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Notizie brevi 26/04/2012

Soccorre il ciclista investito in via Tuscolana
Era a lavoro, è stato licenziato

Sabato 21 aprile un giovane che lavorava in nero in un chiosco alla periferia di Roma, ha aiutato il giovane tamponato da un pirata. Allontanatosi dal posto di lavoro, è stato licenziato

Si chiama Massimo Cibelli, ha 25 anni, e lavorava "da 6 mesi in nero presso un chiosco vicino ad un McDonald's", da anni un punto di ritrovo per i giovani della zona, quando davanti ai suoi occhi ha visto una Citroen grigia non fermarsi al rosso e tamponare ad alta velocità un suo coetaneo che rientrava a casa su una bicicletta, trascinandolo per circa venti metri lungo la strada.
"In quel momento c'erano moltissime persone intorno a me" - racconta il giovane soccorritore - ma "nessuno è intervenuto. Allora mi sono fatto coraggio e sono andato ad aiutare Marco, il ciclista, che nel frattempo aveva perso conoscenza e riportava ferite gravissime. Oggi so che è ricoverato in ospedale con i polmoni perforati, il fegato distrutto dall'impatto e fratture multiple".
Il ciclista in seguito all'incidente è stato immediatamente trasportato in codice rosso al San Giovanni, operato d'urgenza dai medici del primo soccorso e indotto a coma farmacologico. Per molti, oggi Massimo è un eroe, ma non per il responsabile del bar dove lavorava che l'indomani lo ha licenziato in tronco, dicendogli di non avere bisogno di gente come lui e liquidandolo con 1/3 del salario che gli spettava.
"Lavoravo in quel bar da quasi 30 giorni dopo 6 mesi di disoccupazione. Al momento dell'incidente sono stato fuori il locale per appena 40 minuti, fino all'arrivo dell'ambulanza e dei carabinieri", giunti sul posto per svolgere i rilievi necessari.
Il giovane ha confidato all'agenzia Asca di lottare.

 

Giovedì, 26 Aprile 2012
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