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Rassegna stampa alcol e guida del 7 agosto 2005

RASSEGNA STAMPA "ALCOL E GUIDA"

Note a cura di Alessandro Sbarbada
Servitore-Insegnante in un Club degli Alcolisti in trattamento a Mantova.


 

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO

 

 Previste multe salate anche per gli esercenti per combattere la piaga giovanile     

 

«Vietate l’alcol ai minorenni»
Proposta di legge: no alla vendita ovunque a chi ha meno di 16 anni 

ROMA - Le vendono come semplici bibite, ai bar, nelle discoteche o ai chioschi sulla spiaggia. Sono dissetanti, fresche, dolcissime. Bevande alcoliche, che spesso alcoliche non sembrano. Miscelate con la frutta o con la coca cola, paiono innocue, ma a volte arrivano a contenere anche tra i 5-7 gradi di alcol, più di una semplice birra. Piacciono moltissimo soprattutto ai giovanissimi, che però presto potrebbero dovervi rinunciare, con grande sollievo dei genitori. Arriverà infatti in Parlamento a ottobre una proposta di legge che vieta non solo la «somministrazione» (o «vendita al banco») di bevande alcoliche ai minori di 16 anni - già proibita dall’art. 689 del Codice Penale - ma anche la «vendita per asporto». La proposta, presentata a maggio dello scorso anno dall’azzurro Aldo Perrotta e attualmente in esame alla commissione Attività Produttive della Camera, si annuncia come un giro di vite nella lotta all’abuso di alcol tra gli adolescenti. Il provvedimento, se passerà, comporterà il divieto di vendita agli under 16 di alcolici - cioè di qualsiasi bevanda con gradazione superiore all’1,2%, come stabilisce una legge del 2001 - in tutti gli esercizi commerciali, compresi i supermercati. E in caso di violazioni, la multa scatterebbe non solo per l’esercente (1000 euro) ma anche per il minore (500 euro). Dopo la quinta contravvenzione della legge i vigili farebbero chiudere il locale per dieci giorni. Una misura che per gli scettici sa di proibizionismo made-in-Usa, ma che punta il dito su un problema reale e che negli ultimi anni sta diventando sempre più di attualità anche in Italia. Secondo i dati elaborati dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e diffusi durante la Giornata di prevenzione dell’Alcol, lo scorso 21 aprile, l’Italia detiene infatti un triste primato: quello del primo bicchiere consumato a 11-12 anni, l’età più bassa della Ue, dove la media si aggira sui 14 anni e mezzo. A bere sempre di più, sempre secondo questi dati, sono proprio i giovanissimi, con un +9,2% di bevitori tra i minori di 15 anni. Dati preoccupanti, perchè non finisce tutto con un bicchiere di troppo bevuto una sera d’estate. La piaga degli incidenti del sabato sera spesso ha proprio nell’alcool il principale responsabile. L’Oms, Organizzazione mondiale della sanità, stima tra il 40 e il 60% le morti dovute a ferite intenzionali o non intenzionali e attribuibili all’abuso di alcol.

 

IL GAZZETTINO (Treviso)

 

 «Parliamo con i giovani la notte, nel loro mondo»

 

«Se quel ragazzo fosse stato a Treviso, chissà... Forse avremmo potuto fare qualcosa». Parla così, ancora scossa dalla notizia della tragedia di Arcade, Mirella Tuzzato, di Treviso Viva, l’associazione che da un anno in città abbina l’iniziativa della city-car, alle misurazioni del tasso alcolemico. L’etilometro è disponibile in dieci locali, quelli più frequentati dai giovani, che a guardare i numeri di sottopongono volentieri al test. Sono stati quasi 400 le misurazioni solo del mese di luglio. Ragazzi di tutte le età, con valori di tutti i tipi. Dal 32enne con 4 di tasso alcolemico, al ventenne, con 0, al 23enne con 3.57, tutti riaccompagnati a casa con la city car. «Non servono i discorsi, - continua Mirella Tuzzato - o il terrorismo dei pattuglioni. Bisogna far ragionare i giovani sul loro campo di battaglia. La notte. Quando bevono. Quando si riuniscono». E proprio questa notte i dj hanno parlato con i giovani. Sul loro campo, con il loro linguaggio. In tutte le maggiori discoteche del trevigiano e di Jesolo è stata ricordata la tragedia, è stato lanciato un appello. Su iniziativa di Treviso Viva, di Marco Pegoraro, proprietario di numerosi locali da ballo, e di Renato Giacchetto, presidente dell’associazione locali da ballo, tra un vinile e l’altro i dj hanno parlato al popolo della notte.

 

IL GAZZETTINO (Treviso)

 

 GENTILINI

 

«Ci vorrebbero pene corporali»

 

Giancarlo Gentilini usa toni durissimi per commentare l’incidente di Arcade: «Secondo me non sarebbe stato male se le forze di polizia avessero lasciato la mano libera ai cittadini, in modo che dessero a quell’uomo una "man de onto". Perché ogni tanto servono anche le pene corporali. Non parlo di linciaggio, ma di una ripassata. Non è possibile che un mio cittadino si ubriachi e poi faccia certe bravate arrivando ad uccidere bambini. Quello va messo in galera e la chiave va buttata nel Piave in modo che non si trovi più. Ci sono norme precise del codice della strada e del codice di comportamento: quando sei alticcio la macchina la devi lasciare. E che l’ebbrezza non diventi una giustificazione per dire che non era in sé».

 

IL GAZZETTINO (Treviso)

 

 VAZZOLA

 

Calici di stelle mercoledì a Villa Dirce col telescopio per ammirare il cielo

Vazzola. (A.Pe.) Quest’anno cambieranno sede i "Calici di stelle" a Vazzola. Anziché al parco Rossi nel capoluogo, l’annuale manifestazione si terrà mercoledì 10 agosto nella suggestiva cornice di villa Dirce, in Borgo Malanotte a Tezze di Piave. A partire dalle 21 saranno proposte degustazioni dei vini e delle grappe prodotti dalle aziende situate nel territorio comunale, nonché dei salumi, dei formaggi, del vino, del miele e dei dolci tipici della località. Il tradizionale rito dell’osservazione delle stelle cadenti potrà contare sul supporto scientifico del telescopio e sull’assistenza dell’Associazione Astrofili di Vittorio Veneto. Il sottofondo musicale, con le sue arie rinascimentali, sarà curato dal Cenacolo Musicale Trio Barocco (flauto, violoncello e clavicembalo). L’evento è organizzato dal Comune ed in particolare dall’Assessorato alle attività produttive retto da Maurizio Bazzo, con la collaborazione dei sommeliers dell’Ais, della Confraternita del Raboso Piave, del Gruppo Borgo Malanotte, della sezione di Codognè dell’Associazione nazionale carabinieri e del Gruppo Alimentaristi della Confartigianato. In caso di maltempo la serata, per la quale sarà realizzato un apposito bicchiere serigrafato, si terrà nei locali della villa.

 

IL GAZZETTINO (Rovigo)

 

 GUARDA VENETA

 

Minacce e percosse andavano avanti da un paio d’anni. Continue richieste di denaro per l’acquisto degli alcolici

 

Picchia i familiari, giovane in manette

 

All’arrivo dei carabinieri della stazione di Polesella hanno potuto tirare un sospiro di sollievo. Il loro incubo stava finalmente per dissolversi. Non hanno aperto bocca mentre i militari dell’Arma notificavano a Gabriele Cipriani, ventitreenne alcolista, l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per estorsione continuata e maltrattamenti in famiglia. Ormai da due anni il padre ed il fratello del giovane, associato alla casa di reclusione di via Verdi, denunciano una situazione intollerabile.

 

Gabriele li minaccia e li percuote tirandoli per i vestiti e spingendoli addosso ai mobili. Pretende continuamente soldi. Denaro che sperpera regolarmente nell’acquisto di alcolici. Il padre, sessantacinquenne pensionato, ed il fratello, trentacinquenne operaio, non sono più in grado di soddisfare le sue richieste. La famiglia si ritrova a dover fare i conti con una situazione economica ai limiti dell’indigenza.

 

È dall’estate 2003 che Gabriele Cipriani adotta comportamenti violenti a causa dell’alcol. Manifestando il grave disagio psichico del congiunto, i familiari erano riusciti ad ottenerne il ricovero presso la comunità terapeutica "San Gaetano", a Recoaro Terme. Purtroppo le condizioni del ventitreenne non sono migliorate. Dal suo rientro a casa, alla fine dello scorso mese di maggio, minacce e percosse sono puntualmente riprese. Con un unico scopo: quello di ottenere i soldi per gli alcolici. La situazione è degenerata il 26 giugno. Quel giorno Gabriele ha rinchiuso il genitore in una stanza minacciandolo con un paio di forbici. Con l’altra mano teneva un posacenere in vetro che ha poi scagliato contro il muro, in preda ad uno scatto d’ira. Poteva finire in tragedia se il fratello non l’avesse immobilizzato. Come nulla fosse accaduto, un’ora più tardi il giovane ha ripreso a chiedere soldi ai familiari a suon di minacce. È stata una giornata d’inferno: per ben due volte il personale del Suem e i carabinieri sono dovuti intervenire per ricondurlo a più miti consigli.

 

Più volte il padre ed il fratello hanno denunciato ai carabinieri l’impossibilità di soddisfare le pressanti richieste di denaro. Gabriele dilapida in tre o quattro giorni la pensione di 243 euro mensili. Poi si rivolge al genitore. L’anziano non riesce più a pagare bollette e alimenti. Gran parte della sua pensione finisce nelle tasche del ventitreenne. In poco più di un mese é stato costretto a consegnarli un migliaio di euro. Anche il fratello vive in uno stato di profondo disagio. Ha paura ad allontanarsi da casa, anche per recarsi al lavoro. Non si fida a lasciare l’anziano genitore in balia del fratello.

 

Luca Ingegneri

 

L’ARENA

 

Secondo caso in 10 giorni. Bloccato dopo 12 chilometri
Ubriaco contromano sulla Transpolesana (*)
L’uomo, un 32enne residente a Bovolone, era alla guida di una Seat Ibiza Per evitarlo una donna è finita sul guard-rail e si è ferita non gravemente
 

 

Legnago. Per la seconda volta nel giro di soli dieci giorni un’auto che viaggiava in contromano ha provocato un incidente in Transpolesana. L’autore della bravata che ha fatto finire all’ospedale, seppur in condizioni non gravi, una ventiseienne di Isola Rizza, F.D.M., è un trentaduenne di Bovolone, P.V. Il quale è stato fermato la scorsa notte dopo che aveva percorso ben 12 chilometri di superstrada controsenso ed è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza ed omissione di soccorso.
L’uomo, che a quanto è poi risultato dai controlli aveva un tasso etilometrico molto elevato, è entrato in Transpolesana a bordo di una Seat Ibiza probabilmente ad Isola Rizza verso l’una e trenta e si è poi diretto a Verona percorrendo le corsie riservate a chi viene dalla direzione opposta. Dopo che alcune auto erano riuscite a schivarlo senza conseguenze, ha incrociato all’altezza di Oppeano la Y10 condotta da F.D.M., che per evitarlo è leggermente uscita di strada e quindi ha sbandato finendo per sbattere contro il guard-rail centrale.
Di tutto questo il «contromanista» non si è però reso conto. Ha infatti continuato ad andare per la sua strada, che in verità sarebbe stata quella degli altri, sinché a San Giovanni Lupatoto Daniele Zenaro e Aldo Dian, che erano a bordo di un’ambulanza della cooperativa sociale veronese La piramide, non hanno pensato bene di fargli interrompergli la corsa attivando il lampeggiante. Quasi in contemporanea è quindi arrivata una volante della polizia di Verona che ha fermato definitivamente il bovolonese. Per lui sono quindi scattate le denuncie, oltre al sequestro dell’automobile per tre mesi ed il ritiro della patente. Intanto la ragazza di Isola Rizza, che aveva subito l’incidente per non farsi travolgere dall’auto in contromano, veniva trasportata all’ospedale cittadino di Borgo Trento, dove è stata ricoverata per le ferite che aveva subito.
Tutto questo è avvenuto solo dieci giorni dopo l’analoga vicenda accaduta a Legnago quando, a causa della guida in contromano di un sessantenne di Bonavigo, un uomo di Verona è uscito fuori strada con la sua auto. D’altronde, stando alle segnalazioni che arrivano alle forze dell’ordine, sono più di una decina i casi di «contromanisti» che si verificano ogni anno, anche se per la maggior parte senza conseguenze. Un’inflazione che potrebbe essere spiegata dalla conformazione degli svincoli. Per un tratto i veicoli in entrata ed in uscita viaggiano sulla stessa carreggiata, anche se basterebbe seguire le indicazioni per non sbagliare senso di marcia.
Luca Fiorin

 

(*) Nota: spesso, per chi guida in stato di ebbrezza, imboccare una strada in contromano non è solo la conseguenza dello stato confusionale, ma una scelta deliberata causata dall’insofferenza alle regole dovuta all’effetto disinibente dell’alcol.

 

IL GAZZETTINO (Treviso)

 

STRANO INCIDENTE

 

Si schianta contro il cavalcavia, abbandona l’auto e scappa

 

Ritrovato dalla Volante dopo poche ore. Protagonista uno straniero, con 4 volte il tasso alcolemico consentito

 

Avere la coscienza sporca a volte gioca brutti scherzi. Soprattutto se, in un momento di scarsissima lucidità dovuta ad abuso di alcol, non si trova di meglio da fare che abbandonare la propria auto distrutta contro una colonna del cavalcavia e darsela a gambe. È quanto successo ad un 33enne straniero venerdì notte attorno all’1.30. La vicenda ha dell’incredibile, e può essere imputata solamente ai fumi del vino. Perché il giovane aveva in corpo (e doveva ben saperlo) un tasso alcolemico di 2.20, cioè oltre quattro volte il massimo consentito dalla legge. Sufficiente comunque a fargli perdere la lucidità alla guida dell’auto che conduceva, facendolo schiantare contro un palo del cavalcavia di piazzale Duca D’Aosta. Per fortuna senza conseguenze, tanto che l’uomo ha ben pensato di svignarsela, nella speranza forse che la corsa gli facesse scendere il tasso alcolemico. Giunti sul posto, i vigili urbani hanno provveduto ad identificare il proprietario dell’auto, facendo scattare le ricerche. Sulle sue tracce, anche la Polfer e la Polizia. E’ stata proprio una Volante a trovarlo, poco lontano, in evidente stato di ebbrezza, e a riportarlo sul luogo del sinistro. Per lui, dopo la prova dell’etilometro, il ritiro immediato della patente ed una cospicua sanzione.

 

Serena Masetto

 

IL GAZZETTINO (Venezia)

 

 SAN MICHELE Uno sloveno ha tentato di superare una colonna di vetture sulla Provinciale 74, finendo nel fossato

 

Sorpasso azzardato, investe due auto

 

Anche un bambino di 8 anni in uno dei mezzi coinvolti. L’uomo, che si è rifiutato di sottoporsi all’alcol test, è stato denunciato

 

Tragedia sfiorata ieri mattina a Bevazzana di Bibione in seguito ad una manovra azzardata di un’auto condotta da un cittadino sloveno. Erano le 8 quando R.M., 26 anni, alla guida di una Renault 5 ha cercato di sorpassare una colonna di auto sulla Provinciale 74 che collega Bibione a San Michele al Tagliamento. Giunto all’incrocio di Bevazzana si è scontrato prima contro una Renault Megane di una famiglia cremonese, poi contro una Fiat Punto sulla quale viaggiavano tre donne di Portogruaro. L’impatto è stato terribile, le preoccupazioni si sono rivolte subito sul figlio della coppia di Pizzighettone (Cremona). Fortunatamente per il bimbo di 8 anni e i due genitori, D.T.C. e M.R.L., solo qualche graffio. Nessuna conseguenza per le occupanti delle Punto che si stavano recando al lavoro. Le conseguenze maggiori sono state per lo sloveno e per G.Z., 24 anni, che si trovava al suo fianco.

 

In seguito al violento incidente l’auto è finita nel fossato laterale capovolgendosi e i due hanno riportato numerose escoriazioni e diversi ematomi che i sanitari intendono mantenere sotto controllo. Sul posto oltre al 118 di Bibione sono giunti gli agenti della Polizia locale che hanno dovuto interrompere il traffico lungo la Provinciale. Le auto hanno dovuto deviare per il centro di Bevazzana e riprendere il tragitto all’intersezione con la strada che porta a Lignano. Solo dopo quasi due ore l’importante arteria è stata riaperta. L’automobilista sloveno in seguito al rifiuto della prova dell’alcol test è stato denunciato e gli è stato ritirato il documento di guida. L’uomo non avrebbe potuto guidare in seguito al provvedimento del Prefetto di Genova che aveva disposto la sospensione della patente, ma il decreto gli doveva ancora essere notificato.

 

Marco Corazza

 

VIRGILIO NOTIZIE

 

 GERMANIA

 

"TEDESCHI MERDA":ITALIANO FERISCE 8 PERSONE SU AUTOBUS
Alla polizia ha parlato di "voci di santi"

 

Monaco - Su un autobus cittadino a Monaco di Baviera un uomo di 48 anni armato di coltello a serramanico si è avventato ieri sera contro i passeggeri che viaggiavano con lui ferendone otto. Secondo il rapporto della polizia, lo squilibrato di origini italiane, Giovanni Aron, avrebbe attirato l’attenzione su di sé prima insultando i presenti con espressioni come "Tedeschi merda" e "Germania merda", poi estraendo dalla tasca il suo coltello lungo circa 12 centimetri per assalire i passeggeri.

 

Sceso alla fermata successiva, il folle - che era in stato di ebbrezza, ha colpito con la stessa arma alcuni passanti prima di essere fermato dalla polizia che lo ha messo agli arresti. Oggi è stato emesso un mandato di arresto per tentato omicidio contro Aron, probabilmente affetto da turbe psichiche.

 

Ora due uomini, di 64 e 47 anni, e una donna anch’essa 47enne, sarebbero in pericolo di vita in seguito alle ferite riportate. Gravi, ma non a rischio di morte, sono le condizioni di un 56enne anch’egli vittima del raptus di follia dell’uomo. Come la situazione sia precipitata e come mai le 80 persone presenti non siano riuscite a fermare l’accoltellatore non è ancora chiaro.

 

L’autista del bus ha avvertito immediatamente la centrale della società che gestisce i mezzi pubblici della città bavarese, la polizia e ha richiesto l’intervento dell’autoambulanza, oltre a fermare il veicolo alla prima fermata possibile; qui il colpevole è però sceso, ferendo altre due persone ed è poi fuggito inseguito da tre passeggeri.

 

Le autorità riferiscono che l’uomo era da tempo senza lavoro e che, prima di compiere l’atto criminoso, aveva bevuto 4 litri di birra. Durante l’interrogatorio davanti agli inquirenti, il responsabile in evidente stato confusionale non avrebbe fatto cenno ai fatti. Ha parlato invece di santi che avrebbero influenzato il suo comportamento.

 

BRESCIA OGGI

 

 MONIGA. Controlli notturni sulla 45bis
Dodici patenti ritirate: guida in stato d’ebbrezza e folli sorpassi in curva

 

Ieri notte sulla 45bis, all’altezza di Moniga, dodici automobilisti si son visti ritirare la patente di guida per «guida in stato di ubriachezza» o per aver violato il codice della strada effettuando un sorpasso in curva.
Il controllo «antistragi» iniziato all’una di ieri notte e conclusosi all’alba ha visto impegnati i carabinieri di Salò e di Manerba insieme agli agenti della polizia locale del Consorzio Valtenesi. A disposizione degli agenti l’etilometro per accertare il tasso di alcol in corpo degli automobilisti: sono state una trentina le persone, soprattutto giovani gardesani più alcuni turisti in vacanza sul Benaco, sottoposte al test. Dieci di loro - tra i quali tre ragazze - avevano ecceduto con l’uso degli alcolici: l’etilometro ha segnalato un tasso alcolico nettamente superiore al limite dello 0,50 percento. Quindi, come previsto dal codice della strada patente sospesa (sanzione raddoppiata per i neopatentati), sottrazione di dieci punti e denuncia penale.
Hanno dovuto far ritorno a casa non alla guida, ma accompagnati da amici o familiari. Senza patente e in quelle condizioni psicofisiche non potevano riprendere la marcia.
Due, invece, le infrazioni per sorpasso in curva. Una manovra spericolata effettuata in piena notte proprio sotto gli occhi di carabinieri e vigili urbani. Tra le sanzioni accessorie tre libretti di circolazione ritirati perchè il veicolo non era stato revisionato. Una dimenticanza che comporta una pesante sanzione amministrativa e il fermo amministrativo del mezzo.
I carabinieri del Radiomobile di Salò, coordinati dal maresciallo Giorgio Sganzerla, con i colleghi delle stazioni gardesane che fanno capo alla Compagnia di Salò e le polizie locali del Benaco, praticamente ogni sera effettueranno controlli sulle strade del Garda con autovelox ed etilometro soprattutto nei paesi dove si effettuano feste o raduni di giovani. Questa estate è stata adottata la «linea dura» sul fronte della sicurezza stradale. Ricordiamo che dall’inizio dell’anno i morti sulla strada nella nostra provincia sono già novantadue.
f.mo.

IL TEMPO

 

Un biglietto per l’ingresso gratis in discoteca: è questo il premio che la Polizia stradale ha consegnato ...

 

... ai giovani che sono risultati sobri ai controlli effettuati con l’etilomentro. Un’iniziativa che toccherà anche la provincia di Rieti. Prosegue, infatti, la campagna «Guido con Prudenza - Zero alcool tutta vita» realizzata dalla Polizia di Stato in collaborazione con la fondazione "Ania" per la sicurezza stradale e al Silb, l’associazione degli imprenditori dei locali da ballo, ha come obiettivo quello di favorire comportamenti più corretti alla guida da parte dei giovani che spesso, all’uscita dalle discoteche, rimangono vittime di incidenti stradali. L’iniziativa ha visto coinvolte pattuglie della Polizia stadadale anche nella nostra regione. La campagna, giunta quest’anno alla seconda edizione è cominciata due settimane fa davanti a numerosi locali della riviera romagnola, della Versilia ed ha avuto un seguito anche nella nostra provincia. Si andrà avanti fino a settembre. «Si tratta di un’iniziativa intelligente – commenta il titolare di una nota discoteca reatina – Un deterrente che speriamo abbia buoni risultati. È però prematuro parlare di successo. Posso dire che si tratta di un’alternativa interessante sulla quale conviene insistere». «C’è un discorso di fondo da fare – incalza Luciano – un giovane reatino che trascorrere quasi tutte le sere di sabato in discoteca frequentando locali che si trovano anche fuori città – I giovani deve capire che l’alcol assunto in grande quantità fa male e può causare indirettamente danni incalcolabili. Perché tanti giovani ricorrono all’alcol? È questa la domanda alla quale dovremo dare una risposta. Insoddisfazione? Infelicità? mancanza di certezze? Delusioni? Aiutiamoli allora anche a recuperare valori importanti». Nell’interesse di tutti». (*)

 

 

 

(*) Nota: è un luogo comune ritenere che chi apprezza gli alcolici parta da una condizione di insoddisfazione, infelicità, mancanza di certezze o delusione. La maggior parte inizia perché si è trovato in contesti in cui gli alcolici sono stati associati a situazioni piacevoli… E tutti gli dicevano che due bicchieri non possono far male.

 

IL MESSAGGERO (Abruzzo)

 

 

 

A Francavilla motoraduno e gastronomia 

 

FRANCAVILLA - Escursione alla scoperta dell’inconfondibile gusto della cucina abruzzese senza dimenticare le nostre bellezze naturali ed artistiche: ecco la 22.ma edizione della Motomagnalonga. Il motoraduno, che ogni anno richiama numerosi centauri ma anche semplici appassionati della due ruote da tutta Italia, partirà da Francavilla oggi alle 16. L’appuntamento è al Foro, presso la piazza antistante la chiesa degli Angeli Custodi mentre le altre fermate, ognuna caratterizzata da un piatto e un vino tipici, si snoderanno attraverso varie contrade sparse sulle colline francavillesi, per poi toccare Torrevecchia, Ripa, Bucchianico, Fara, Pretoro, Roccamontepiano, Manoppello, Scafa e Caramanico fino a Sant’Eufemia.

 

QUOTIDIANO.NET

 

 

 

Enoturismo: a San Lorenzo calici sotto le stelle in 150 città d’Italia

 

Roma - Spettacoli, degustazioni di vini ammirando le stelle cadenti nella notte di San Lorenzo in compagnia di esperti astrofili. Il 10 agosto appuntamento con ’’Calici sotto le stelle’’ la manifestazione gemellata con ’’Le Notti delle stelle’’ e organizzata dall’Associazione Nazionale Citta’ del Vino e dall’Unione Italiana Astrofili nelle piazze e nelle strade dei 150 comuni d’Italia aderenti all’associazione. Oltre alla notte di San Lorenzo sono previste anche altre serate estive per dare l’occasione ai produttori di vini di presentare ai tanti enoturisti le migliori produzioni locali, molte delle quali a base di vitigni autoctoni. Secondo il IV° rapporto sul turismo del vino in Italia, realizzato dalle Citta’ del Vino con il Censis, sono 4 milioni gli enoturisti in Italia e circa 2,5 miliardi di euro il giro d’affari. Una cifra destinata ad aumentare, se come dicono le previsioni, nei prossimi cinque anni il fatturato del settore potrebbe raddoppiare.




Lunedì, 08 Agosto 2005
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