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Notizie brevi 28/09/2012

"E' l'anno della rinascita delle due ruote"
a Reggio gli Stati Generali della bicicletta

Nella città emiliana, la più a misura di ciclista, si è data appuntamento 'L'Italia che vuole cambiare strada', con il patrocinio del Presidente della Repubblica. Per discutere di una nuova qualità di vita e chiedere impegni ai Comuni. E al governo, che per ora non risponde

L'Italia che vuole cambiare strada si è data appuntamento a Reggio Emilia, la città più "a misura di bici" dello Stivale. Una due-giorni per discutere di nuove forme di mobilità, ciclabilità e qualità della vita urbana ma soprattutto per chiedere impegni vincolanti alle Amministrazioni locali. Gli Stati generali della bicicletta e della mobilità nuova si terranno il 5 e il 6 ottobre al Centro internazionale "Loris Malaguzzi" di Reggio Emilia. Un'iniziativa promossa dall'Anci (Associazione nazionale comuni italiani), dalla Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta), dall'associazione ecologista Legambiente e dal movimento #salvaiciclisti con l'adesione del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Ma apparentmente snobbato dal governo: nessun esponente dell'esecutivo invitato ha finora dato conferma della sua presenza al cicloappuntamento.

 

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Su invito del deputato Ermete Realacci (Pd), presentazione ufficiale alla Camera dei deputati. A fare gli onori di casa Graziano Delrio, sindaco di Reggio Emilia e presidente dell'Anci, che è orgoglioso di ospitare questa manifestazione: "Oggi più che mai abbiamo davvero bisogno che l'Italia cambi strada: ce lo dicono i cittadini che lasciano a casa le macchine e scelgono la bicicletta, il mezzo più ecologico e veloce per spostarsi nei centri urbani. Le città sono spesso laboratori di innovazione decisivi per il Paese, ma serve una convergenza strategica a tutti i livelli istituzionali perché la mobilità
sostenibile e la ciclabilità siano adottate come scelte portanti: gli Stati generali sono un'ulteriore opportunità in tal senso".

L'esempio concreto è rappresentato proprio da Reggio Emilia: uno studio commissionato dal Comune ha dimostrato che percorrendo 5 chilometri in bici (in circa 12 minuti, ndr) si possono raggiungere due punti qualsiasi della città, grazie anche alla rete di piste ciclabili che innerva tutto il tessuto urbano. A dimostrazione che le infrastrutture sono indispensabili per mettere in pratica le nuove strategie di ripensamento delle strade per renderle più adatte alla mobilità dolce, disincentivando l'uso dei mezzi a motore che comporta diverse diseconomie su scala nazionale.

Il vicepresidente della Fiab Marco Gemignani è convinto che gli Stati generali rappresenteranno l'inizio del cambiamento: "Occorre produrre relazioni tecniche sulla moderazione del traffico e rilanciare la campagna per il riconoscimento dell'infortunio in itinere in bici e recuperare anni di colpevoli ritardi nel campo della mobilità sostenibile e di quella ciclabile in particolare". Francesco Ferrante, senatore del Pd e primo firmatario del disegno di legge #salvaiciclisti, sottolinea la necessità del limite di 30 chilometri orari nei centri urbani: "In un circuito urbano, dove comunque la bici resta il mezzo più veloce per spostarsi, abbassando la velocità massima di un'automobile da 50 a 30 chilometri orari il tempo medio di percorrenza resterebbe pressoché invariato ma ci sarebbe un abbattimento degli incidenti stradali mortali".

Alberto Fiorillo, responsabile Aree urbane Legambiente, rilancia la campagna per le "Zone 30" diffuse: "Abbassare di venti chilometri orari la velocità dei mezzi a motore in città è una priorità che può evitare ogni anno la morte di mille persone tra ciclisti e pedoni. Prendere questa decisione è semplicissimo: basta una semplice delibera di giunta". Un'altra idea è quella di modificare il Codice della strada, introducendo sanzioni progressive legate al reddito e alla cilindrata come accade in Austria: "Se un cittadino alla guida di una Ferrari commetterà un'infrazione - sottolinea Fiorillo - non solo avrà una multa commisurata al valore dell'auto ma, se il suo reddito dovesse non risultare congruo, riceverà a casa anche la visita della Guardia di Finanza per accertamenti". Un ottimo deterrente per scoraggiare sorpassi azzardati e sosta selvaggia.

Mostrando una bustina di zucchero ai presenti, in conclusione Fiorillo ha indirizzato una frecciatina all'Unione europea: "L'Europa ha legiferato per vietare le zuccheriere nei bar - potenzialmente pericolose a causa dei microbi che potrebbero contenere - ma non ha promosso nessuna direttiva per impedire che i veicoli a motore sfreccino nei centri cittadini a velocità sostenute causando incidenti".

E Pio la bici - nome collettivo impersonato di volta in volta da diversi attivisti del movimento #salvaiciclisti - ha colto l'occasione della bustina di zucchero per proporre una riflessione: "Qui dentro c'è energia sufficiente per percorrere 30 chilometri in bici: l'energia metabolica è la più potente ed economica oggi disponibile sul mercato. Per questo ritengo sia necessario eliminare la dipendenza dall'automobile e le tossine che produce. Siamo un Paese dove l'età media si sta alzando e la percentuale di persone in sovrappeso sta aumentando: andare in bici non può farci che bene".

L'aumento "gioioso e incontrollato" delle biciclette nelle strade sta producendo un paradosso, come sottolinea Pio la bici: "I cittadini in bici sono cresciuti molto negli ultimi 5 anni, ma le condizioni del traffico sono rimaste immutate: quindi oggi il ciclista urbano statisticamente ha una maggiore possibilità di essere coinvolto in un incidente stradale e morire a causa del traffico feroce". A margine della presentazione, il movimento #salvaiciclisti ha stigmatizzato gli hacker/troll che si sono impossessati del loro gruppo Facebook ufficiale "postando" messaggi contro i ciclisti: "Questa azione dimostra che le idee del movimento fanno paura a qualcuno: per questo continueremo a 'pedalare' e a portarle avanti con ancora maggior vigore. Il processo di cambiamento è già iniziato: non ci fermeranno".

 

di Manuel Massimo
da repubblica.it

Venerdì, 28 Settembre 2012
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