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Notizie brevi 23/04/2012

Polizia Stradale di Ravenna Squadra di PG
Scoperto ucraino dalla doppia identità: con documenti falsi si fingeva lituano godendo dei benefici previsti per i cittadini comunitari

(ASAPS) La Squadra di P.G. della Sezione Polizia Stradale di Ravenna nell’ambito dei lavori di indagine volti a contrastare il falso nei documenti validi per la circolazione stradale, ha individuato una patente di nazionalità lituana (comunitaria) che risultava validata dall’Ufficio Provinciale della Motorizzazione Civile di Ravenna ed intestata ad un cittadino lituano residente a Ravenna.
Andreus Makovus, questo il nome del falso lituano di 29 anni, possedeva regolare documento di guida e usufruiva di tutti i servizi previsti per i cittadini comunitari come, ad esempio, accesso al sistema sanitario nazionale, conto corrente acceso presso un istituto bancario, macchina intestata e assunzione a tempo indeterminato in un’azienda ravennate (non male in questi tempi di crisi).
Ma se lo stratagemma ha funzionato per il tempo necessario a costruirsi una nuova solida identità, qualcosa non ha funzionato quando i documenti sono passati alla lente di ingrandimento degli uomini della Squadra PG della Stradale di Ravenna.
Infatti i poliziotti non del tutto convinti della regolarità dell’uomo, hanno controllato lì identità riportata nei falsi documenti e hanno così scoperto che nessun Andreus Makovus era cittadino lituano.
E’ scattata così la perquisizione personale e domiciliare che ha posto fine alla doppia vita del 29enne: nella casa del giovane sono stati rinvenuti i documenti contraffatti e anche quelli veri che certificavano la vera identità del cittadino di nazionalità ucraina (quindi extracomunitaria) Natiychik Igor.
I poliziotti della Squadra PG della Stradale di Ravenna hanno arrestato il giovane ucraino/lituano con l’accusa di falsa attestazione di identità a Pubblico Ufficiale e possesso di documenti di identità falsi.
Il giudice ha convalidato l’arresto e ha emesso la sentenza di condanna con rito direttissimo alla reclusione di 8 mesi: il giovane è stato rimesso in libertà ma sottoposto alla misura amministrativa dell’espulsione dal territorio italiano. Il Tribunale ha anche disposto la confisca dei documenti falsificati.(ASAPS)

 



 

Lunedì, 23 Aprile 2012
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