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Osservatorio il Centauro – ASAPS  sulla Pirateria stradale,
il 2011 anno record
Registrati 852 episodi significativi (+45%) con 127 morti (+29%) e 995 feriti (+33%)
35% ubriachi , 24% stranieri, 10% le donne
Nel 2012 già 248 fughe  con 27 morti e 327 feriti
Le “bandane rosa” schizzano al 15%

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(ASAPS) Il grave episodio dell’investimento del ragazzo a Roma ripropone il problema della pirateria stradale un fenomeno in costante aumento. Secondo i dati raccolti dall'osservatorio il Centauro – ASAPS il 2011 è stato l’anno record.   Il numero di episodi segnalati (pirateria grave) è aumentato del 45% con 852 fughe dopo l’incidente  rispetto ai 585 del 2010 .  Molte si riferiscono a scontri gravissimi che hanno causato l’assurda cifra di 127 decessi, aumentati anche questi del 29% rispetto alle 98 vittime del 2010, come del resto il numero dei feriti, 995 nel 2011 (+33%) a confronto dei 746 ingressi in ospedale dell’anno prima.



 

Nei casi di piraterie mortali il 35% dei pirati guidava in stato di ebbrezza e/o sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, confermando come il tema dell'assunzione di alcol per chi guida sia una grave criticità' per la sicurezza delle nostre strade.  La pirateria è un fenomeno principalmente maschile: sono solo il 10% le donne pirata identificate nel 2011.. Ancora elevata la percentuale dei pirati stranieri  pari al  24%.
Nel 2012 già 248 episodi gravi con 28 morti e 327 feriti. Le “bandane rosa” nel 2012 schizzano al 15% un dato che sorprende se si considera che nel 2009 le donne pirata erano il 6%.





Al solito chi ha la peggio sono le utenze deboli. Fra i 127 morti ci sono 72 pedoni e 16 ciclisti. Le regioni più colpite dal fenomeno sono nell'ordine la Lombardia 143 episodi, l'Emilia Romagna con 99, il Lazio con 82 e infine Campania, Veneto e Toscana con rispettivamente 79, 72 e 72 casi.  Spesso purtroppo a farne le spese sono dei minori (11% dei casi mortali) e sono stati 4 nel 2011 i bambini uccisi in scontri causati da un pirata.  
I pirati oggi sono identificati in due casi su tre (nel 73% nel caso di episodi mortali), ma non è abbastanza.
Fra le cause note che determinano la fuga oltre allo stato di ebbrezza e la paura di perdere punti si aggiunge l’ormai diffusa “scopertura assicurativa”  di molti veicoli.
Occorre fare di più. Bisogna fermare la pirateria, anche perché la scelta di scappare, oltre che deplorevole e incivile, sicuramente non paga.
Ricordiamo che l’ASAPS ha attivato una propria consulenza sulla pirateria stradale con indirizzo mail dedicato pirateriastradale@asaps.it e un apposito numero telefonico 346 7553350, vedi informazioni sul sito www.asaps.it


Forlì 19 aprile 2012

Giordano Biserni
Presidente ASAPS
 

Venerdì, 20 Aprile 2012
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