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Notizie brevi 27/04/2012

Guard rail assassini: l’Unione Europea si muove
Nel mirino, le barriere che fanno da ghigliottina

Dovrebbero essere gli angeli cusodi e protettori di chi va in moto, dovrebbero fare da barriere di contenimento, e invece troppo spesso si trasformano in ghigliottine, che non lasciano scampo: parliamo dei guar rail. E se in Italia si combatte una lotta contro questi guard rail "assassini" che però dà risultati incerti, l’Unione Euopea pare intenzionata a spingersi più in là.

L’obiettivo è far sì che le barriere di contenimento siano veri dispositivi di sicurezza e di ritenuta passiva, per contenere i veicoli all'interno della strada, con lo scopo di ridurre gli effetti degli incidenti. Due sono gli eurodeputati che stanno facendo pressione, l'olandese Corien Wortmann-Kool e la spagnola Ines Ayala Sender: dal 23 al 25 aprile, presso la sede del Parlamento Europeo a Bruxelles, ecco la mostra "Barriere stradali di sicurezza per i motociclisti, una necessità urgente in Europa - Come proteggere efficacemente gli utenti della strada vulnerabili migliorando lo standard Ue per le barriere stradali". L'evento, aperto a tutti, mostrerà ai partecipanti un prototipo di sistema di ritenuta progettato, che in teoria garantirà una maggiore protezione ai motociclisti ed affronterà il tema della pericolosità delle attuali strutture.

Il problema è infatti che i guard rail montati sulla stragrande maggioranza della rete viaria europea non sono stati testati tenendo in considerazione le eventuali ripercussioni sugli motociclisti. I pali di sostegno e le lamiere fanno paura: nel Vecchio Continente c’è una percentuale compresa tra l'8% e il 16% di vittime provocate, tra i motociclisti, a causa dei guard rail. Il progetto "Smart Road Restraint Systems", co-finanziato dalla Commissione Europea, è stato sviluppato per creare barriere intelligenti. Insomma, un guard rail concept del futuro.

Sentite Aline Delhaye, Segretario Generale della Federazione Europea delle Associazioni Motociclistiche: "La recente decisione della Svezia di avviare l'installazione barriere salva motociclisti nei luoghi ritenuti più pericolosi, unendo altri paesi, come Francia, Portogallo o Spagna, dimostra che c'è spazio per migliorare le infrastrutture stradali per i motociclisti”. Giustamente, dice che serve sensibilizzare l'opinione pubblica sulla questione, con l'aiuto del Parlamento Europeo, per promuovere politiche coordinate a livello nazionale e locale per garantire la disponibilità di barriere stradali più sicure.

L’iniziativa è buona, e speriamo di vedere qualcosa anche in Italia. Tuttavia, oltre ai guard rail si dovrebbe anche migliorare la condizione delle strade: con le recenti piogge, si sono aperte altre voragini, per non parlare dell’asfalto saponato e degli incroci trappola.

 

da omnimoto.it

 

 

Venerdì, 27 Aprile 2012
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