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Notizie brevi 10/09/2012

Quarto Oggiaro, 15enne con il revolver in tasca
Due minorenni speronano un'auto dei vigili

Il guidatore ha gettato l'arma in un giardino ed è riuscito a scappare. Arrestato il passeggero

MILANO - I ragazzi in motorino si allontanano appena vedono i lampeggianti dei vigili. Corrono di notte lungo le strade di Quarto Oggiaro. Via Zoagli, via Arsia, fino a via Cogne. Qui, con una manovra spericolata, lo Scarabeo Aprilia sperona l'auto della polizia locale. I due in sella sono giovani, giovanissimi. Uno riesce a fuggire, l'altro - il passeggero - viene arrestato.

LA PISTOLA
- Durante l'inseguimento i vigili li hanno visti lanciare un pacco giallo oltre la recinzione di un palazzo. Quando gli agenti lo recuperano, dentro ci trovano un revolver calibro 38 corto. La pistola ha i segni dell'ossidazione dovuta all'umidità, ma funziona perfettamente. Il ragazzo viene portato al comando di via Pietro Custodi: ha 15 anni e un fascicolo pieno di piccoli e grandi precedenti, dai reati contro la persona alla rapina.

LA FUGA DAI VIGILI - Tutto accade intorno alle 3.45 della notte tra venerdì e sabato. I vigili vengono chiamati da alcuni residenti di Quarto Oggiaro. Gli abitanti si lamentano delle urla e del «casino» che arriva da un gruppo di ragazzi nei giardini di via Zoagli. Quando la pattuglia arriva, i ragazzi sono una ventina. Fuggono solo in due. Montano su uno scooter che, dopo gli accertamenti, risulterà rubato a un uomo che non ne ha mai denunciato la scomparsa (e in ogni caso il proprietario risulta detenuto nel carcere Santa Caterina a Fossano, provincia di Cuneo). I ragazzi provano a seminare gli agenti, corrono nelle vie strette del quartiere. Tentano un'ultima manovra azzardata, lo scooter urta la macchina e scivola sull'asfalto. I due provano a scappare ma vengono subito fermati. Sono attimi concitati. I vigili chiedono i documenti, entrambi negano di averne. Anzi, fingono di non ricordare neppure i loro nomi. A complicare le cose è l'arrivo di un terzo ragazzo, a piedi. Forse un amico dei due. Comincia a urlare: «Ho visto tutto, i vigili vi hanno picchiato». Raggiunge i due giovani: «Vero che vi hanno picchiato?». Il testimone-disturbatore cerca di cambiare le carte in tavola, suggerisce ai ragazzi di sostenere la versione di un pestaggio subito dagli agenti. Non ce n'è il tempo. Il ragazzo che guidava lo Scarabeo approfitta del caos e getta un pacchetto oltre il cancello di uno stabile, poi corre via col motorino.

L'ARRESTO - Fuggono tutti. Alla fine i vigili riescono a fermarne uno soltanto: D. M., 15 anni, il passeggero. Per tutta la notte altri equipaggi dei vigili danno la caccia allo scooter. Lo trovano intorno alle 9 e poco lontano: in via Cogne, davanti al civico 9. Gli agenti del Radiomobile scoprono che è di proprietà di un detenuto. Il 15enne viene arrestato. Partono gli accertamenti sulla pistola, si cerca di capire se è stata usata per rapine o rubata. «Questi episodi, che per gli agenti della polizia locale diventano sempre più frequenti, ci impongono una riflessione seria - commenta Alfredo Masucci, delegato della Cisl-polizia locale di Milano -. Il nostro lavoro si sta modificando e sempre più spesso i colleghi si trovano a temere per la loro incolumità fisica. Il sindaco Pisapia, all'indomani della tragica morte di Nicolò Savarino, ci promise l'apertura di un tavolo tecnico per affrontare le questioni sulle mancate tutele per la categoria: dopo oltre sei mesi siamo ancora in attesa».

 


Cesare Giuzzi Armando Stella
da corriere.it

 

 

Lunedì, 10 Settembre 2012
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