Martedì 23 Aprile 2024
area riservata
ASAPS.it su

Rassegna stampa alcol e guida del 29 settembre 2005

RASSEGNA STAMPA "ALCOL E GUIDA"

Note a cura di Alessandro Sbarbada
Servitore-insegnante in un Club degli Alcolisti in trattamento a Mantova.


LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
la campagna Uno spot registrato da D’Alessio. Gli esperti: progetto valido 
Il 50% delle morti sulle strade causate dal consumo di alcol
Serie di iniziative e big della musica italiana in concerto  

ROMA L’alcol causa circa la metà degli 8.000 morti sulle strade per incidenti stradali. Un concerto gratuito a Roma sarà lo strumento per dire ai giovani di stare attenti. Il mondo dello spettacolo collabora assieme al ministero della Salute, che ha promosso una campagna di informazione e prevenzione sui rischi legati all’abuso di alcol. Il 5 ottobre si svolgerà al Palalottomatica di Roma un concerto gratuito, realizzato da Music Box, che vedrà la partecipazione di numerosi artisti tra cui Irene Grandi, Francesco Renga, dj Francesco, Massimo di Cataldo, Marco Masini e tanti altri artisti italiani. Si tratta di un appuntamento live che punta a lanciare un appello alla vita: con questa iniziativa, infatti, il Ministero ha voluto coinvolgere un interlocutore privilegiato dei giovani, la musica, per trasmettere un importante messaggio di informazione sugli effetti dannosi dell’abuso di alcol e per sensibilizzare i giovanissimi ad assumere comportamenti che tutelino la loro salute e sicurezza. "Voglio sottolineare una cosa fondamentale: questa è una campagna contro l’abuso di alcol, non è una campagna per criminalizzare gli alcolici - ha detto il sottosegretario alla Salute Cesare Cursi, alla presentazione dell’evento - nessuno si sogna di dire, ad esempio, che non bisogna bere vino: il governo promuove il vino italiano, uno dei migliori del mondo, ma bisogna essere consapevoli che si deve bere con grande moderazione e che gli eccessi portano a rischi gravissimi, per sè e per gli altri". La campagna contro l’abuso di alcol, costata al Ministero circa 2 milioni di euro, prevede anche altre iniziative. Il 30 settembre ci sarà un concerto a Napoli di Gigi D’Alessio, testimonial della campagna del Ministero con lo slogan Non c’è vita da buttare. A partire dal 18 settembre, e per tutto il mese di ottobre, va in onda sulle emittenti televisive MTV, Music Box, All Music e sulle principali emittenti radiofoniche nazionali uno spot registrato da Gigi D’Alessio che invita i giovani a non abusare con l’alcol e a non guidare in stato di ebbrezza. E fra queste, l’emittente Music Box già da un anno e mezzo rifiuta inserzionisti pubblicitari di prodotti alcolici. Una scelta che, ha spiegato l’editore Alessandro Giglio, comporta un mancato introito di circa un milione di euro l’anno. Dai primi di novembre il Ministero invierà a tutte le scuole superiori un "pacchetto" contro l’abuso di alcol. ESPERTI - Gli esperti plaudono alla campagna del ministero contro l’abuso di alcol: è giusto, sostengono, dire no all’abuso senza condannare un alimento che in misura puÚ fare anche bene. "Dopo tanto terrorismo - dice il nutrizionista Pietro Antonio Migliaccio - finalmente si dicono cose chiare sull’alcol". Parole chiare, quelle di Cursi, anche per Enrico Tempesta, presidente del Comitato Scientifico dell’Osservatorio Permanente per i Giovani e l’Alcol. (*) speriamo che al concerto si limitino a cantare e suonare.

IL MESSAGGERO (Umbria)
Renga e Flaminio Maphia in concerto contro l’alcolismo

di PIER PAOLO MOCCI
Alcuni tra i più noti volti pop della scena musicale italiana canteranno ai giovani il "Ritmo della Vita", in un grande concerto gratuito organizzato per sensibilizzare i teenagers sull’uso moderato dell’alcol. L’evento, promosso dal Ministero della Salute, è stato messo in piedi dalla tv satellitare Music Box (visibile sul canale 821 di Sky e sul Digitale Terrestre) e andrà in scena il prossimo mercoledÏ al Palalottomatica. Assicurate due ore di musica senza tregua grazie alla partecipazione di Irene Grandi, Francesco Renga, Paola & Chiara, Marco Masini, Dj Francesco, Luca Dirisio, Dolcenera, Simone, Flaminio Maphia, Massimo Di Cataldo e una decina di artisti emergenti, tra cui Pier Cortese, il cantante di Souvenir, uno dei pezzi (e dei video) più passati dell’estate. A tenere le redini della serata una conduzione fresca e giovane, affidata a Dj Ringo e Alessia Amendola (primogenita di Claudio) di professione doppiatrice e per la prima volta impegnata davanti ad un pubblico, con i collegamenti del volto noto della rete Manila Nazzaro, già Miss Italia. Precederà il concerto (trasmesso in diretta tv da Music Box e da Radio 105 via etere) un videofilmato con le testimonianze (alcune molto divertenti) di Fiorello, Lillo del duo "Greg & Lillo", del pilota Giancarlo Fisichella e di tanti altri artisti. Per partecipare all’evento basta prenotare il biglietto su www.musicbox.it.

YAHOO SALUTE

Concerto gratuito contro l’abuso di alcol, il rock scende in campo

Il Ministero della Salute & Music Box presentano il concerto live gratuito "Il ritmo della vita", primo concerto live gratuito per sensibilizzare i giovani contro l’abuso di alcol ed ogni eccesso dannoso per la propria salute. Il concerto, promosso dal Ministero della Salute e realizzato da Music Box, si terrà il 5 Ottobre 2005 al Palottomatica di Roma, dalle ore 21.00.

Tra i molti artisti che hanno già confermato la partecipazione al concerto: Irene Grandi, Francesco Renga, Paola e Chiara, Dj Francesco, Luca Dirisio, Marco Masini, Dolcenera, Simone, Flaminio Maphia, L’Aura, Massimo di Cataldo, Pago, Max de Angelis, Daniele Stefani, La Differenza, Pier Cortese, Jimmy, Andrea e Barbara, Neo a cui si uniranno tanti altri personaggi del mondo dello sport e dello spettacolo per partecipare all’evento.

Nell’ambito di una campagna per responsabilizzare le nuove generazioni sui rischi legati all’abuso di alcol, il Ministero della Salute ha scelto di coinvolgere il mondo della musica da sempre interlocutore privilegiato dei giovani realizzando uno storico appuntamento live. Con la carica positiva delle loro canzoni e la forza delle parole tanti affermati artisti italiani e giovani emergenti lanceranno ai giovanissimi il loro appello a favore della vita.

L’evento, promosso dal Ministero della Salute, sarà trasmesso in diretta da Music Box sul canale 821 di Sky, sul Digitale Terrestre, sulla Tv di Fastweb, e su internet all’indirizzo www.musicbox.it

IL TEMPO
Alcol, come uscire dal tunnel
Un corso e un convegno per capire meglio il problema

AVEZZANO ó Cinque giorni di corso e un convegno sul problema dell’alcolismo. Organizzato dall’Arcat Abruzzo, Associazione Regionale dei Club degli Alcolisti in Trattamento, con la Asl di Avezzano, il "Corso di sensibilizzazione all’approccio ecologico-sociale ai problemi alcolcorrelati e complessi (metodo Hudolin)", si terrà presso il centro di formazione professionale in via Sandro Petrini ad Avezzano dal 10 al 15 ottobre. Al convegno partecipano il Comune di Avezzano, il Servizio Tossicodipendenze, la Parrocchia di S. Pio X, l’Associazione Italiana Club degli Alcolisti in Trattamento, Arcat Puglia, Arcat Veneto, Apcat Trentino e la Comunità terapeutica "Il Sentiero" di Chieti. Il corso è finalizzato a sensibilizzare i partecipanti, un numero di settanta aperto a tutti coloro che intendono occuparsi di detti problemi, a mettere in discussione convinzioni e comportamenti nei confronti del bere e dei problemi alcolcorrelati; informare sui problemi alcolcorrelati e complessi; avviare i corsisti ad operare secondo l’approccio ecologico e familiare su cui si fondano i club degli alcolisti in trattamento. E ancora favorire la protezione e la promozione della salute della comunità. Il 14 ottobre, nell’ambito del corso, si terrà un convegno, al castello Orsini, per il ventesimo anniversario dei club degli alcolisti in trattamento in Abruzzo. Direttore del corso è Adelmo di Salvatore, condirettori Giovanni Aquilino e Roberto Pancheri, conduttori dei gruppi Giovanni Aquilino, Roberto Pancheri, suor Odilia D’Avella, Ivana Stimamiglio e Caterina Sforza, concoduttori Antonella Babusci, Mario Mascitelli, Maria Grazia Angelilli e Iliana Gallipoli. Per informazioni rivolgersi alla segreteria organizzativa ai numeri 0863-499868-869

BRESCIA OGGI
L’INIZIATIVA. Parte il primo ottobre al "Ghislandi" di Breno la seconda fase della campagna della Provincia sui rischi della guida
Tragedie della strada, le lacrime insegnano

Passi del libro "Graffiti dell’anima" con le testimonianze di amici e parenti delle vittime
"Graffiti" per segnare la coscienza dei giovani, per sensibilizzarli al problema della sicurezza stradale. é indirizzata agli studenti delle scuole superiori bresciane la campagna di prevenzione promossa dall’Assessorato ai lavori pubblici della Provincia di Brescia, che partirà, nella sua seconda fase, sabato 1 ottobre all’istituto "Ghislandi" di Breno, per proseguire poi in altri sette istituti.
"Lo strumento prescelto per sollecitare le giuste vibrazioni, capaci di scuotere le coscienze dei giovani, dopo un’estate all’insegna di numerosi, troppi, incidenti, è quello dei graffiti - spiega l’assessore provinciale Mauro Parolini - che una sorta di accumulazione storica aveva depositato sulle pareti della sala d’aspetto e delle scale di accesso al reparto di rianimazione dell’Ospedale Civile di Brescia".
Qui si sono consumate, nel corso degli anni, molte tragedie. Fra quelle pareti centinaia di mamme e papà, fratelli, figli, compagni di scuola o di lavoro, amici d’infanzia, del bar o della discoteca hanno trepidato, sperato, invocato, pianto, pregato, gridato il loro dolore. E le lunghe attese, la disperazione della morte o il sorriso per una vita miracolosamente salvata, hanno spinto molti a "graffiare", nelle spasmodiche attese dove i minuti sembravano ore, la pagina bianca del muro delle pareti del reparto incidendovi scritte, vergando pensieri, invocazioni. Le accorate trascrizioni del turbine delle emozioni che li scuoteva. E le testimonianze cosÏ lasciate, quel "libro" a pagine sempre aperte e fitte di sentimenti, è diventato davvero un volume.
Grazie alla sensibilità degli autori Angela Gio Ferrari e Alberto Re ed al supporto di molti enti, fra cui l’Associazione italiana familiari e vittime della strada, gli Spedali Civili di Brescia e l’Aci di Brescia, è infatti nato "Graffiti dell’anima", volume edito da Vannini Editrice già utilizzato, la scorsa primavera, come strumento di sensibilizzazione, che ora torna nuovamente protagonista, alla ripresa delle lezioni, dell’azione di prevenzione che coinvolgerà altri giovani.
Infatti, per iniziativa della Provincia di Brescia, con la collaborazione del Centro Servizi Amministrativi e della casa editrice, è stata programmata una serie di incontri itineranti nelle scuole superiori di città e provincia. Si comincia - come detto - il 1 ottobre alll’istituto "Ghislandi" di Breno, per continuare con un calendario che prevede altre sette tappe. L’assessore Mauro Parolini, un medico o un rianimatore, l’autrice del libro, il presidente dell’Associazione familiari e vittime, accompagnati, quando possibile, anche da una vittima sopravissuta a un grave incidente, illustreranno ai giovani i temi della sicurezza stradale e i comportamenti a rischio.
Saranno proiettate diapositive, i filmati e gli spot delle scioccanti campagne di prevenzione realizzate dall’Assessorato ai lavori pubblici negli ultimi tre anni. "L’obbiettivo - ricorda Parolini - è quello di rendere consapevoli i giovani dei rischi di una guida non responsabile, dei problemi legati ad alcol, droga, stanchezza".
Per non diventare mai protagonisti di un "graffito dell’anima".

IL GAZZETTINO (Vicenza)
SICUREZZA IN CITTà Ieri una delegazione si è incontrata con il sindaco H¸llweck per chiedere più controlli I tassisti hanno paura: siamo soli
Tre aggressioni nell’ultimo mese. La zona stazione è la più a rischio: serve la presenza fissa delle forze dell’ordine

Vicenza
Tre aggressioni nell’ultimo mese. E un’attività collaterale abusiva che sta danneggiando chi lavora regolarmente. I tassisti della città aderenti alla Cooperativa "Cotavi" (una quarantina in tutto) sono esasperati e lanciano un allarme: "CosÏ non si puÚ più andare avanti". Una loro rappresentanza ha incontrato ieri il sindaco Enrico Hllweck per chiedere maggiori controlli specie in stazione che, di notte, diventa spesso terra di nessuno. Dito puntato contro certi stranieri che, magari in preda ai fumi dell’alcool, si accaniscono sul malcapitato tassista. è successo di recente a Luigino Bastianello, noto in città anche per essere stato consigliere comunale durante il primo mandato di Hllweck. Ma gli episodi, spiega quest’ultimo, si stanno ripetendo con una certa frequenza. Di qui la preoccupazione degli operatori che sollecitano la presenza fissa di un agente di Polizia municipale nella stazione ferroviaria. "è un modo per tenere lontani gli attaccabrighe", spiega Bastianello. "E invece negli ultimi tempi i vigili non si vedono più. Servirebbero maggiori controlli anche da parte degli agenti della Polfer". Altro problema è quello dell’attività abusiva di trasporto che sta prendendo piede sempre tra gli immigrati: "In pratica svolgono il nostro lavoro, ma irregolarmente", precisa Bastianello. "Anzi, vanno a prendere i clienti addirittura al binario. Alcuni di questi vengono derubati. Abbiamo denunciato il fatto ma finora non abbiamo visto risultati". Questioni di sicurezza a parte, i tassisti vicentini chiedono maggiore attenzione da parte dell’ammistrazione comunale ai temi legati alla viabilità e in particolare alle modifiche della circolazione che vengono adottate periodicamente affinché "tengano maggiormente conto dei taxi e delle loro esigenze". In futuro, è stato annunciato nell’incontro di ieri, i quaranta taxi vicentini si doteranno di altrettante telecamere che registreranno le immagini dei passeggeri. Queste verranno distrutte dopo tre giorni.

LA STAMPA
LA PAROLA AI LETTORI

Non di sola pancia vive il turista Vorrei commentare le considerazioni che Bruno verri di Nizza ha espresso alcuni giorni or sono su La Stampa. Sono in perfetta sintonia sul concetto "di pancia" che si va praticando nelle nostre amene contrade. Se è vero infatti che da molte parti del mondo antico hanno costruito le loro fortune turistiche sull’eccellenza gastronomica (la vicina Francia docet) è anche vero che non di sola pancia vive il turista. In questa evidente carenza di sinergie tra la iper estesa proposta enogastronomica e la relativa limitatezza dell’offerta artistico-culturale, si dovrebbe leggere la carenza di un chiaro progetto di immagine turistica della zona e una ancor più grave mancanza di consapevolezza di come porsi per far crescere le offerte che non siano unicamente legate al vino e alla cultura (abusata e spesso vilipesa) gastronomica. Bene dice Verri sottolineando che tutto ciÚ non è solo limitativo, ma alla lunga è anche dannoso. Basta vedere il profluvio di eventi enologici che si succedono uno dopo l’altro o peggio uno sull’altro, per capire che  il concetto di sistema ed il desiderio di seria programmazione vengano bellamente ignorati a tutti i livelli locali. Occorre che chi puÚ gestire l’organizzazione degli eventi si faccia carico di usare le leve che possiede  e che si renda (finalmente) conto di quel che è la potenzialità del turismo in Monferrato e Langa artigiana. Rimane fin troppo facile consentire il proliferare di manifestazioni (a volta anche interessanti) che si basano su una sanissima buona volontà e poco altro. Questo tipo di eventi oggi nasce asfittico difficilmente cresce e ancora più di rado diventa importante. Le bellezze del paesaggio vanno difese (non solo a parole), i musei vanno aperti e resi appetibili, spolverati e resi interattivi, le chiese sono un grande motivo di interesse non solo artistico, occorre investire se crediamo che il turismo sia una risorsa, non basta dirlo. Investire nel turismo puÚ voler dire anni di spese senza un ritorno effettivo, cosa che la classe politica di oggi non concepisce affatto. Per investire e per crederci occorre fare un arduo salto culturale, occorre  vedere tutto il bello che abbiamo intorno, renderlo appetibile e fruibile, farlo amare dai cittadini perché lo sappiano far amare da coloro che vengono qui, perché qui si sta bene!
DANILO MACHETTI, ristoratore

IL MESSAGGERO (Umbria)
CAMILLERI AL RISTORANTE
"Montalbano, sono. E al vino preferisco la birra"
di ROBERTA PETRONIO

Vade retro Bacco. Invitato ieri a fare da testimonial alla rassegna dei Grandi vini siciliani, il principe degli scrittori siciliani Andrea Camilleri , commosso dalla presenza di tanti conterranei, si lascia andare e rivela a sorpresa: da più di cinquanta anni non tocca una goccia di nettare da uva, ma solo birra. Perché? (*)
"Associo il gusto del vino ad un episodio doloroso. Era il primo maggio del 1947: al risveglio, dopo una grande bevuta della sera prima, appresi la notizia della strage di contadini radunati a Portella della Ginestra per celebrare la festa del lavoro". Da Trattoria , a raccogliere la confessione ci sono l’attore Luigi Lo Cascio, Gigi Restivo , sindaco di Racalmuto - paese della provincia di Agrigento che ospiterà la manifestazione dal 7 a 9 ottobre -, il giornalista Gaetano Savatteri , la regista svedese Maria Blom. E’ l’ora dell’aperitivo di mezzogiorno, e nel ristorante al Pozzo delle Cornacchie si resta quasi storditi dai sapori di Sicilia. Arancini, panelle, sfincioni, formaggio ragusano pepato, bagnati dal principe dei vitigni arrivato con il suo carattere possente dall’isola di Camilleri, che subito promette: "Sarà il commissario Montalbano nei prossimi libri a bere il Nero d’Avola. Al posto mio". (*) Nota: per noi integralisti non fa molta differenza bere vino o birra. è solo per sottolineare come spesso i testimonial hanno poco a che fare col mondo del vino.

CORRIERE.IT
29 settembre 2005
Tragedia sfiorata a Perth, in Australia, per uno scherzo
Sonno nel cassonetto, sveglia nel tritarifiuti

Si ubriaca al pub e gli amici lo depositano in mezzo ai rifiuti. Wayne Griffin, 40 anni, se l’è cavata con un braccio rotto SYDNEY - In Australia si è sfiorata una tragedia per un soffio. Tutto a causa di uno scherzo. Wayne Griffin, 40 anni, di Perth, era uscito a far baldoria con amici, ma dopo un paio d’ore al pub, ubriaco, era caduto in un sonno catalettico. Gli amici l’avevano portato fuori e l’avevano lasciato dentro un cassonetto della spazzatura. Poche ore dopo è arrivato il camion della nettezza urbana che ha agganciato il cassonetto, rovesciandone il contenuto all’interno del mezzo. L’uomo, ancora profondamente addormentato, non si è accorto di nulla.

SALVATAGGIO IN EXTREMIS - Solo un dolore lancinante al braccio e al torace, per la pressione del tritarifiuti, l’ha svegliato. Griffin si è messo a battere furiosamente contro le pareti del camion, per attirare l’attenzione del guidatore. "All’inizio pensava che ci fosse dentro un grosso ratto, ma poi si è reso conto che il rumore era troppo forte e che doveva esserci una persona", ha raccontato Griffin al Canale Sette della televisione australiana. Griffin ha aggiunto di essere vivo grazie alla pioggia: il guidatore l’ha sentito solo perchè è sceso per chiudere il coperchio di un altro cassonetto, che altrimenti si sarebbe riempito d’acqua. Griffin se l’è cavata con un braccio e due costole rotte.

ANSA
Bevendo vino si batte effetto serra Ogni ettaro di vigneti assorbe 3 tonnellate di CO2 l’anno

(ANSA) - ROMA, 28 SET - Ogni ettaro di vigneti coltivati puo’ assorbire circa tre tonnellate di carbonio l’anno. Lo hanno scoperto dei ricercatori italiani del Cnr. Lo studio e’ stato condotto ’sul campo’, in una tenuta dove si produce il Brunello di Montalcino, esaminando l’attivita’ di fotosintesi della pianta. Uno studio precedente ha ottenuto risultati analoghi su una coltivazione di kiwi. Normalmente un ettaro di bosco e’ in grado di assorbire anche quattro tonnellate e mezzo di carbonio per ettaro (*).
(*) Nota: come dire che per ogni ettaro di vigneto convertito a bosco viene assorbita una tonnellata e mezzo di carbonio l’anno in più. Non bevendo vino si batte l’effetto serra.

LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
Si separano dopo 20 anni gli attori francesi
Carol Bouquet "Lascio Depardieu"

ROMA è finita tra Carole Bouquet e Gerard Depardieu, la coppia del cinema francese che condivideva anche la passione per la produzione di vino.(*) "L’ho lasciato anche perché non amava abbastanza l’Italia" dice la Bouquet, intervistata da Vanity Fair, dopo che era apparsa su rotocalchi francesi e italiani assieme ad un nuovo compagno a Pantelleria, l’isola dove l’attrice ha una tenuta che produce passito. Di quel bacio, scambiato a Pantelleria con Antoine, ed immortalato dai fotografi dice: "mi ha messa nella m...: ho due figli maschi che avrebbero fatto volentieri a meno di vedere la madre in un momento di intimità con un uomo. Gerard è furioso, Antoine non le dico, ha vissuto questa esperienza come un’aggressione violentissima. I paparazzi non si rendono conto dei casino che portano alle famiglie". Non la rivedremo più insieme a Gerard? Chiede l’intervista: "La nostra storia d’amore è finita ? risponde l’attrice ? ci siamo separati. Ma ci ameremo per sempre. Ci conosciamo da vent’anni, abbiamo condiviso tanto, abbiamo ancora molto in comune. Non credo nelle coppie che cancellano il passato. Per noi, poi, sarebbe impossibile". Quanto a Pantelleria, dice l’attrice "è cosa mia, e mio è il passito che produco sull’isola. Gerard non ha mai amato quel posto. Lui adora la Normandia, la nebbia, la pioggia. Per me il sole e il Mediterraneo sono una terapia. Quando sto male vado in Italia e mi ricostruisco. Ho lasciato Gerard anche per questo, non amava abbastanza l’Italia".
(*) Nota: stando a quanto riferito dal gossip, Gerard Depardieu conferma la nostra teoria che gli esperti di vino sono ancora di più a rischio di problemi alcol correlati.



Giovedì, 29 Settembre 2005
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK