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Articoli 05/08/2004

Il Centauro incontra Carmen Consoli

Il Centauro incontra
Carmen Consoli

a cura di Ciro Caggiani

Grinta e dolcezza, con queste due semplici parole si può sintetizzare la personalità di Carmen Consoli, l’artista che oggi incontriamo per “Il Centauro".

La Consoli, oggi rappresenta la massima espressione della musica al femminile e del rock targato Italia. Prima di un concerto accetta volentieri di scambiare quattro chiacchiere con noi. "Sono nata a Catania 30 anni fa e sono sempre molto legata alla mia città, dove - dice - trovo la giusta ispirazione per la mia musica. La respiro fin da bambina.

Mio padre, chitarrista, mi ha fatto amare subito il blues e la musica nera. A 9 anni suonavo già la chitarra ed a 14 anni ho cominciato a esibirmi con un gruppo di Catania". Nel ’92 dopo essersi trasferita a provvisoriamente a Roma incide l’album 2 parole e nel ’96 si presenta al festival di Sanremo con il brano “L’amore di Plastica”.

Dalla vetrina della musica italiana trabocca la musica e la personalità di Carmen che buca lo schermo: aggressiva e allo stesso tempo dolcemente fragile.

Nel ’98 incide Mediamente isterica e nel 2000, dimostrando l’ennesimo risvolto della sua creatività artistica compone i brani dell’album Stato di necessita, con il quale Carmen dà un taglio netto al vecchio look, e lascia un altro segno a Sanremo dove presenta il brano In Bianco e nero.

Nello stesso album, rimasto in classifica per oltre 1 anno, è pubblicato anche il singolo l’Ultimo Bacio, colonna sonora dell’omonimo delicatissimo film.
Nel 2002 con l’album "L’eccezione" Carmen fa sposare la canzone italiana con il pop, dove troviamo l’ironica "Fiori d’arancio" , e la stupenda "Pioggia d’aprile". Dopo questa giusta premessa non potevamo fare a meno di chiedere a Carmen se ha la patente e guida.
“Non ho la patente – rivela - non ha mai pensato di prenderla in quanto sono molto distratta. E per evitare problemi con il codice della strada, dovuti alla mia pigrizia, per evitare insomma di percorrere un tratto di strada contromano, ed anche per evitare lezioni in autoscuola, non ho mai preso la patente”. Per muoversi nelle città usa sempre volentieri mezzi pubblici e metropolitane, e quando la zona da raggiungere non è servita da mezzi pubblici si serve dei taxi.
“La mie radici sono sempre a Catania, una città a misura d’uomo, molto ricca d’arte. Quando ho bisogno di rilassarmi per scrivere o comporre brani mi rifugio in una villa nei dintorni dove, insieme ai miei collaboratori, quasi tutti catanesi, riesco a trovare la condizione ideale, l’ ispirazione giusta per tradurre in versi e musica la mia vena creativa”.
Cosa pensi della patente a punti, può servire da deterrente?
“A proposito di sicurezza stradale penso che la patente a punti stia dando ottimi risultati, anche se sono dell’idea che dovrebbero esserci patenti diverse per chi guida in città o sulle statali e per chi guida in autostrada, dove ci vorrebbe una patente speciale. Penso che occorrano, nel contempo, più pattuglie sulle strada, dove spesso si vedono mezzi pesanti che la fanno da padrone effettuando manovre pericolose, in virtù della loro stazza, incuranti del pericolo che creano. E per ovviare alla mancanza di personale credo che si potrebbe pensare a personale di leva. Sono dell’idea che i limiti di velocità vadano stabiliti anche in merito all’età delle persone, perché penso che ci sia differenza sostanziale tra la guida di una persona di 40 anni rispetto ad una di 18 o 70 anni”.
Ti è mai capitato di essere controllata dalle forze dell’ordine o se hai qualche curiosità da raccontare?
“Una volta mi è capitato di vedere un inseguimento in diretta. Una macchina di tuoi colleghi inseguiva una macchina probabilmente rubata. Con i miei amici li abbiamo seguiti, e dopo un lungo inseguimento abbiamo trovato la macchina della polizia che per evitare dei pedoni, posizionati per curiosità in mezzo alla strada, è finita contro un muro con i tuoi colleghi un po’ malconci. Credimi in quell’ attimo ho pensato ai rischi che voi delle forze dell’ordine correte ogni giorno sulle strade, per difendere la tranquillità dei cittadini onesti”.
Carmen, vorresti dare un messaggio per i giovani che ascoltano i tuoi brani e che leggono "Il centauro" ?
“Certo. A tutti i giovani vorrei dire che ognuno può divertirsi come crede, cosi come bere o altro, ma è giusto che lo faccia quando è certo di stare in un posto tranquillo e non quando sa di doversi mettere in macchina e si possono causare danni ad altre persone. Pertanto divertitevi, bevete pure nei limiti. Ma vi prego fatelo con intelligenza, perché la vita è bella e merita di essere vissuta fino in fondo”.

 


a cura di Ciro Caggiani

da "Il Centauro" n.88
Giovedì, 05 Agosto 2004
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