Trieste: ancora un Tir contromano
La Polizia Stradale interviene ed evita un incidente: era già tragicamente successo nel febbraio dello scorso anno
(ASAPS) Si ripetono, e sempre su quel tratto autostradale, gli interventi della Polizia Stradale che “disinnescano” vere e proprie mine vaganti nel traffico.
Un altro episodio di contromano che solo la prontezza di una pattuglia della Polstrada di Trieste è riuscita a non portare al tragico epilogo di morti e feriti come quello dello scorso anno, nel mese di febbraio, quando un ucraino ubriaco, alla guida di un Tir contromano, causò la morte di un uomo di 36 anni e della figlia di 17 mesi, oltre a parecchi feriti.
Per tornare all’episodio di questi giorni, nella notte del 25 luglio sono pervenute alla sala operativa della Polstrada parecchie segnalazioni da parte di automobilisti che, percorrendo il raccordo autostradale RA13 in località Opicina, diretti verso Trieste, riferivano di avere incrociato un TIR che percorreva contromano il tratto autostradale.
Immediato l’intervento della sala operativa che inviava sul luogo una pattuglia che riusciva a raggiungere il mezzo pesante che stava transitando sulla corsia di sorpasso della carreggiata opposta.
Gli uomini della Stradale riuscivano poi ad affiancare il TIR e con i dispositivi visivi di allarme riuscivano ad attirare l’attenzione del camionista che, finalmente, fermava la corsa del mezzo.
Ma il pericolo era ancora in agguato, il camion fermo sulla corsia di sorpasso rappresentava un rischio per gli eventuali automobilisti che, vedendolo all’ultimo istante, potevano non avere il tempo per frenare la loro corsa ed evitare l’impatto.
Così il capopattuglia della Polizia Stradale di Trieste scavalcava il guard-rail e iniziava l’opera di deviazione del traffico sulla corsia di marcia normale e, contemporaneamente, l’equipaggio di una volante rallentava il flusso del traffico veicolare diretto a Trieste.
In questo modo si riusciva a facilitare il compito alla pattuglia della Polstrada nella manovra di accostamento del mezzo pesante sulla corsia di emergenza per poi farlo uscire definitivamente dall’ambito autostradale.
Una volta “disinnescata” la mina la Polstrada ha proceduto all’identificazione e controllo del conducente, un autista bosniaco residente in Slovenia e dipendente da una ditta di autotrasporto slovena. Buon per lui non era in stato di alterazione alcolica, aveva “semplicemente” sbagliato strada e con una manovra irresponsabile aveva penato bene di invertire il senso di marcia.
L’importanza e la delicatezza dell’intervento della Polstrada di Trieste che è riuscita a fermare la corsa del TIR la si evince anche dai numeri dell’Osservatorio ASAPS sugli episodi di contromano: dall'inizio del 2012 si sono registrati 186 episodi nei quali sono morte 15 persone e 128 sono rimaste ferite, nel 25% dei casi il conducente era in stato di ebbrezza, nel 26% degli episodi alla guida c'è uno straniero.
Questa volta è andata bene, ma sarebbe consigliabile non sollecitare ulteriormente la fortuna e non mettere alla prova la bravura e la professionalità degli uomini della Stradale. (ASAPS)