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Rassegna stampa alcol e guida del 18 agosto 2005

RASSEGNA STAMPA "ALCOL E GUIDA"

Note a cura di Alessandro Sbarbada
Servitore-Insegnante in un Club degli Alcolisti in trattamento a Mantova.


ASAPS

da Sartre 3
Cambiamenti nel limite legale per bere e guidare nei Paesi Europei dal 1990

Bere e guidare

 

Il problema di stabilire il limite legale per bere e guidare è molto importante, e probabilmente sarebbe importante raggiungere un’armonizzazione in tutta l’Europa. Vi sono Paesi con un limite alcolemico attualmente inferiore a quello più frequentemente adottato in Europa, di 0.5 g/l. I conducenti, in quei Paesi, sono relativamente meno favorevoli ad adottare questo limite come standard comune Europeo. Due terzi dei conducenti in Paesi con un limite superiore a 0,5 g/l supportano la riduzione del limite a questo diffuso livello; questo è un risultato che deve esser sicuramente tenuto in considerazione nel pianificare le future strategie di sicurezza stradale. In ogni caso tutti i Paesi dovrebbero essere in grado di pianificare o mantenere un livello inferiore nel caso in cui venisse richiesto. Alcuni Paesi sarebbero chiamati in causa nel caso in cui si dovesse adottare un unico limite alcolemico Europeo di 0.5 g/l; quattro Paesi dovrebbero abbassare il proprio limite, mentre sette sarebbero al di sotto di questo livello.

 

È importante notare inoltre che avere un limite legale corrispondente a zero, in cui non si può bere nessuna quantità di alcol prima di mettersi alla guida, per i conducenti neopatentati è fortemente supportato dalla maggior parte dei conducenti intervistati. Alcuni Paesi, quali l’Austria, hanno già applicato questo tipo di intervento.

 

Appare chiaro quindi che i conducenti sono molto consapevoli dei problemi relativi alla sicurezza che il bere e guidare comporta. Il 59% di questi supporta l’idea di introdurre una legge che vieti ai conducenti di bere completamente alcol o che comunque si riduca l’attuale limite legale. Il problema è che i conducenti che attualmente dichiarano di bere e guidare non rientrano tra coloro i quali sono maggiormente consapevoli delle conseguenze sulla sicurezza correlate a questo comportamento. I conducenti che supportano le misure di riduzione del bere e guidare tendenzialmente affermano che bevono abbastanza poco o per nulla.

 

Un altro risultato interessante è costituito dal numero di conducenti Europei che ha avuto esperienza di controlli (enforcement) sul bere e guidare. Il 26% (incluso il 15% “una volta” e l’11% “più di una volta”) di tutti i conducenti è stato testato, ad esempio con il “palloncino”, negli ultimi tre anni; da notare l’esperienza in Italia, dove dichiara di essere stato controllato il 4%, molto diverso da quei Paesi come la Finlandia dove la popolazione controllata è sedici volte superiore.

 

Mentre la maggioranza dei conducenti supporta misure specifiche per contrastare i conducenti recidivi, o coloro i quali hanno infranto più volte il Codice della Strada, può sorprendere il fatto che relativamente pochi siano favorevoli all’uso di tecnologie quali il

 

blocco dell’accensione del veicolo, che non permetterebbe al conducente di guidare nel caso in cui fosse sopra il limite legale.

 

Circa tre quarti dei conducenti è favorevole ad un controllo per alcolismo.

 

TELEFREE.IT

 

 Strade di sangue - Le feste alcoliche che offendono le vittime

 

Lazio: In questi anni feste della birra nascono come funghi nel Lazio, come vediamo da televisioni e pubblicità locali.
Amministrazioni pubbliche che si dichiarano sensibili allo spaventoso problema degli incidenti stradali, Comuni che proclamano l’importanza della prevenzione rispetto ai drammatici problemi legati al bere, riguardanti particolarmente i giovani e la loro salute. Si tengono, con leggerezza e colpevole superficialità, feste organizzate nel nome dell’alcol, proponendo l’alcol, rivolte ai giovani e giovanissimi.
Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, in Italia, circa il 50% degli incidenti stradali vede coinvolto almeno un conducente ebbro o ubriaco. La metà delle vittime di questi episodi sono considerate “Vittime da alcol passivo”. Sono persone ferite o uccise da guidatori ubriachi.
Lo sapete che la maggior parte degli Italiani costretti a vivere su una sedia a rotelle lo deve ad un incidente stradale?
L’OMS denuncia che l’alcol è la prima causa di morte tra i giovani europei tra i 15 e i 29 anni, e sollecita chi ha responsabilità amministrative ad intervenire per arginare questo drammatico fenomeno dai costi sociali incalcolabili.
La salvaguardia della salute pubblica non passa attraverso i patrocini delle feste alcoliche “birra, vino, ecc”.
Tutti gli esperti del settore, all’unanimità, condannano questo tipo di scelte promozionale.
Non chiediamo di proibire, ma ci chiediamo: chi deve essere educato a giusti comportamenti?..i giovani? I piccoli? Oppure gli adulti?
Ogni festa organizzata nel nome dell’alcol offende tutte le vittime della strada e le loro famiglie!!

 

 

 

Associazione Europea Familiari e Vittime della Strada - onlus
Presidente Regionale
Giovanni Delle Cave

 

LA PROVINCIA DI COMO

 

Frosinone Mentre il figlio quindicenne dell’operaio morto continua ad ignorare la sorte del padre

 

Masso dal cavalcavia, dieci ragazzi sotto torchio

 

FROSINONE Sotto torchio sia in mattinata che nel pomeriggio di ieri una decina di ragazzi, tra cui diversi minorenni, residenti tra Villa Santa Lucia, Piedimonte San Germano e Aquino, da parte degli investigatori della polizia di Cassino e Frosinone che indagano per scoprire la banda che ha gettato il sasso di 41 chilogrammi dal cavalcavia dell’A1 Roma-Napoli al km 666 corsia sud per poi godersi lo spettacolo degli incidenti. Il bilancio sabato notte è stato tragico, un morto e cinque feriti. Nel pomeriggio sono stati sentiti al commissariato di polizia di Cassino diversi minorenni, tra i 15 e i 17 anni, tutti studenti, giunti accompagnati da un poliziotto e dai genitori. La domanda per tutti: «Dove eravate tra venerdì e sabato notte e chi frequenta il cavalcavia». Non si conosce l’esito degli interrogatori ma i poliziotti in serata si sono dichiarati ottimisti. «Dai rilevi delle impronte digitali c’è qualcosa di concreto che potrebbe incastrare gli autori» ha detto un investigatore. Prudente il sostituto procuratore della repubblica di Cassino Carlo Morra: «Non ci sono per ora nè sospettati e nè indagati. Stiamo sentendo alcune decine di ragazzi come persone informate dei fatti». Ad agire, ipotizza la polizia, sarebbero stati in 4 o 5 ragazzi di ritorno a casa dopo un’abbondante bevuta di birra in una festa nella zona. Qualcuno all’improvviso avrebbe pensato alla bravata del sasso da lanciare sull’asfalto ma non alle sue tragiche conseguenze. Intanto si sono svolti a Bagnara Calabra (Reggio Calabria) i funerali di Natale Gioffrè, l’operaio di 46 anni morto nell’incidente stradale causato dal sasso mentre era alla guida della sua Golf con a bordo il figlio Francesco di 15 anni e due amici, i fratelli Clemente e Claudio Schinco di Foggia ma abitanti come lui a Torino. Il ragazzo è stato trasferito dall ospedale di Cassino al CTO di Torino a bordo di un aereo sanitario messo a disposizione dalla presidenza della regione Lazio. La madre, Daniela Rizzo, ha detto di sperare nell individuazione dei colpevoli «che hanno distrutto una famiglia». Poi ha aggiunto: «Francesco non ricorda nulla dell’incidente stradale e non sa della morte del padre. Spero che gli altri non gli facciano capire che il suo papà non c’è più. Chiede continuamente di vederlo ma io gli rispondo che è in un altro reparto dell’ospedale. Francesco era felice di andare in vacanza. Adesso lo riporto a Torino dove ci sono tante persone amiche ad aspettarlo».

 

LA NAZIONE 

 

Investe un ciclista e fugge, rintracciata e denunciata dalla Polizia municipale

 

FIRENZE, - È durata poche ore la fuga di una donna di 32 anni che stanotte, verso mezzanotte e mezza, sul Lungarno Serristori, ha investito con la sua auto un ciclista e si è allontanata senza prestare soccorso.
Una pattuglia della Polizia Municipale ha trovato la donna che dormiva nella sua auto non lontana dalla sua abitazione in via de’ Renai. La donna era in stato di ebbrezza alcolica ed è stata denunciata per guida in stato di ebbrezza, omissione di soccorso e le è stata ritirata la patente di guida.
Gli agenti della Polizia Municipale l’hanno individuata grazie alla testimonianza del ciclista, che ha riportato lievi ferite, e che è riuscito a memorizzare alcuni numeri della targa ed al racconto di altre persone che hanno fornito elementi utili per identificare il veicolo.
In un primo controllo presso la sua abitazione, la donna non era presente. Poco dopo la stessa auto è stata vista da alcuni testimoni transitare sul luogo dell’incidente ed è stata notata mentre dormiva nella vettura. Gli agenti della Polizia Municipale l’hanno raggiunta, fermata e dopo l’identificazione e gli accertamenti sul suo stato di ebbrezza le hanno contestato i reati commessi.

 

IL GAZZETTINO (Rovigo)

 

CHIOGGIA - Un marocchino di 35 ...

 

CHIOGGIA - Un marocchino di 35 anni è stato arrestato ieri notte dalla polizia di Chioggia sul lungomare adriatico di Sottomarina. Intorno all’una è stato intercettato da una pattuglia mentre, al volante di una Fiat Uno, percorreva contro mano un tratto del lungomare. Subito fermato, l’extracomunitario appariva chiaramente sotto l’effetto dell’alcol e ha provato a scagliarsi contro gli agenti. Portato in commissariato è stato sottoposto a controllo tramite etilometro a cui è risultato ovviamente positivo. Inoltre era completamente privo di patente. Inevitabile l’arresto e il trasferimento al carcere veneziano.

 

IL GAZZETTINO (Treviso)

 

Asiago Tragedia sfiorata l’altra ...

 

 

 

Tragedia sfiorata l’altra notte, alla periferia sud di Asiago, dove una vettura con tre giovani a bordo si è schiantata contro un albero e ha preso successivamente fuoco, dopo che il terzetto si era appena allontanato. Il fatto è avvenuto, attorno all’1 di notte, in via Mora, sulla strada che conduce sulla collina del Kaberlaba. Per cause in corso di accertamento da parte dei carabinieri di Asiago, alla guida dell’Alfa 147 si trovava A.C., 19 anni, residente a Vicenza, che aveva a bordo altri due coetanei, B.S., anche lui del capoluogo berico, e F.S., residente a Thiene. L’uscita di strada è avvenuta all’altezza di una curva, che il conducente potrebbe aver affrontato a velocità sostenuta: la macchina ha invaso la corsia opposta (in un momento in cui per fortuna non stata transitando nessun altro mezzo) e ha finito la sua corsa contro una pianta, accartocciandosi su sé stessa. I tre amici, aiutandosi a vicenda, sono balzati fuori dall’abitacolo poco prima che le fiamme, probabilmente sprigionatesi a causa della rottura del serbatoio della benzina, avvolgessero l’auto. Sul posto anche i vigili del fuoco di Asiago, il cui arrivo non ha però evitato che l’auto andasse completamente distrutta, e l’ambulanza dell’ospedale di Asiago.

 

A patire le conseguenze peggiori (per lui una prognosi di 15 giorni a causa di un trauma cranico e alcune ferite al volto) è stato B.S., che si trovava a fianco del conducente, mentre quest’ultimo e l’altro passeggero hanno rimediato solo contusioni ed escoriazioni, guaribili in pochi giorni. Una volta giunto al nosocomio altopianese il guidatore dell’auto è stato sottoposto al test alcolimetrico che ha evidenziato un tasso di alcool nel sangue al di fuori della norma. Per questo motivo gli è stata ritirata la patente per guida in stato di ebbrezza.

 

Controlli dei vigili.Nel lungo week-end di Ferragosto la Polizia Municipale di Asiago ha proceduto a una serie di controlli sulle principali arterie che conducono nel capoluogo altopianese: complessivamente sono stati 23 le contravvenzioni, di cui 6 attraverso l’uso dell’autovelox. Ritirata una patente in quanto scaduta e fermata un’altra auto in quanto non in regola con il libretto. Tutte le prove effettuate con l’etilometro non hanno rilevato nessuna situazione fuori norma.

 

Appuntamenti di oggi. Ad Asiago, alle 16, all’Antica Apicoltura Kaberlaba, incontro sul tema L’apicoltura e il suo mondo con relatrice la dott. Natalina Morlin. Alle 17, al Parco, Millepini, Millestorie, Millegiochi, dedicato ai bambini.

IL GAZZETTINO (Belluno)

 Ubriaco sfila in auto davanti alla Volante: via la patente

 

 

(l.u.) Curioso episodio nella notte di ieri per una volante della Questura di Belluno. Poco dopo le 3 arrivava al 113 la richiesta di aiuto per un signore che non riusciva più a trovare la propria auto parcheggiata in via Tasso nel pomeriggio, verso le 17.

 

Ma il problema non era certo la vettura che era sempre rimasta al suo posto. Il signore in questione era semplicemente annebbiato dai fumi dell’alcool.

 

Arrivati sul posto gli agenti si sono infatti trovati davanti M. C., quarantaseienne bellunese, ubriaco fradicio. L’auto intanto era stata trovata regolarmente parcheggiata nei pressi dell’Albergo "Alle Alpi". Vista l’evidente alterazione etilico il quarantasettenne è stato invitato a raggiungere la propria residenza a piedi. Sulle prime l’uomo sembrava aver accettato "l’invito" avviandosi a piedi, ma poi deve aver cambiato idea.

 

Erano passati pochi minuti quando gli agenti lo beccavano mentre tansitava, alla guida della propria auto, proprio davanti alla Questura. A quel punto è stato inevitabile un intervento più energico. Fermato gli è stata contestata la guida in stato di ebbrezza. L’auto è stata affidata in custodia giudiziale ad un’officina autorizzata.

 

IL GAZZETTINO (Treviso)

 

LA DISAVVENTURA

 

Due ragazzi "ostaggi" di un immigrato sbronzo sul pullman che li riportava dal mare a casa

 

Ostaggi di un extracomunitario, di ritorno da una giornata trascorsa al mare. È quanto accaduto l’altra sera a due ragazzi trevigiani, che si accingevano a rientrare in città da Jesolo, a bordo di un pullman di linea dell’Actv. I due, lui diciottenne e lei quattordicenne, hanno dovuto attendere l’arrivo della Polizia per poter scendere dal pullman, dopo essere rimasti in balia delle bizze dell’extracomunitario, un 45enne della Nuova Guinea, che si trovava fra i passeggeri, e che durante il viaggio si sarebbe messo a bere, accentuando uno stato di ebbrezza peraltro già evidente. L’immigrato, regolare e residente in città, aveva deciso di prendersela con i due ragazzi, impedendo loro di scendere dal pullman una volta arrivato alla stazione delle corriere. L’arrivo di una Volante ha sbloccato la situazione e l’immigrato denunciato per oltraggio e violenza.

 

L’ARENA

 

Dopo una partita a palla, a San Martino il gruppo ha provocato una rissa finita a coltellate
Convalidati gli arresti dei cingalesi
Il giudice per alcuni ha disposto i domiciliari, per altri la firma

Sono stati convalidati gli arresti dei sei cingalesi arrestati dai carabinieri di San Martino domenica mattina alle tre, dopo una nottata a whisky e coltellate.
Per Pathiraja Mudalige Janaka Prabath, 36 anni, residente a Verona, in via Unità d’Italia e Randemi Mudalige Suranga Buddika, 28 anni, residente a Grezzana in via Bettelloni di Stallavena, di fatto domiciliato a San Martino il giudice ha disposto gli arresti domiciliari; per Kotte Wasala Muhamdirange Rohan Sampath Rodrigo, 27 anni, residente a Verona, in via XX Settembre l’obbligo di firma così per Mihindukulasooriya Sajith Rasantha Fernando, 25 anni, domiciliato a Verona, via Cantarane, sedicente, sprovvisto di documenti di identità e Kachchakaduge Dickson Deepal Sujeewa Fernando, 36 anni, residente a Milano via Beatrice D’Este. Per Mihindukulasuriya Muthubandhan Dilruk Ruwan, 35 anni, residente a Verona, in via Cantarane l’obbligo di firma. I sei sono accusati di rissa, tentato omicidio, porto abusivo di armi da taglio.
Secondo la ricostruzione dei militari di San Martino, le cause della rissa finita a coltellate (uno dei feriti è in prognosi riservata all’ospedale di Brescia dove gli è stata asportata la milza) sono vecchi rancori tra il gruppo di immigrati residente a Verona e i connazionali del Milanese. A San Martino i due gruppi si erano prima affrontati a «L» un gioco con la palla, poi avevano festeggiato in via Archimede, ma la serata era finita in tragedia. (a.v.)

LA PROVINCIA DI COMO

 

Via Torriani e via Italia Libera Balordi e ubriachi sotto il davanzale, il Comune mobilita i vigili urbani

 

I residenti sono esasperati. Da mesi il loro quartiere si è trasformato nell’abituale luogo di ritrovo di un gruppo di balordi. Soprattutto la sera, nelle vie Benzi/Torriani e in via Italia Libera, gli abitanti sono costretti a digerire gli schiamazzi di una decina di immigrati extracomunitari, spesso ubriachi. Per ora nessun grave episodio ma, certo, d’estate non è il massimo avere continue liti sotto il davanzale di casa. Così è scattata la richiesta di aiuto alle istituzioni Il Comune, come settore servizi sociali, si è già mosso, ma l’intervento degli operatori sociali si è rivelato inutile e pericoloso. «Il contatto - spiega Paolo Mascetti, assessore ai servizi sociali e vicesindaco - è stato rifiutato e il nostro personale è stato respinto in modo brusco». Gli operatori sono quelli della Lila che in collaborazione con l’amministrazione ha in gestione il centro di bassa soglia di viale Innocenzo. Un servizio pensato e creato per dare una mano alle persone che si trovano in una situazione di estrema difficoltà. «L’intervento - prosegue Mascetti - si è rivelato però inutile e pericoloso». Da qui la richiesta all’esecutivo di un intervento delle forze dell’ordine. Ieri se ne è parlato in occasione della settimanale riunione della giunta. Ma la questione sarà presto ripresa a un livello superiore. «Il problema - spiega il sindaco Stefano Bruni - sarà affrontato nel corso della prima riunione del Comitato di sicurezza che verrà convocata dal Prefetto nei prossimi giorni. Nell’attesa coinvolgeremo la polizia locale chiedendo di pattugliare il quartiere». Gli operatori della Lila, quindi, torneranno in strada nelle vie Benzi/Torriani e in via Italia Libera ma questa volta insieme agli agenti.

 

IL MESSAGGERO (Viterbo)

 

Catturati due incendiari, ma sono solo “cani sciolti” 

 

Finora sono stati due gli arresti delle forze dell’ordine sul fronte piromani.
La polizia, a metà luglio, catturò Alfredo Vitelli, 38 anni, di San Basilio, mentre stava appiccando il fuoco su un’auto parcheggiata a circonvallazione Aurelia. Il piromane finì in balia della gente che lo stava linciando all’interno di un autobus. Provvidenziale l’intervento di una ”volante” del 113. Alfredo Vitelli in aula durante il processo diede in escandescenze in preda ad una crisi psichiatrica. Il piromane non diede alcuna spiegazione del perché volesse bruciare la macchina.
I carabinieri, invece, hanno arrestato, prima di ferragosto, Gianluca R., 26 anni, impiegato di un’agenzia di pompe funebre, residente al Torrino dove, poco distante da casa, aveva bruciato due auto parcheggiate.
«Non so neanche io perché l’ho fatto - ha raccontato il giovane ai carabinieri -. Ero ubriaco. Non ho capito nulla. Il giovane fu visto a bruciare in via del Fiume Bianco da alcuni residenti che chiamarono il 112. i militari lo presero subito dopo. Non è escluso che il giovane abbia agito insieme ad altri amici, forse altre quattro persone che rischiano anche loro di finire in manette.
M.D.R.

 

IL MESSAGGERO (Umbria)

 

Estate movimentata, eventi e divieti accendono le polemiche 

 

GUBBIO - E’ l’estate eugubina più discussa: un bar del centro storico è stato sigillato per schiamazzi notturni; la festa della birra lungo la variante cittadina è finita sotto tiro perché in competizione con i locali del centro.
Gli eventi danno spazio a personaggi troppo d’elite senza un forte richiamo (il jazzista Francesco Cafiso, il comico Paolo Rossi, il regista Pupi Avati e le Orme in concerto sono un poco fuori dai circuiti maggiori); gli spettacoli di prosa al teatro romano sembrano per un pubblico ricercato.
Tirano sicuramente di più le feste nelle frazioni, mentre non si vedono big della canzone né dello spettacolo. E per tutta risposta monta la polemica sul coordinamento e la sovrapposizione delle varie iniziative e manifestazioni.
La Confcommercio invita a concordare strategie ed appuntamenti. Il consigliere comunale Ubaldo Emanuele Scavizzi rilancia sulla necessità di proteggere il centro storico.
Il sindaco Orfeo Goracci sottolinea la qualità delle scelte e la vivacità della città, prendendo le difese del bar colpito dal provvedimento («chiudere un locale ad agosto significa dargli una botta pesantissima sul piano economico e d’immagine», dice) fino a rimarcare come «debba e possa esserci convivenza tra il diritto del residente di vivere, dormire in tranquillità e la possibilità che esercizi pubblici possano fungere da cuore pulsante e polo attrattore».
M. Boc.

 

IL GAZZETTINO (Vicenza)

 

POLSTRADA Controllate 407 persone

 

Ferragosto senza incidenti d’auto

 

Nel fine settimana ritirate 11 patenti

 

Ferragosto, incidente non ti conosco. A memoria della Polstrada di Vicenza un caso del genere non ai era ancora mai verificato: nessuna delle dodici pattuglie in servizio nel giorno del solleone su tutto il territorio provinciale ha rilevato alcun sinistro. Un record davvero lusinghiero. Un dato che emerge dalla consueta relazione sull’attività svolta dagli uomini del comandante Antonio Macagnino nell’ultimo fine settimana.

 

Questi i numeri in dettaglio: 52 auto di vigilanza, 399 veicoli controllati per un totale di 407 persone e 221 infrazioni delle quali, 10 per eccesso di velocità, 6 per mancato utilizzo delle cinture di sicurezza, 4 per uso del telefonino senza auricolare o vivavoce, 7 per guida in stato di ebbrezza. E ancora, 9 le carte di circolazione ritirate e 11 le patenti per 221 punti complessivi detratti. Sette gli incidenti rilevati (4 con feriti non gravi e 3 con soli danni) e 58 interventi di soccorso a mezzi in panne. Infine nove persone denunciate: sette per ubriachezza e due per falso. Infatti, un rumeno di 25 anni, fermato in autostrada, ha esibito una carta di identità francese che è risultata contraffatta, mentre un marocchino di 31 anni, è stato trovato in possesso di una assicurazione fasulla: sequestrate tutte e due le auto.

 

Sul fronte dei "beoni al volante", il tasso alcolemico più elevato, pari a 1,63 G/L, è stato riscontrato a un trentanovenne vicentino sorpreso a guidare nel centro del capoluogo, mentre un marosticense di 31 anni, intercettato nel cuore di Bassano, ha fermato l’etilometro a 1,16. Un serbo di 26 anni non solo è stato trovato positivo all’alcoltest (1,03, pari al doppio del limite consentito), ma in quanto munito di foglio rosa è stato anche contravvenzionato perché conduceva la macchina - che è stata sottoposta a fermo amministrativo - senza avere al proprio fianco un istruttore qualificato.

 

IL GAZZETTINO (Treviso)

 

Cappuccino e Gazzettino: in un ...

 

Cappuccino e Gazzettino: in un momento di pausa, ogni giorno una trevigiana o un trevigiano commentano la città attraverso le principali notizie del loro giornale.

 

Seduta al bar La Pace, c’è Monica Guderzo, 23 anni, studentessa.

 

"La presenza di autovelox nel territorio provinciale è esagerata e più che limitare la velocità delle automobili, risponde alla necessità dei Comuni di fare cassa. E’ vero che da quando sono aumentati i controlli sulle strade gli automobilisti - me compresa - prestano maggiore attenzione ai limiti, tuttavia mi accorgo che molte persone staccano il piede dall’acceleratore in corrispondenza degli autovelox, per poi riprendere a correre a velocità superiori rispetto a quelle consentite, in assenza di rilevatori di velocità".

 

- Lei è favorevole o contraria agli autovelox?

 

"Abbastanza favorevole, perché obiettivamente diminuiscono la velocità delle auto, anche se in alcune strade il limite di cinquanta chilometri all’ora andrebbe alzato. Gli autovelox in alcuni casi possono inoltre provocare incidenti stradali, perché favoriscono frenate brusche e spesso inducono gli automobilisti a correre a velocità esageratamente basse. Un altro aspetto negativo degli autovelox è quello di spingere chi guida a mantenere lo sguardo fisso sul contachilometri, distraendo in modo pericoloso dalla strada".

 

- Cosa suggerisce per contenere gli incidenti stradali a Treviso?

 

"Piuttosto degli autovelox, suggerirei la presenza di pattuglie di vigili per controllare ancor prima della velocità, il tasso alcolemico degli automobilisti, infatti la guida in stato di ebbrezza è una delle maggiori cause di sinistri stradali, specie nella nostra provincia. Occorre sottolineare inoltre che una persona è pericolosa al volante anche non superando i cinquanta all’ora, se è ubriaca". (*)

 

 

 

(*) Nota: la consapevolezza dei rischi connessi alla guida sotto effetto dell’alcol è più presente nei giovani che nei politici che devono prendere delle decisioni a riguardo

VIRGILIO NOTIZIE

 In arrivo il vino con etichette contro le allergie

Da vendemmia 2005 obbligo di indicare anidride solforosa
 

 

 

ROMA, - A partire dalla prossima vendemmia, sulle bottiglie di vino dovra’ essere indicata la presenza di anidride solforosa. Lo stabiliscono due regolamenti comunitari. L’annata di vino 2005 dovrà riportare in etichetta o nella retro-etichetta in caratteri chiari, indelebili e sufficientemente grandi la dizione ’contiene anidride solforosa’ o ’contiene solfiti’, qualora nel vino in questione venga superata la soglia di 10 milligrammi per litro di questo additivo.

 

 

IL TIRRENO

 

alcol e velocità, strage di patenti - marco pomella

 

 

 

IL RESTO DEL CARLINO (Rimini)

 

Ubriaco e senza patente a folle velocità

 

 

 

IL GIORNO (Brianza)

 

Fermato cinque volte ubriaco al volante

 

 

 

IL PICCOLO DI TRIESTE

 

si comincia a bere già a 14 anni

 

 

 

LA TRIBUNA DI TREVISO

 

ubriaco guidava contromano: in manette

 


 

 

 

 

 

Venerdì, 19 Agosto 2005
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