, oltre cinque volte il limite consentito per mettersi al volante.
Ed è appunto nell’abuso di alcolici che va cercata la ragione della fuga insensata di fronte all’alt intimato dalla Polstrada all’auto che domenica procedeva a zig zag in viale Cavour infilando un semaforo rosso dietro l’altro. Incensurato, nessun problema con il soggiorno (è di origini moldave ma con cittadinanza rumena), nemmeno la minima traccia di stupefacenti addosso, altrettanto “puliti” gli altri tre passeggeri e anche la Fiat Marea Station Wagon, peraltro non rubata. Eppure Cojuhari di fronte all’ordine di fermarsi ha lanciato l’auto a tutta velocità fino al popolato quartiere di Borgo Punta, la Marea si è schiantata contro un cordolo, ha abbattuto un palo ed è rimbalzata di nuovo sulla carreggiata. Al loro inseguimento si sono lanciati Guardia di Finanza e Polstrada, subito dopo è arrivata anche una pattuglia dei carabinieri; i tre passeggeri sono stati bloccati e ammanettati, ma non hanno opposto alcuna resistenza: dopo essere stati ascoltati dal pm di turno Mariaemanuela Guerra sono stati rilasciati senza alcuna accusa.
Il conducente invece è scappato a piedi in via Magnoni, mentre la polizia esplodeva cinque colpi di pistola in aria a scopo intimidatorio. Bloccato dai Finanzieri, il ragazzo si è divincolato e nel tentativo di scavalcare il cancello di una casa è rimasto con la coscia infilzata da una delle punte, che ha raggiunto l’arteria femorale. Il giovane rischiava di morire dissanguato in pochi minuti. Usando le cinture scorrevoli della divisa a mo’ di laccio emostatico, i Finanzieri sono riusciti a tamponare l’emorragia in attesa dell’arrivo del 118, ma il 25enne era talmente sconvolto da colpire perfino i militari che lo stavano soccorrendo (e che hanno riportato contusioni guaribili in pochi giorni). Il successivo intervento chirurgico all’ospedale di Cona ha provveduto a suturare la ferita e a scongiurare il peggio.
Ora Cojuhari è fuori pericolo, con una prognosi di una trentina di giorni, piantonato all’ospedale perché in stato di arresto per il reato resistenza a pubblico ufficiale. Una contestazione alla quale si aggiungerà una sfilza di violazioni al codice della strada, nonché una denuncia penale per guida in stato di ebbrezza con inevitabile ritiro della patente. La fuga incosciente per le strade cittadine a tutta velocità e in stato di forte alterazione, tengono a sottolineare gli inquirenti, ha messo in grave pericolo l’incolumità pubblica.
Non è stato semplice per gli ispettori della Guardia di Finanza, che ha condotto le indagini, identificare il conducente perché nel corso della fuga e della colluttazione i documenti erano andati smarriti. Veaceslav Cojhuari risulta senza fissa dimora e senza un’occupazione.
Intanto, si legge in una nota delle Fiamme Gialle, «proseguono le indagini per accertare a che titolo il 25enne avesse nella propria disponibilità l'auto con la quale ha provocato l'incidente e che risulta intestata a un giovane moldavo residente a Rovigo».


AGRIGENTO NOTIZIE
Favara, ubriaco provoca incidente in via Brindisi: denunciato
Non era difficile intuire che ieri sera G.M., 37enne di Favara, aveva esagerato con l'alcol. Il tasso registrato dallo strumento di misurazione si aggirava a 3.50 g/l, ovvero prossimo al coma etilico
di Redazione - 22 ottobre 2012
Non era difficile intuire che ieri sera G.M., 37enne di Favara, aveva esagerato con l'alcol. I carabinieri lo hanno sottoposto al test dell'etilometro dopo che l'uomo, alla guida della sua Audi A4, si è scontrato con una Fiat Grande Punto in via Brindisi, a Favara. Nonostante entrambi i conducenti fossero illesi, i militari della Tenenza faverese sono intervenuti per chiarire la dinamica.
Giunti sul posto hanno subito notato che il 37enne quasi non si reggeva in piedi. Sottoposto al test alcolemico, infatti, il tasso registrato dallo strumento di misurazione si aggirava a 3.50 g/l, ovvero prossimo al coma etilico. G.M. è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica di Agrigento per guida in stato d'ebbrezza alcolica e la sua auto è stata sequestrata.


LA NUOVA VENEZIA
Guida in stato di ebbrezza ritirate nove patenti
DOLO. Controlli sulle strade della Riviera del Brenta nel fine settimana e i carabinieri di Dolo e della compagnia di Chioggia ritirano nove patenti per guida in stato di ebbrezza. I monitoraggi sono stati fatti a Dolo in via Mazzini (sulla Brentana), a Pianiga in via Roma, a Cazzago in via Provinciale sud, a Fiesso sulla Brentana, a Fossò in via provinciale sud e a Campolongo in via Alto Adige.
Tutte le persone coinvolte avevano un’età fra i 19 e i 41 anni. Tre erano donne. A sei automobilisti sono state riscontrate violazioni dei livelli di alcol nel sangue superiori a 0,5 grammi per litro ma inferiori dello 0,8. Per tutti è scattato il ritiro del documento di guida e una pensante sanzione. In tre casi il livello di alcol nel sangue era superiore allo 0,8: qui è scattata la denuncia a livello penale. Uno dei tre (un 26enne di Stra) aveva un livello di alcol nel sangue superiore all’1,5. Guidava un’auto di grossa cilindrata del padre; non è scattata la confisca perché il mezzo non era di sua proprietà. (a.ab.)


MYWORD.IT CINEMA
50 anni di James Bond tra donne, martini e omicidi
Il 31 ottobre esce Skyfall, avventura cinematografica numero 23 per il più celebre 007 della Settima Arte. Sono passati 50 anni dal Licenza di Uccidere del 5 ottobre 1962 e James Bond per appassionati e non resta comunque un’icona rassicurante che fa parte dell’immaginario collettivo: cascasse il mondo almeno ogni due-tre anni deve esserci un nuovo film sulla spia inglese.
Nei giorni scorsi il quotidiano britannico Economist ha pubblicato uno studio esemplificato in un grafico che raccoglie i dati sulle azioni (omicidi), i consumi alcolici (martini)  e le relazioni (donne conquistate) di ognuno dei Bond visti sul grande schermo, distinguendoli ovviamente a seconda dell’attore che l’ha impersonato.
Dei sei interpreti Pierce Brosnan è stato il più sanguinario, uccidendo in media 19 persone a film; George Lazenby, nonostante sia l’unico ad aver girato solo una pellicola nei panni di Bond, è stato il più fortunato con le donne addirittura più di Sean Connery e Roger Moore; mentre Timothy Dalton ha preferito eccedere in consumo di alcol ma mai quanto Daniel Craig, l’attuale James Bond, che ha una percentuale incredibile di Martini ingurgitati. Ma con Skyfall è destinato a finire lo stereotipo cult che vedeva Bond bere Martini; infatti la Heineken ha sborsato fior di quattrini per assicurarsi che nell’ultima avventura girata lo 007 di sua maestà la regina bevesse esclusivamente birra, anche con discreta frequenza. (*)
Più che segno dei tempi questa novità alcolica è segno del chi offre di più a discapito di un elemento caratteristico consolidato in James Bond, forse per una necessità di rinnovamento non del tutto sbagliato nella storia di un personaggio così longevo e i cui film hanno più o meno sempre il solito meccanismo con la spia invitata o attirata in un posto esotico o in una capitale internazionale, in cui incontra una donna che puntualmente lo seduce o spesso da lui viene sedotta, poi viene catturato dal nemico di turno e con astuzia riesce a fuggire per poi dar vita ad inseguimenti spettacolari che finiscono con l’uccisione del cattivo.
Semplificazione a parte, a 50 anni è ora che anche James Bond cambi qualcosa…non è che per esempio la spia potrebbe cominciare ad invecchiare?

(*) Nota: qualcuno ha calcolato che nella sua carriera cinematografica l’agente 007 ha bevuto Champagne 51 volte, 34 Vodka Martini, 29 Bourbon, 25 Scotch Whisky, 15 Straigth Vodka, 10 Brandy o Cognac, 7 Gin and Tonic, 8 Americano, 3 Vodka and Tonic, 2 Stringer, 1 Negroni, 1 Sherry, 1 Veper Martini. D’ora in avanti gli toccherà contare le birre.

Mercoledì, 24 Ottobre 2012
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