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Notizie brevi 04/10/2012

Lecco
Buca le gomme all'auto di un disabile 
perché costretto a spostare la sua Jaguar

Il presidente dell'Aler di Lecco Antonio Piazza viene invitato 
dal Pdl a dimettersi, ma lui: «È ingiusto»
Il presidente dell'Aler di Lecco Antonio Piazza (foto Cardini, dal sito laprovinciadilecco.it)

Aveva parcheggiato la sua Jaguar in un posto per disabili. Non solo. Costretto a spostare l'auto dai vigili urbani chiamati dal disabile, si era vendicato bucando le gomme della macchina del portatore di disabilità una volta che gli agenti si erano allontanati. Protagonista di questa vicenda il presidente dell'Aler di Lecco (Azienda lombarda per l'edilizia residenziale) Antonio Piazza, che martedì è stato sollecitato dal suo partito, il Pdl, a dimettersi.



> VIDEO - L'intervista: «Ho sbagliato, ma c'è chi fa di peggio»
di C.De Cesare



LE TELECAMERE
- Il disabile, intenzionato a parcheggiare, aveva trovato il suo posto auto occupato dalla Jaguar di Piazza. Seccato, aveva chiamato la municipale affinchè multassero l'automobilista indisciplinato. Ma Piazza, per vendicarsi, ha bucato le gomme della vettura del portatore di disabilità. Non aveva fatto i conti con le telecamere della zona che hanno ripreso tutta la scena. Martedì il dirigente è stato costretto a dimettersi. «Le mie dimissioni - si è giustificato il numero uno dell'Aler lecchese - non sono assolutamente giuste. Non le ho certo date volontariamente. Il mio comportamento è sempre stato improntato nella massima correttezza nel ruolo che ho svolto fino ad oggi nell'azienda lombarda per l'edilizia residenziale. Spero che l'assessore lombardo nelle prossime ore le respinga». Poi il dietrofront: «Chiedo scusa a tutti».
Il partito ha affidato al coordinatore del Pdl in Lombardia, il senatore Mario Mantovani, l'amarezza del caso: «È una vicenda triste che ci ha colto di sorpresa - spiega Mantovani - . Abbiamo chiesto a Piazza le dimissioni dall'Aler e dal partito e segnaleremo il caso ai probiviri. È finito il tempo dove tutto era consentito. Si ricomincia anche da queste cose: si tratta di un gesto inconsulto da condannare sul piano umano, morale e politico».

 


da corriere.it

 

 


 

Giovedì, 04 Ottobre 2012
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